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Manchette di prima

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Manchette di prima

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Dillo all’Edicola: Esclusa ingiustamente da un concorso pubblico

Caris­si­mi ami­ci dell’ Edi­co­la Elba­na Show,
mi chia­mo Vita­lia­no Valen­ti­na e sono sta­ta esclu­sa ingiu­sta­men­te dal con­cor­so pub­bli­co indet­to dai Comu­ni di Mar­cia­na Mari­na e Por­to­fer­ra­io cate­go­ria ammi­ni­stra­ti­va C cau­sa qua­ran­te­na impo­sta per Covid-19.
Alle­go let­te­ra da me scrit­ta nel­la qua­le spie­go e rac­con­to tut­ta la mia vicen­da

All’Assessore al per­so­na­le –Comu­ne di Por­to­fer­ra­io     E p.c. al  Sig. Sin­da­co — Comu­ne di Por­to­fer­ra­io
 Quan­do subia­mo un’offesa, un’ingiustizia pro­via­mo imme­dia­ta­men­te emo­zio­ni nega­ti­ve di rab­bia, risen­ti­men­to, impo­ten­za.
 Vie­ne voglia di usa­re la “ Leg­ge del Taglio­ne “ secon­do la qua­le chi subi­sce  ha il dirit­to di rispon­de­re alla stes­sa manie­ra , ma io, che sono sta­ta edu­ca­ta all’onestà, alla cor­ret­tez­za e alla leal­tà, tro­vo inu­til­men­te logo­ran­te pro­va­re il sen­ti­men­to del­la ven­det­ta, per­ché pur­trop­po que­sta non alle­via il dolo­re dell’’ingiustizia subi­ta anzi, acui­sce ulte­rior­men­te la sof­fe­ren­za psi­co­lo­gi­ca.
Que­sta la mia vicen­da:   Esce un ban­do di Con­cor­so per ammi­ni­stra­ti­vo Cat. C e D ban­di­to dal Comu­ne di Mar­cia­na Mari­na, indet­to anche per i Comu­ni di Por­to­fer­ra­io, Mar­cia­na e Rio 
Cin­que gior­ni pri­ma del­lo svol­gi­men­to, sco­pro di ave­re il Covid.
A mez­zo PEC comu­ni­co e invio cer­ti­fi­ca­to del mio tam­po­ne posi­ti­vo alla Segre­te­ria del Comu­ne di Mar­cia­na Mari­na. Non è neces­sa­rio dire che negli ulti­mi due anni, il Gover­no, per far fron­te all’emergenza da Covid 19, ha adot­ta­to mol­te  misu­re restrit­ti­ve per fron­teg­giar­ne la dif­fu­sio­ne del virus. In veri­tà non ave­vo alcun sin­to­mo ma, a tute­la del­la salu­te pub­bli­ca, ho pre­fe­ri­to denun­cia­re la posi­ti­vi­tà  e  avvi­sa­re, in con­se­guen­za, la segre­te­ria del con­cor­so, cer­ta che sareb­be sta­ta tro­va­ta una solu­zio­ne per il mio caso e per tut­ti colo­ro che si sareb­be­ro tro­va­ti nel­la mia stes­sa con­di­zio­ne. Con­tat­to addi­rit­tu­ra l’As­ses­so­re al per­so­na­le del mio Comu­ne per met­ter­lo al cor­ren­te di quan­to acca­du­to e per sen­tir­mi in qual­che modo ras­si­cu­ra­ta. Mi vie­ne det­to di sta­re tran­quil­la, che ver­ran­no tro­va­te solu­zio­ni equi­li­bra­te e ido­nee per garan­ti­re il mio acces­so al Con­cor­so. 
A sup­por­to del­la mia richie­sta ho anche veri­fi­ca­to che il TAR Lazio, con la sen­ten­za n. 5666/21, ha accol­to il ricor­so pre­sen­ta­to a dife­sa di un caso ana­lo­go al mio  evi­den­zian­do come “la man­ca­ta pre­vi­sio­ne di pro­ve sup­ple­ti­ve per la par­te­ci­pa­zio­ne a un dato con­cor­so in rela­zio­ne all’e­mer­gen­za epi­de­mio­lo­gi­ca da COVID-19 appa­re una pre­vi­sio­ne illo­gi­ca e irra­gio­ne­vo­le .”
Inve­ce pas­sa­no i gior­ni. E nien­te.
Ven­go esclu­sa dal­la pro­va e, di con­se­guen­za, dal con­cor­so (quel­lo per la cate­go­ria C).
Cosa stra­na è che nel Ban­do del Comu­ne ci sono due dispo­si­zio­ni in con­tra­sto; la pri­ma par­la di non ammis­sio­ne del can­di­da­to alla pro­va scrit­ta, anche in caso di for­za mag­gio­re; la secon­da, due righe più in bas­so, par­la dei prov­ve­di­men­ti e moda­li­tà alter­na­ti­ve di svol­gi­men­to del­la pro­va in caso di Covid.
