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Il Circolo Laudato Si’ plaude all’impegno del Comitato dei Giardini di Carpani e avanza una proposta  

 Era­no pre­sen­ti anche due ani­ma­tori del Cir­co­lo Lauda­to Si’ Elba alla gior­na­ta di cura dei gia­r­di­ni di Carpani, orga­niz­za­ta saba­to scor­so dal Comi­ta­to.  Un’inizia­ti­va che si pone in con­ti­nu­ità con quan­to avvi­a­to nel 1990–91, gra­zie al Comi­ta­to for­ma­to da abi­tan­ti e com­mer­cianti del quartiere, gui­dati da Piero Paoli­ni a cui sono sta­ti gius­ta­mente inti­to­lati i gia­r­di­ni, nel cor­so di una com­movente e al tem­po stes­so fes­tosa gior­na­ta. Dopo più di trenta anni, tra nor­mali alti e bassi, i gia­r­di­ni sono anco­ra pun­to di aggregazione per per­sone che, volon­tari­a­mente e gra­tuita­mente, si occu­pano di questo bene comune e orga­niz­zano inizia­tive. A loro, quin­di, il riconosci­men­to del­la cit­tad­i­nan­za.     Deside­ri­amo ricor­dare quan­to scrive papa Francesco nel­l’en­ci­cli­ca Lauda­to Si’ alla quale ci ispiri­amo. Par­lan­do del­l’amore sociale e civile, il Papa scrive che “in seno alla soci­età fior­isce una innu­merev­ole vari­età di asso­ci­azioni che inter­ven­gono a favore del bene comune, difend­en­do l’ambiente nat­u­rale e urbano. Per esem­pio, si pre­oc­cu­pano di un luo­go pub­bli­co (un edi­fi­cio, una fontana, un mon­u­men­to abban­do­na­to, un pae­sag­gio, una piaz­za), per pro­teggere, risanare, miglio­rare o abbel­lire qual­cosa che è di tut­ti. Intorno a loro si svilup­pano o si recu­per­a­no lega­mi e sorge un nuo­vo tes­su­to sociale locale. Così una comu­nità si lib­era dall’indifferenza con­sum­isti­ca. Questo vuol dire anche colti­vare un’identità comune, una sto­ria che si con­ser­va e si trasmette. In tal modo ci si prende cura del mon­do e del­la qual­ità del­la vita dei più poveri, con un sen­so di sol­i­da­ri­età che è allo stes­so tem­po con­sapev­olez­za di abitare una casa comune” (n.232). Quin­di, l’im­por­tan­za del­la cura (pro­tezione, miglio­ra­men­to), dei lega­mi sociali, del­l’i­den­tità e del­la sol­i­da­ri­età. Con­sid­e­ri­amo pos­i­ti­va e sig­ni­fica­ti­va la visi­ta del sin­da­co e di un asses­sore, tesa a riconoscere e apprez­zare il lavoro dei volon­tari e ad ascoltarne esi­gen­ze e pro­poste. A tal propos­i­to, ci sem­bra oppor­tuno chiedere di val­utare la pos­si­bil­ità di dotare l’area verde di una caset­ta del­l’ac­qua, sim­i­le a quel­la instal­la­ta nei pres­si del­l’Al­to Fon­dale. Prob­a­bil­mente è una realtà già pre­sente nei pro­gram­mi del­l’Am­min­is­trazione comu­nale. Sarebbe una scelta ril­e­vante, sia per i fre­quen­ta­tori dei gia­r­di­ni (bam­bi­ni, gen­i­tori, non­ni, cam­mi­na­tori) che per le altre per­sone. La fontanel­la pub­bli­ca, infat­ti, con­tribuirebbe a lim­itare anche l’u­so e la dis­per­sione del­la plas­ti­ca. Con­clu­den­do, ci sem­bra che ques­ta sia la stra­da da per­cor­rere per essere fedeli a quan­to la Cit­tà di Porto­fer­raio affer­ma nel pro­prio Statu­to agli arti­coli 4 e 6: riconoscere e garan­tire la parte­ci­pazione delle for­mazioni sociali, soste­nen­done il libero svol­gi­men­to, e avvaler­si del loro appor­to per perseguire le pro­prie final­ità.

  Cir­co­lo Lauda­to Si’ Elba

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