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Rigassificatore di Piombino: Uniti contro la follia

Chi si occu­pa seria­men­te di ambien­te deve aver chia­re le rela­zio­ni tra feno­me­ni diver­si, qua­li l’aria, l’acqua,
la bio­sfe­ra, gli orga­ni­smi viven­ti, l’economia, la poli­ti­ca, ecc. Que­sta atti­tu­di­ne ci por­ta ad affer­ma­re un
radi­ca­le e con­vin­to NO al rigas­si­fi­ca­to­re di Piom­bi­no.
Nel con­di­vi­de­re total­men­te le cri­ti­ci­tà espo­ste da Legam­bien­te e Ita­lia Nostra a que­sto scia­gu­ra­to pro­get­to,
aggiun­gia­mo che la nostra oppo­si­zio­ne, oltre che da gra­vis­si­me ragio­ni ambien­ta­li e di sicu­rez­za, deri­va dal
valu­ta­re in modo pes­si­mo la moti­va­zio­ne per la qua­le Piom­bi­no e il nostro mare dovreb­be accol­lar­si
que­sta colos­sa­le bom­ba. Chi vive in que­sta par­te di Tosca­na non sono dei vili che s’accontenterebbero di
veder spo­sta­re un po’ più in là la mici­dia­le imbar­ca­zio­ne lun­ga 300 metri. Il nostro dis­sen­so “ambien­ta­le”,
nasce dal­la net­ta con­tra­rie­tà alla poli­ti­ca del Gover­no che sta impo­nen­do al popo­lo ita­lia­no una
disa­stro­sa eco­no­mia di guer­ra per una cau­sa che rite­nia­mo sba­glia­ta. Sap­pia­mo che la Rus­sia ha inva­so
l’Ucraina, e sap­pia­mo che in quel disgra­zia­to pae­se la guer­ra c’era già da alme­no 8 anni, pro­vo­can­do più di
14.000 mor­ti. Cono­scia­mo come sono anda­te le cose e a qua­li logi­che impe­ria­li rispon­da. Tut­te le guer­re
sono una disgra­zia per i popo­li che le subi­sco­no e un’occasione di arric­chi­men­to per le éli­tes inter­na­zio­na­li
e i ruf­fia­ni che vi lucra­no a man bas­sa. Giu­sti­fi­ca­to dall’ennesima emer­gen­za, il rigas­si­fi­ca­to­re è
l’arrogante impo­si­zio­ne sul nostro ter­ri­to­rio di un gigan­te­sco rischio non per il bene comu­ne, ma per
soste­ne­re una guer­ra che non con­di­vi­dia­mo. Cre­dia­mo con­vin­ta­men­te che il gover­no ita­lia­no, anzi­ché
subi­re le scel­te di altre poten­ze (USA, GB e UE), fin dall’inizio avreb­be potu­to e dovu­to gio­ca­re la car­ta del­la
diplo­ma­zia, rima­nen­do in una neu­tra­li­tà atti­va, come auspi­ca­to da innu­me­re­vo­li stra­te­ghi e stu­dio­si di ogni
par­te del glo­bo, pri­ma di tut­to per evi­ta­re la stra­ge cui stia­mo assi­sten­do in Ucrai­na e in secon­do luo­go per
tute­la­re i pro­pri legit­ti­mi inte­res­si nazio­na­li. Que­sta clas­se poli­ti­ca e il capo del Gover­no stan­no por­tan­do
il nostro pae­se ad una cata­stro­fe eco­no­mi­ca, socia­le e cul­tu­ra­le. Sen­za un’adeguata e demo­cra­ti­ca
gestio­ne del­la cosa pub­bli­ca (res pub­bli­ca), la tute­la dell’ambiente natu­ra­le diven­ta un’insopportabile
ipo­cri­sia green che distrug­ge­rà le basi per una vita digni­to­sa del­le futu­re gene­ra­zio­ni.
