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Manchette di prima

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Sanità e PNRR, un cerchio che non si chiude, almeno per l’Elba

Saran­no 173 i can­tie­ri che alla fine del mese apri­ran­no in Tosca­na per la sani­tà ter­ri­to­ria­le, finan­zia­ti con il fon­do euro­peo PNRR e il PNC (Pia­no Nazio­na­le Com­ple­men­ta­re). Di que­sti, ben 55 sono sta­ti deli­be­ra­ti per la nostra ASL nord ove­st che ha pen­sa­to bene di asse­gna­re finan­zia­men­ti euro­pei (che paghe­ran­no anche i figli e i nipo­ti degli Elba­ni) a mol­tis­si­me loca­li­tà del­la pro­pria zona di com­pe­ten­za tra le qua­li figu­ra­no pic­co­li pae­si con un baci­no di uten­za di poche miglia­ia di per­so­ne e altri con gran­di ospe­da­li fun­zio­nan­ti e discre­ti ser­vi­zi sani­ta­ri territoriali.
MA COME ORMAI ACCADE, NEL SILENZIO DELLA NOSTRA POLITICA, L’ELBA NON E’ COMPRESA IN QUESTE LOCALITA’.
Vor­rem­mo chie­de­re spie­ga­zio­ni alla diri­gen­te ASL nord ove­st, ma soprat­tut­to alle Ammi­ni­stra­zio­ni Elba­ne qua­li respon­sa­bi­li sani­ta­ri del pro­prio ter­ri­to­rio, ma sap­pia­mo che in ambe­due i casi il silen­zio sareb­be assordante.
Da cit­ta­di­ni Elba­ni e quin­di Tosca­ni, si spe­ra­va nell’aggiudicazione di un paio di pro­get­ti ese­cu­ti­vi per edi­fi­ca­re un nuo­vo con­sul­to­rio fuo­ri zona ospe­da­lie­ra e quin­di con cri­te­ri di vera pri­va­cy ora ver­go­gno­sa­men­te man­can­te. Si spe­ra­va anche che si costruis­se final­men­te la “Casa di Comu­ni­tà o del­la salu­te” a Por­to­fer­ra­io di cui si è sem­pre par­la­to negli ulti­mi 15 anni nel­le cam­pa­gne elet­to­ra­li per aggiu­di­car­si con­sen­si ma mai che si sia posa­ta la pri­ma pie­tra. Quel­la “Casa di Comu­ni­tà” di cui il Pre­si­den­te Gia­ni spie­ga l’importanza vista la fun­zio­ne di dre­nag­gio rispet­to all’eccessivo affol­la­men­to di ospe­da­li e pron­to soc­cor­so e par­ti­co­lar­men­te uti­le ad anzia­ni e mala­ti cro­ni­ci, all’Elba non vedrà mai la luce se non nel pros­si­mo pro­gram­ma elet­to­ra­le di chis­sà qua­le can­di­da­to a sin­da­co. Su 70 che ne ave­va­mo chie­sto – sot­to­li­nea il Pre­si­den­te del­la Regio­ne Tosca­na — ne han­no con­ces­se ben 76 e 24 ospe­da­li di Comu­ni­tà. DI QUESTE NEANCHE UNA ALL’ELBA. Inol­tre, si spe­ra­va nel­la siste­ma­zio­ne del­le “sale di atte­sa” ester­ne, dove per tut­to l’in­ver­no le per­so­ne han­no aspet­ta­to il pro­prio tur­no al fred­do, for­se non acca­de nean­che nei pae­si sot­to­svi­lup­pa­ti, o in un “Pro­get­to” desti­na­to al rifa­ci­men­to del par­cheg­gio fron­te ospe­da­le che è ina­de­gua­to, non fun­zio­na­le e soprat­tut­to peri­co­lo­so o all’incremento dei fon­di per la nuo­va T.A.C. tec­no­lo­gi­ca­men­te avan­za­ta che ad oggi è uti­liz­za­ta solo per i mala­ti onco­lo­gi­ci, e ci man­che­reb­be, o per le urgen­ze di Pron­to Soc­cor­so. Ma se un cit­ta­di­no qua­lun­que ha neces­si­tà di effet­tua­re una T.A.C. cosa deve fare? Le agen­de sono chiu­se, poi­ché pri­ve di fon­di, e così deve spo­star­si fuo­ri Elba, ma vi sem­bra giu­sto? E’ que­sta l’equità e il dirit­to alla salu­te scio­ri­na­to nel­la nostra Costituzione?
CARO GIANI, CI RESTA DIFFICILE CHIAMARLA ANCORA PRESIDENTE, POICHE’ E’ PRESIDENTE COLUI CHE RAPPRESENTA E DIRIGE UNA REGIONE DI CUI NOI ELBANI SEMBRA NON NE FACCIAMO PARTE.
Così, tra un dis­ser­vi­zio e un altro, ci appros­si­mia­mo all’ennesima sta­gio­ne turi­sti­ca sen­za garan­zie né cer­tez­ze che le cose pos­sa­no fun­zio­na­re e come al soli­to anche que­sta vol­ta gli Elba­ni si dovran­no accon­ten­ta­re del­le bri­cio­le che la Regio­ne ci con­ce­de con la spe­ran­za di sta­re sem­pre bene e di non incaz­zar­si nel leg­ge­re che cosa la Regio­ne con­ce­de agli “altri” Tosca­ni in cam­po sanitario.

Comi­ta­to Elba Salute.
Miglio­ria­mo l’Ospedale Elbano.

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