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Rotary club Isola d’Elba: Giornata dedicata al consorzio Parmigiano Reggiano

Anco­ra una vol­ta sono sta­ti i gio­va­ni i pro­ta­go­ni­sti dell’ ini­zia­ti­va orga­niz­za­ta dal Rota­ry Club iso­la d’Elba tenu­ta­si nel­la gior­na­ta di saba­to 12 Novem­bre.  Un even­to rivol­to agli alun­ni del­la scuo­la alber­ghie­ra ITIS Fore­si di Por­to­fer­ra­io e mira­to al loro accre­sci­men­to cono­sci­ti­vo e miglio­ra­men­to pro­fes­sio­na­le, che li ha avvi­ci­na­ti ad una del­le prin­ci­pa­li eccel­len­ze ita­lia­ne in ambi­to culi­na­rio: Il Par­mi­gia­no Reg­gia­no.

Nel­la mat­ti­na­ta, nell’aula desti­na­ta all’incontro con gli stu­den­ti, la Pre­si­den­te del Club elba­no Miche­la Ven­tu­ri­ni dopo un bre­ve discor­so intro­dut­ti­vo, ha cedu­to la paro­la a Nico­la Ber­ti­nel­li, attua­le Pre­si­den­te del Con­sor­zio Par­mi­gia­no Reg­gia­no che, dap­pri­ma, ha con­di­vi­so con i ragaz­zi l’importanza di segui­re i pro­pri sogni e quan­to que­sta volon­tà fos­se sta­ta il segre­to del suo suc­ces­so. Suc­ces­so rag­giun­to indi­riz­zan­do la sua inte­ra vita, stu­den­te­sca e lavo­ra­ti­va, per la rea­liz­za­zio­ne del suo sogno per­so­na­le vol­to a svi­lup­pa­re e dona­re un trat­to distin­ti­vo alla pro­pria azien­da fami­lia­re. Un pro­get­to di vita volu­to e rag­giun­to supe­ran­do osta­co­li e momen­ti dif­fi­ci­li e che spes­so ha dovu­to fare i con­ti con la pau­ra di fal­li­re. Un suc­ces­so otte­nu­to con corag­gio, deter­mi­na­zio­ne, volon­tà, per­se­ve­ran­za e, soprat­tut­to, pia­ni­fi­ca­zio­ne. È neces­sa­rio, come ha spie­ga­to Nico­la, dopo aver sta­bi­li­to un obiet­ti­vo, com­pren­de­re tut­ta la stra­da per arri­var­ci, capi­re tut­ti i pas­si da rag­giun­ge­re, gli obiet­ti­vi inter­me­di e dedi­car­si al pro­gres­si­vo rag­giun­gi­men­to di ognu­no facen­do appel­lo a tut­te le nostre for­ze.
Dipoi ha egre­gia­men­te illu­stra­to ai pre­sen­ti la sto­ria, lo stret­to lega­me con il ter­ri­to­rio, le eccel­len­ti pro­prie­tà nutri­zio­na­li, le fer­ree rego­le di pro­du­zio­ne e le varie tipo­lo­gie di sta­gio­na­tu­ra che ogni sin­go­la for­ma di for­mag­gio deve supe­ra­re per esse­re mar­chia­ta a fuo­co con il mar­chio del Con­sor­zio. Un mar­chio che non solo ne garan­ti­sce l’alta qua­li­tà e la tipi­ci­tà ma che, nel tem­po, è dive­nu­to sim­bo­lo dell’italianità nel mon­do.
“Le ori­gi­ni del Par­mi­gia­no Reg­gia­no sono anti­che e nobi­li e risal­go­no al Medioe­vo — ha spie­ga­to Nico­la Ber­ti­nel­li duran­te l’incontro. In par­ti­co­la­re, i mona­ci furo­no i pri­mi pro­dut­to­ri di Par­mi­gia­no Reg­gia­no, spin­ti dal­la ricer­ca di un for­mag­gio che aves­se una carat­te­ri­sti­ca su tut­te: quel­la di dura­re nel tem­po. Otten­ne­ro que­sto risul­ta­to asciu­gan­do la pasta e aumen­tan­do le dimen­sio­ni del­le for­me, con­sen­ten­do così al for­mag­gio di con­ser­var­si e, quin­di, di viag­gia­re, allon­ta­nan­do­si dal­la zona di pro­du­zio­ne. Que­sta carat­te­ri­sti­ca è sta­ta la for­tu­na del Par­mi­gia­no Reg­gia­no, che così ha potu­to viag­gia­re lun­go i seco­li in tut­to il mon­do, diven­tan­do espres­sio­ne auten­ti­ca, come direm­mo oggi, del Made in Ita­ly agroa­li­men­ta­re”.

