Abbiamo letto o ricevuto in queste ultime settimane di piena estate diverse valutazioni o racconti di episodi non propriamente positivi riguardo ai servizi sanitari dell’Isola sui quali è però necessario fare alcune precisazioni e anche un po’ di chiarezza. Dobbiamo rilevare altresì anche diverse pubbliche affermazioni di ringraziamento ed elogio per l’innegabile professionalità e disponibilità con le quali si sono ricevute assistenza e cure dalle nostre strutture sanitarie in particolare l’ospedale e il pronto soccorso. Tuttavia ci ha colpito in modo particolare il racconto di una ospite turista sull’isola che, peraltro, ha i propri genitori residenti sull’Elba. Comprendiamo la situazione spiacevole che è capitata al marito della signora e le esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza per un pronto ritorno alla normalità. Ci permetterà comunque di dissentire sul fatto che, quell’episodio, possa di per sé e in assoluto dimostrare quanto affermato sullo stato della nostra sanità. Ci permettiamo di rifiutare l’espressione che la nostra sanità sia una “barzelletta” o che in quest’isola le persone sono “intrappolate e che non hanno via di fuga né, tantomeno, la possibilità di poter scegliere un posto dove potersi curare”. E’ inaccettabile dipingere in questo modo il sistema sanitario dell’Elba. Ci sono, lo sappiamo, molte criticità. Manca molto personale medico e infermieristico in tutti i reparti dell’ospedale. E’ garantito il servizio di emergenza e urgenza grazie all’integrazione e collaborazione tra Pronto Soccorso e 118, seppur spesso con grande fatica. Sono carenti i servizi di prossimità sul territorio, ne abbiamo visto effettivamente esempio sui servizi di guardia medica questa estate e il problema sussisterà anche per l’inverno e c’è la necessità di un maggior coinvolgimento e presenza della rete dei medici di famiglia. La nuova camera iperbarica, a parte il momentaneo guasto, funziona ma ancora solo per le emergenze e invece deve diventare apparecchiatura di terapie normali. Tutto questo ogni giorno viene posto alla Direzione Generale della ASL Toscana Nord Ovest e ai responsabili dei singolo Dipartimenti. Ne ha consapevolezza piena anche il Presidente della Regione Eugenio Giani che ha toccato con mano la situazione in una recente riunione all’Elba con la Direzione ASL e con i Sindaci. Tutto questo è vero. La carenza di personale è peraltro molto generalizzata e non riguarda solo l’Elba. Ma per l’isola la situazione diventa più complessa perchè la scelta del nostro territorio sconta penalizzazioni a livello professionale oltre alle difficoltà degli alloggi e, non ultime, questioni economiche. Se non si cambiano le norme di ingaggio regionali e nazionali non se ne esce. Tutti i piccoli ospedali di prossimità subiranno sempre queste limitazioni. I comuni dell’Elba, per loro conto, hanno messo a disposizione della ASL un immobile a Portoferraio da adibire a foresterie e la somma di oltre 100.000 euro per la sua ristrutturazione. E, tuttavia, su questo territorio nessuno muore per mancanza di cure. Tutti, residenti e turisti, possono contare su servizi che garantiscono la presa in carico di ogni situazione e di poterla gestire in loco o con trasferimenti sul continente. Anche in questa fase di pandemia dove si è stati in grado di occuparci di centinaia di casi positivi dall’inizio del contagio, di fare migliaia di tamponi e di tracciamenti. Dove si è raggiunta e superata la soglia del 70% di popolazione vaccinata con l’intero ciclo e che è assolutamente necessario incrementare ulteriormente specialmente nelle fasce dei più giovani. Lavoriamo ogni ora per migliorare le cose e lo facciamo in costante contradditorio con chi ha la responsabilità della organizzazione e gestione dei servizi, a muso duro quando serve, ma sempre nello spirito di garantire e alzare il livello di prestazioni per i cittadini. Insomma si può vivere all’Elba o venirci in vacanza senza avere la paura o la preoccupazione di non trovare assistenza e cura della propria salute quando se ne ha bisogno.
Angelo Zini
Presidente Conferenza dei Sindaci Sanità