l gas rus­so non è ener­gia puli­ta, ma in un perio­do di tran­si­zio­ne costi­tui­sce il male mino­re per appro­da­re ad
un’economia libe­ra dal­le fon­ti fos­si­li e dal nuclea­re. Del­la tran­si­zio­ne eco­lo­gi­ca però non impor­ta a
nes­su­no, tan­to meno a un fisi­co che pri­ma di fare il mini­stro era il respon­sa­bi­le tec­no­lo­gie e inno­va­zio­ne
del­la mul­ti­na­zio­na­le del set­to­re dife­sa (armi) e aero­spa­zio Leo­nar­do. Evi­den­te­men­te sia­mo gui­da­ti da fol­li
che ci por­te­ran­no nell’abisso del­la reces­sio­ne eco­no­mi­ca come agnel­li sacri­fi­ca­li. Già ades­so, in Ita­lia, il 10%
del­la popo­la­zio­ne vive in pover­tà asso­lu­ta (fre­quen­ta­re le men­se Cari­tas per veri­fi­ca­re le sta­ti­sti­che
uffi­cia­li!), abbia­mo uno dei siste­mi fisca­li più deli­ran­ti dell’occidente e sia­mo a un pas­so dal razio­na­men­to
dei gene­ri di pri­ma neces­si­tà, oltre che dell’acqua, ma con­ti­nuia­mo ad invia­re armi ad un altro fol­le
burat­ti­no che fino a pochi mesi fa era a capo del­la nazio­ne più cor­rot­ta e anti demo­cra­ti­ca d’Europa,
que­sto per ammis­sio­ne dell’UE stes­sa! Un pae­se in cui le armi non man­ca­no dav­ve­ro, visto la scor­ta fat­ta
negli anni pre­ce­den­ti e che con­ti­nua tutt’ora a suon di miliar­di di dol­la­ri, mes­si a dispo­si­zio­ne dal­la poten­za
impe­ria­le che “abba­ia” ai con­fi­ni dell’altro impe­ro, con la disto­pi­ca con­se­guen­za che la Rus­sia, anzi­ché
demo­cra­tiz­zar­si, si avvi­ci­ne­rà alla Cina, dove nel­le gran­di cit­tà non puoi pre­le­va­re i tuoi sol­di in ban­ca, non
puoi viag­gia­re né acqui­sta­re vive­ri se il tuo QR Code non è a posto.
Immer­si come sia­mo in un mare di pro­pa­gan­da, non riu­scia­mo più a vede­re i nostri veri inte­res­si, al pun­to
che non sono pochi quel­li che oggi dareb­be­ro cre­di­to allo slo­gan scrit­to sul­la fac­cia­ta del Mini­ste­ro del­la
Veri­tà nel famo­so roman­zo di G. Orwell: “La guer­ra è pace. La liber­tà è schia­vi­tù. L’ignoranza è for­za”
E come pos­sia­mo pen­sa­re di tute­la­re l’ambiente natu­ra­le in un con­te­sto del gene­re!
P.s. 1. L’ipoclorito di sodio che ver­rà sca­ri­ca­to a mare sarà leta­le per il mare di Piom­bi­no e non solo.
2. Ricor­da­te l’incidente alla sta­zio­ne di Via­reg­gio del 29 giu­gno 2009? L’esplosione di un vago­ne
con­te­nen­te gpl liqui­do pro­vo­cò la deva­sta­zio­ne del­la zona del­la sta­zio­ne, 32 mor­ti e un cen­ti­na­io di feri­ti
gra­vi. Se doves­se acca­de­re un inci­den­te simi­le sul­la nave in arri­vo a Piom­bi­no, in pochi mil­le­si­mi di secon­do
il gas liqui­do, diven­tan­do gas­so­so e aumen­tan­do improv­vi­sa­men­te di volu­me, pren­de­reb­be fuo­co,
deva­stan­do una zona così ampia che al con­fron­to Via­reg­gio sareb­be come un fiam­mi­fe­ro rispet­to a una
bom­ba ato­mi­ca.

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