Cita­to per­si­no nel Deca­me­ro­ne di Gio­van­ni Boc­cac­cio è quin­di uno dei for­mag­gi più anti­chi e più ric­chi che si cono­sca­no ed oggi vie­ne pro­dot­to man­te­nen­do quel­la stes­sa tec­ni­ca di pro­du­zio­ne, quel­lo stes­so meto­do di lavo­ra­zio­ne del tut­to natu­ra­le, quel­la stes­sa con­ser­va­zio­ne e, soprat­tut­to, que­gli stes­si ingre­dien­ti (lat­te, sale e caglio nel­la tota­le assen­za di addi­ti­vi) che lo han­no reso uni­co sin dal­le ori­gi­ni.
Pro­dot­to DOP, deno­mi­na­zio­ne di ori­gi­ne pro­tet­ta asse­gna­ta solo a pro­dot­ti che pre­sen­ta­no, costan­ti nel tem­po, pre­ci­se carat­te­ri­sti­che distin­ti­ve ed altre­sì uno stret­to lega­me con la ter­ra di ori­gi­ne (che com­pren­de le pro­vin­ce di Par­ma, Reg­gio Emi­lia, Mode­na, Man­to­va alla destra del fiu­me Po e Bolo­gna alla sini­stra del fiu­me Reno – una super­fi­cie di cir­ca 10.000 km2) oggi, il Par­mi­gia­no Reg­gia­no vie­ne pro­dot­to nel tota­le rispet­to di strin­gen­ti rego­le che, in estre­ma sin­te­si, pre­ve­do­no che tut­te le fasi di pro­du­zio­ne, dall’allevamento del­le bovi­ne per il lat­te all’ottenimento del pro­dot­to fini­to e quin­di la sua sta­gio­na­tu­ra (che può pro­lun­gar­si anche più di 48 mesi) avven­ga­no solo ed esclu­si­va­men­te nel­la sua ter­ra di ori­gi­ne. Inol­tre, il Par­mi­gia­no Reg­gia­no deve esse­re rea­liz­za­to con moda­li­tà arti­gia­na­li ripor­ta­te nel Docu­men­to Uni­co e nel rigo­ro­so Disci­pli­na­re, che impon­go­no: pre­ci­se meto­di­che pro­dut­ti­ve (stan­dard di pro­du­zio­ne); par­ti­co­la­re die­ta per le bovi­ne (Rego­la­men­to per l’alimentazione del­le bovi­ne); nor­me di uti­liz­zo del mar­chio (Rego­la­men­to di mar­chia­tu­ra).

Attual­men­te il Con­sor­zio Par­mi­gia­no Reg­gia­no

2.373 alle­va­to­ri / con­fe­ren­ti lat­te ai casei­fi­ci

272.000 bovi­ne di oltre 24 mesi di età per la pro­du­zio­ne di lat­te

2,08 milio­ni di ton­nel­la­te di lat­te pro­dot­to

16,9% del­la pro­du­zio­ne nazio­na­le di lat­te

305 casei­fi­ci pro­dut­to­ri

4.091.144 for­me pro­dot­te pari a cir­ca 163.000 ton­nel­la­te

50 mila per­so­ne coin­vol­te nel­la filie­ra pro­dut­ti­va

1,71 miliar­di di euro giro d’affari alla pro­du­zio­ne (+12,5%)

2,7 miliar­di di euro giro d’affari al con­su­mo (+14,9%)

62.429 ton­nel­la­te espor­ta­te (+2,9%)

45% quo­ta export (vs 44% del 2020)

