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Manchette di prima

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Quello che l'altri dovrebbero di'

Manchette di prima

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Il punto di Alessandro Pugi, rappresentante del gruppo “Miglioriamo l’ospedale, elbano’ dopo l’incontro con la “Conferenza dei sindaci sulla sanità” sulla situazione del nostro nosocomio.

Men­tre scri­vo queste poche righe sen­to il clas­si­co rumore del Pega­so che sfer­za l’aria sta­t­i­ca di ques­ta ser­a­ta autun­nale. Cre­do sia le terza vol­ta solo nel­la gior­na­ta odier­na. Pro­prio nel mio pri­mo giorno, in rap­p­re­sen­tan­za del grup­po “Miglio­r­i­amo l’Ospedale Elbano”, in cui ho parte­ci­pa­to a quel­lo che dove­va essere un incon­tro con i sin­daci dei nos­tri comu­ni, la cosid­det­ta “Con­feren­za dei sin­daci sul­la san­ità”. Bè, di sin­daci neanche l’ombra, in quan­to al momen­to dell’ingresso dei comi­tati, alcu­ni non era­no pro­prio pre­sen­ti, altri han­no pen­sato bene di andare via.

Comunque nel ringraziare il sin­da­co Zini, insieme al Dott. Chetoni, al Dott Genghi e alla Dott.ssa Barbagli, che ci han­no illus­tra­to le prob­lem­atiche rel­a­tive alle vac­ci­nazioni e alle crit­ic­ità dell’ospedale e del­la med­i­c­i­na ter­ri­to­ri­ale, mi appare sem­pre più evi­dente che esista un prob­le­ma serio e nell’immediato irri­solvi­bile, lega­to alla man­can­za di per­son­ale.

Abbi­amo una cam­era iper­bar­i­ca all’avanguardia ma che non può fun­zionare se non per le basi­lari attiv­ità, poiché man­cano gli aneste­sisti, solo 2 quel­li in forza all’ospedale; l’ospedale di comu­nità non può essere sposta­to dall’attuale posizione (chirur­gia) per­ché per ren­der­lo nuo­va­mente autonomo servireb­bero sei infer­mieri, e non ci sono; alter­na­ti­va: chi­ud­er­lo fino a Gen­naio. La pos­si­bil­ità di creare una ter­apia sub-inten­si­va, nonos­tante esis­tano le attrez­za­ture, non è per­cor­ri­bile per­ché man­cano infer­mieri e aneste­sisti; l’assistenza domi­cil­iare, tan­to decanta­ta sul­la pag­i­na isti­tuzionale dell’Asl Nord Ovest, non può essere atti­va­ta per­ché man­ca il per­son­ale, in par­ti­co­lare l’anestesista; l’Onco Ema­tol­o­go res­ta una promes­sa che sem­bra irre­al­iz­z­abile, nonos­tante le ripetute richi­este del dot­tor Chetoni; la nuo­va TAC che ver­rà posizion­a­ta a breve avrà un uti­liz­zo calmier­a­to in quan­to attual­mente opera in ospedale un solo radi­ol­o­go; La situ­azione di Radi­olo­gia ha assun­to ormai una dimen­sione che sem­bra attra­ver­sare let­teral­mente i con­fi­ni del­la realtà; la situ­azione rel­a­ti­va alle man­canze delle Guardie Mediche sem­bra non pos­sa trovare soluzione.

Alla luce dei fat­ti esposti è appar­so chiaro quan­to i pre­sen­ti avessero le mani legate, giac­ché in questo peri­o­do esiste una caren­za infer­mieris­ti­ca, 16 unità, e med­ica, piut­tosto dram­mat­i­ca, inoltre sono sta­ti pre­visti dei tagli con­sis­ten­ti ai fon­di disponi­bili per la san­ità, tant’è che in Toscana molti HUB per le vac­ci­nazioni ver­ran­no chiusi, ed è sta­to proclam­a­to il bloc­co delle assun­zioni, anche se il Pres­i­dente Giani, incalza­to dai sin­da­cati di cat­e­go­ria, affer­ma di non aver affat­to bloc­ca­to le assun­zioni. Fat­to è che la Regione Toscana ha un deficit sul­la san­ità di mez­zo mil­iar­do di euro, dif­fi­cile da risanare se il Gov­er­no non asseg­n­erà fon­di stra­or­di­nari. Fan­tas­tiche le parole espresse in politich­ese dall’assessore alla san­ità Bezzi­ni: “L’obiettivo è tute­lare e raf­forzare la san­ità pub­bli­ca del­la nos­tra Regione per proi­et­tar­la nel futuro, e questo si ottiene garan­ten­done anche la sosteni­bil­ità finanziaria. A tal fine sti­amo por­tan­do avan­ti un lavoro che pun­ta a trovare una sin­te­si tra la con­ver­gen­za ver­so l’equilibrio di bilan­cio e la garanzia del­la con­ti­nu­ità dei servizi e del­la qual­ità delle prestazioni ero­gate (fonte Firen­ze today).”

In poche parole: non ci sono fon­di, adop­er­ere­mo tagli.

Non ci sono inter­locu­tori in gra­do di ottimiz­zare la situ­azione all’Isola d’Elba, non c’è una strate­gia che per­me­t­ta di ril­e­vare le crit­ic­ità di ogni sin­go­lo ambu­la­to­rio, basti pen­sare che per cau­ter­iz­zare una perdi­ta di sangue dal naso è nec­es­sario andare a Piom­bi­no per­ché qui man­ca la stru­men­tazione nec­es­sari, non esiste la volon­tà di “atten­zionare” l’Isola, ormai sede dis­agia­ta, per ren­der­la, almeno a liv­el­lo san­i­tario meno iso­la­ta e isolante, per questo fac­cio un appel­lo al sign­or Lan­di, asses­sore regionale all’opposizione, affinché pos­sa far sen­tire la voce dei cit­ta­di­ni elbani per tute­lare quel dirit­to alla san­ità tan­to sbandier­a­to, quan­to ormai divenu­to un sog­no irrag­giun­gi­bile.

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