Skip to content

Manchette di prima

EDICOLA ELBANA SHOW

Quello che l'altri dovrebbero di'

Manchette di prima

BREAKING NEWS

Interrogazione sulle intenzioni dell’Amministrazione Comunale in merito all’avvio delle procedure per la ricognizione del patrimonio demaniale delle concessioni balneari

L’interrogante con­si­glie­re comunale

Pre­mes­so che:
Il tema del­le con­ces­sio­ni bal­nea­ri marit­ti­me è alquan­to dibattuto;
sull’argomento l’ultima a pro­nun­ciar­si è sta­ta la cor­te di Giu­sti­zia dell’Ue che ha sen­ten­zia­to che le con­ces­sio­ni del­le spiag­ge ita­lia­ne ”non pos­so­no esse­re rin­no­va­te auto­ma­ti­ca­men­te, ma devo­no esse­re ogget­to di una pro­ce­du­ra di sele­zio­ne impar­zia­le e trasparente”;
la sen­ten­za, ha avu­to un impat­to note­vo­le poi­ché il Gover­no Ita­lia­no con il decre­to Mil­le­pro­pro­ghe ( D.L. 29 dicem­bre 2022 n. 198) ha pro­ro­ga­to al 31 dicem­bre 2024 le con­ces­sio­ni esi­sten­ti, decre­to con­tro il qua­le si è espres­so il Con­si­glio di Sta­to nel­la sen­ten­za del 1 mar­zo 2023;
sul­le spiag­ge ita­lia­ne gra­va da tem­po una pro­ce­du­ra d’in­fra­zio­ne Ue per vio­la­zio­ne del­la cosid­det­ta diret­ti­va Bol­ke­stein, sul­la cui appli­ca­bi­li­tà o meno alle con­ces­sio­ni bal­nea­ri si è mol­to dibattuto;
nell’ultima sen­ten­za la cor­te UE evi­den­zia che tale diret­ti­va si appli­ca a tut­te le con­ces­sio­ni di occu­pa­zio­ne del dema­nio marit­ti­mo ma che “il dirit­to dell’Unione non osta a che la scar­si­tà del­le risor­se natu­ra­li e del­le con­ces­sio­ni dispo­ni­bi­li sia valu­ta­ta com­bi­nan­do un approc­cio gene­ra­le e astrat­to, a livel­lo nazio­na­le, e un approc­cio caso per caso, basa­to su un’analisi del ter­ri­to­rio costie­ro del comu­ne in que­stio­ne. È neces­sa­rio che i cri­te­ri adot­ta­ti da uno Sta­to mem­bro per valu­ta­re la scar­si­tà del­le risor­se natu­ra­li uti­liz­za­bi­li si basi­no su para­me­tri obiet­ti­vi, non discri­mi­na­to­ri, tra­spa­ren­ti e proporzionati”;
spet­ta a cia­scu­no Sta­to, dun­que, valu­ta­re se all’interno del pro­prio ter­ri­to­rio la “risor­sa spiag­gia” pos­sa con­si­de­rar­si scar­sa o meno;
la linea trac­cia­ta dal Gover­no Ita­lia­no fino ad oggi è sta­ta chia­ra: atten­de­re la veri­fi­ca del­la mappatura;
a tal pro­po­si­to si è isti­tui­to pres­so la Pre­si­den­za del Con­si­glio dei mini­stri, Dipar­ti­men­to per il coor­di­na­men­to ammi­ni­stra­ti­vo, un tavo­lo tec­ni­co con­sul­ti­vo sul­le con­ces­sio­ni dema­nia­li marit­ti­me con l’obiettivo di defi­ni­re i cri­te­ri tec­ni­ci per la deter­mi­na­zio­ne del­la sus­si­sten­za del­la scar­si­tà del­la risor­sa natu­ra­le dispo­ni­bi­le, tenu­to con­to sia del dato com­ples­si­vo nazio­na­le sia di quel­lo disag­gre­ga­to a livel­lo regionale;