Due dispo­si­zio­ni evi­den­te­men­te con­tra­stan­ti ma per il prin­ci­pio “lex spe­cia­lis dero­gat gene­ra­li” la nor­ma spe­cia­le deve dero­ga­re quel­la gene­ra­le.
Per dir­la con paro­le sem­pli­ci: si dove­va appli­ca­re la secon­da e non la pri­ma.
Anche la nor­ma­ti­va nazio­na­le mi dava ragio­ne  con­sen­ten­do appo­si­ta­men­te alle ammi­ni­stra­zio­ni di pre­ve­de­re l’u­ti­liz­zo di  sedi decen­tra­te e,  ove  neces­sa­rio,  la  non con­te­stua­li­tà del­l’e­sa­me”, in modo da con­sen­ti­re lo svol­gi­men­to IMPARZIALE del­le sele­zio­ni, al fine di garan­ti­re il buon anda­men­to del­la pro­ce­du­ra e del­la pro­va. 
Sareb­be basta­to fis­sa­re una nuo­va data per colo­ro i qua­li, pro­prio quei gior­ni, era­no impos­si­bi­li­ta­ti a par­te­ci­pa­re a cau­sa del covid, per­ché io, ed even­tua­li altri can­di­da­ti, non abbia­mo scel­to di non anda­re. A me han­no impo­sto di non anda­re, con un prov­ve­di­men­to auto­ri­ta­rio e restrit­ti­vo dei miei dirit­ti costi­tu­zio­na­li, obbli­gan­do­mi alla per­ma­nen­za domi­ci­lia­re.
La dif­fe­ren­za può sem­bra­re poca ma inve­ce è tan­ta.
Ho spe­ra­to e ho avu­to fidu­cia ma nul­la è acca­du­to, anzi, quan­do ho eser­ci­ta­to il mio dirit­to di acces­so agli atti ammi­ni­stra­ti­vi ho potu­to veri­fi­ca­re che il mio cer­ti­fi­ca­to medi­co non è nean­che men­zio­na­to nel ver­ba­le di com­mis­sio­ne.
Ci ren­dia­mo con­to?
Una can­di­da­ta ammes­sa a par­te­ci­pa­re a un con­cor­so pub­bli­co che  comu­ni­ca la sua assen­za alla pro­va scrit­ta cau­sa qua­ran­te­na impo­sta per Covid  tra­mi­te posta elet­tro­ni­ca  cer­ti­fi­ca­ta all’amministrazione, che non vie­ne nem­me­no con­si­de­ra­ta.
In pra­ti­ca, è come se mi fos­si assen­ta­ta per moti­vi per­so­na­li.
Dopo aver pub­bli­ca­to la gra­dua­to­ria dei par­te­ci­pan­ti, sospe­sa e suc­ces­si­va­men­te ripub­bli­ca­ta mi è sta­to riba­di­to che io non ho par­te­ci­pa­to alla pro­va scrit­ta e per­tan­to sono sta­ta esclu­sa dal con­cor­so, impe­den­do­mi, tra l’altro, la par­te­ci­pa­zio­ne a tut­ti quei ban­di diret­ta­men­te col­le­ga­ti alla gra­dua­to­ria degli ido­nei (quin­di esclu­sa dal­le con­se­guen­ti tre pro­ve ora­li indet­te da cia­scun comu­ne).
E’ giu­sto tut­to que­sto ?
Si può tro­va­re lo spa­zio anche per pre­sta­re atten­zio­ne alle ingiu­sti­zie di un sin­go­lo.
Dopo aver stu­dia­to per not­ti inte­re, per­ché di gior­no lavo­ra­vo e dove­vo accu­di­re la mia bel­lis­si­ma bam­bi­na di 1 anno, con gran­di, gran­dis­si­mi sacri­fi­ci per inse­gui­re un sogno, accet­ta­re due righe asciut­te, fred­de e imper­so­na­li in cui mi vie­ne riba­di­to un rifiu­to non lo riten­go giu­sto.
Tran­quil­li non scri­ve­rò più, non vi distur­be­rò più…. non con­ti­nue­rò a chie­de­re giu­sti­zia per il tor­to subi­to.
Trop­pa buro­cra­zia e trop­po one­ro­so un ricor­so giu­ri­sdi­zio­na­le.
Scel­go e spe­ro di supe­ra­re tut­to, con il tem­po, e di vol­ge­re il mio pen­sie­ro altro­ve per ritro­va­re la sere­ni­tà  CHE AD OGGI NON HO.                  Valen­ti­na Vita­lia­no

Natu­ral­men­te se qual­cu­no del­le par­ti coin­vol­te voles­se rispon­de­re alla Let­te­ra non esi­ti a con­tat­tar­ci.

 

Un commento

  1. Marco

    A Capo­li­ve­ri per il con­cor­so del­la caput libe­rum sono sta­ti esclu­si diver­si can­di­da­ti per ecces­so di com­pe­ten­za. Que­sta è l’I­ta­lia… Pur­trop­po

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