Fra i numerosi frequentatori sia dei campi da tennis che del campo polivalente di calcetto, seppur rimasto privo della copertura mai ripristinata dopo la bufera di tre anni fa che butto giù anche la croce sul monte, peraltro invece subito restaurata, desta meraviglia la chiusura di un impianto sportivo che era un riferimento ormai tradizionale sia per i turisti che per i locali che per i ragazzi della scuola di tennis diretta dal tecnico federale Massimiliano Bianchi.
Si cercano i motivi di questa annunciata chiusura ma l’indifferenza al problema riscontrata in Comune e anche, diciamolo, in paese e sui banchi del consiglio comunale, motiva ampiamente questo evento che squalifica ancora una volta le scelte di questa amministrazione che, come una ventina d’anni, fa lascerà un impianto sportivo pubblico al degrado e al saccheggio dei soliti vandali che si delizieranno a sfondare porte a rompere finestre e soprattutto ad imbrattare e a rovinare tutte le attrezzature all’interno e all’esterno dell’impianto.
Ma perchè? Sembra che non sia stato possibile trovare una soluzione per il rinnovo della convenzione col maestro Bianchi che gestiva l’impianto dopo averlo ristrutturato dopo appunto la devastazione in cui era precipitato una ventina d’anni fà. C’era stato soprattutto un ricorso al TAR, abbandonato peraltro di comune intesa fra le parti in attesa di un incontro per trovare l’intesa per ripartire, incontro mai avvenuto, ma nemmeno nel frattempo è stato predisposto o è in corso la pubblicazione del bando di gara per una nuova gestione e intanto tutto il versante orientale dell’Elba non ha più un circolo di tennis federale.
Gabriele Orsini