Con­si­de­ra­to che:
in data 11 magio 2023 l’Agenzia del Dema­nio, dire­zio­ne regio­na­le Tosca­na e Umbria, ha invia­to ai comu­ni del­le let­te­re per comu­ni­ca­re la volon­tà di pro­ce­de­re ad un accer­ta­men­to del patri­mo­nio dema­nia­le insi­sten­te sul­le con­ces­sio­ni marit­ti­me, pre­su­mi­bil­men­te ai fini dell’attività di inca­me­ra­men­to del­le ope­re ina­mo­vi­bi­li di cui all’art 49 del Cod. Nav.;
a segui­to di tale nota, alcu­ni comu­ni han­no ini­zia­to a noti­zia­re gli impren­di­to­ri bal­nea­ri del­la cir­co­stan­za e richie­sto la rela­ti­va docu­men­ta­zio­ne, men­tre altri han­no sot­to­li­nea­to l’illegittimità del­la richie­sta per­ve­nu­ta loro;
tali let­te­re sem­bra­va­no rap­pre­sen­ta­re un atto for­ma­le di avvio di una pro­ce­du­ra di esproprio;
tut­ta­via, l’ avvio di una pro­ce­du­ra di inca­me­ra­men­to pri­ma del­la sca­den­za di una con­ces­sio­ne si pone in con­tra­sto con le vigen­ti nor­me giu­ri­di­che e con la giu­ri­spru­den­za del Con­si­glio di Sta­to che affer­ma la pos­si­bi­li­tà di acqui­si­zio­ne solo al momen­to dell’effettivo ter­mi­ne del­la con­ces­sio­ne, su auto­riz­za­zio­ne del­la Capi­ta­ne­ria di Porto;
tale richie­sta, quin­di, è appar­sa ano­ma­la a fron­te dell’ incer­tez­za in meri­to alla futu­ra appli­ca­bi­li­tà del­la diret­ti­va Bol­ke­stein e quin­di del rea­le ter­mi­ne di spi­ra­re dei tito­li, ed ha gene­ra­to con­fu­sio­ne su qua­le deb­ba esse­re il ruo­lo dei comu­ni nel­la pro­ce­du­ra non­ché su qua­li ini­zia­ti­ve gli stes­si deb­ba­no legit­ti­ma­men­te intraprendere;
nei gior­ni scor­si, una suc­ces­si­va let­te­ra invia­ta dal­la su cita­ta Agen­zia del Dema­nio, invia­ta anco­ra una vol­ta a tut­ti i comu­ni, ha spe­ci­fi­ca­to come la pre­ce­den­te nota non fos­se da con­si­de­ra­re come atto for­ma­le di avvio del pro­ce­di­men­to di inca­me­ra­men­to ma come una sem­pli­ce richie­sta di rico­gni­zio­ne del patri­mo­nio dema­nia­le ina­mo­vi­bi­le insi­sten­te nel­le aree dema­nia­li, da inqua­dra­re nell’ambito del­le nor­ma­li atti­vi­tà di moni­to­rag­gio del­le con­ces­sio­ni dema­nia­li marittime.

ciò pre­mes­so con la pre­sen­te inter­ro­ga­zio­ne si CHIEDE al Sin­da­co e alla Giunta:

- qua­li ini­zia­ti­ve inten­da intra­pren­de­re que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne in meri­to a quan­to sopra esposto
— se si inten­da intra­pren­de­re o meno una pro­ce­du­ra di rico­gni­zio­ne del patri­mo­nio dema­nia­le marit­ti­mo, a fron­te di un cli­ma gene­ra­le di atte­sa ed incer­tez­za su qua­le deb­ba esse­re il futu­ro del­le con­ces­sio­ni demaniali

Adal­ber­to Bertucci

Rispondi