La sera, duran­te la con­vi­via­le con i soci e gli ospi­ti tenu­ta­si pres­so l’Hotel Pla­za di Por­to Azzur­ro, Nico­la, oltre a sof­fer­mar­si nel­la descri­zio­ne del­le carat­te­ri­sti­che orga­no­let­ti­che del pro­dot­to fini­to e l’incidenza che han­no su di esso i dif­fe­ren­ti perio­di di sta­gio­na­tu­ra, ha illu­stra­to altri aspet­ti che carat­te­riz­za­no l’intera filie­ra del Par­mi­gia­no Reg­gia­no, rivol­ta ad una cre­sci­ta eco­no­mi­ca che miri a sod­di­sfa­re i biso­gni dell’uomo, aumen­tan­do­ne il benes­se­re e la qua­li­tà di vita nel tota­le rispet­to e tute­la dell’ambiente e dei siste­mi natu­ra­li da cui ottie­ne le risor­se. Nico­la, a tal pro­po­si­to, ha descrit­to alcu­ni  dei mol­ti inter­ven­ti già in esse­re o di pros­si­ma attua­zio­ne qua­li, ad esem­pio, l’istallazione del foto­vol­tai­co, la pro­du­zio­ne di bio­gas mira­ti a sal­va­guar­da­re il ter­ri­to­rio e con­tri­bui­re in modo deci­so alla tute­la del pia­ne­ta tut­to poi­ché, come ha sot­to­li­nea­to, ogni azio­ne loca­le ha riper­cus­sio­ni a livel­lo glo­ba­le.
Dopo l’intervento, ha pre­so la paro­la la pre­si­den­te del Rota­ry iso­la d’Elba Miche­la Ven­tu­ri­ni che, dopo aver rin­gra­zia­to Nico­la per la sua pre­sen­za, gli ha dona­to un qua­dro del noto arti­sta elba­no Miche­lan­ge­lo Ven­tu­ri­ni e un pre­sen­te a nome del Club tut­to.
Quin­di ha coin­vol­to la pre­si­de dell’istituto alber­ghie­ro Ales­san­dra Ran­do rin­gra­zian­do lei e gli alun­ni dell’ITIS Fore­si che, affian­ca­ti dal per­so­na­le del Risto­ran­te La Calet­ta, pro­po­se­ro ai Rota­ria­ni, nel­la con­vi­via­le del 14 Otto­bre, un viag­gio nel­la cuci­na tipi­ca elba­na all’insegna del con­nu­bio tra tra­di­zio­ne e inno­va­zio­ne. Gra­di­ta ed impor­tan­te occa­sio­ne mira­ta a far cono­sce­re le capa­ci­tà dei ragaz­zi dell’Istituto Alber­ghie­ro Elba­no, una real­tà impor­tan­te del nostro ter­ri­to­rio, real­tà che for­ma per­so­na­le alta­men­te qua­li­fi­ca­te nel set­to­re turi­sti­co, set­to­re pri­ma­rio del­la nostra eco­no­mia.
A lei, per con­to del Club, Miche­la ha devo­lu­to il rica­va­to di quel­la cena, rica­va­to ver­rà inve­sti­to nell’acquisto dei mate­ria­li didat­ti­ci neces­sa­ri al buon fun­zio­na­men­to dei labo­ra­to­ri di cuci­na e sala-bar del­la scuo­la.
Per l’occasione, Nico­la ha invi­ta­to i ragaz­zi del­la scuo­la alber­ghie­ra ITIS Fore­si ad una visi­ta gui­da­ta nel­le azien­de del­la filie­ra del Par­mi­gia­no Reg­gia­no non­ché quel­la del Pro­sciut­to di Par­ma D.O.P. e del Cula­tel­lo­di Zibel­lo D.O.P., altri pro­dot­ti sim­bo­lo dell’italianità nel mon­do.
Nico­la Ber­ti­nel­li, ora­to­re la mat­ti­na ed ospi­te d’onore nel­la con­vi­via­le è CEO dell’omonima azien­da agri­co­la ope­ran­te dal 1895 a Mede­sa­no, sul­le col­li­ne par­men­si ha un cur­ri­cu­lum di tut­to rispet­to: dopo le lau­ree in Scien­ze Agra­rie ed Eco­no­mia e Com­mer­cio con­se­gui­te all’Università Cat­to­li­ca del Sacro Cuo­re, Nico­la si è tra­sfe­ri­to nel nord Ame­ri­ca dove ha fre­quen­ta­to un master in Busin­nes Admi­ni­stra­tion pres­so la pre­sti­gio­sa facol­tà di Agra­ria dell’università di Guel­ph. Tor­na­to in Ita­lia per pren­de­re le redi­ni del­la sua azien­da di fami­glia, nell’Aprile del 2017 è sta­to elet­to Pre­si­den­te del Con­sor­zio Par­mi­gia­no Reg­gia­no cari­ca che rico­pre tutt’oggi, nel suo secon­do man­da­to ini­zia­to nel­lo stes­so mese del 2021.
La pre­si­den­te Miche­la Ven­tu­ri­ni a nome di tut­to il  Rota­ry Club iso­la d’Elba desi­de­ra rin­gra­zia­re Nico­la per la dispo­ni­bi­li­tà, i ragaz­zi del­la scuo­la Alber­ghie­ra per l’attiva par­te­ci­pa­zio­ne, la loro pre­si­de, la  Dott.ssa Ran­do Ales­san­dra, e gli inse­gnan­ti Gen­na­ro, Mario e For­tu­na per la dispo­ni­bi­li­tà e per il con­tri­bu­to for­ni­to anche in fase di orga­niz­za­zio­ne dell’evento.

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