Nel momento in cui gli Elbani sono maggiormente impegnati per offrire la maggior accoglienza possibile, ivi compresa la garanzia sanitaria e una assistenza mirata ad ampio raggio sia ai turisti che ai residenti, puntualmente l’ASL ci priva di qualche importante servizio sanitario essenziale che può compromettere l’intera offerta turistica e l’immagine dell’Isola riportandola indietro negli anni quando ci si dava da fare per assistere e curare al meglio. Negli anni scorsi hanno anche cercato di cancellare il secondo medico serale dal pronto soccorso e le ambulanze periferiche medicalizzate. Queste gravi soppressioni si vanno ad aggiungere a quelle già in atto e credeteci non è una conseguenza del COVID ma sono decisioni volute e forse programmate da tempo. Agli Elbani è negato programmare alcune visite ambulatoriali, esami diagnostici, o delle normali RX e di poter contare su un Ospedale di Comunità che tanto aiuto e conforto ha dato a molte famiglie Elbane. A queste soppressioni ora si sono aggiunte le guardie mediche territoriali e turistica. La sera, la notte, nei prefestivi e festivi per un malore si chiamava la Guardia Medica ora che le hanno abolite in caso di malore chiami il 118 (112) che dopo le 20 deve partire da Portoferraio oppure puoi provare se riesci a rintracciare il medico di medicina generale (MMG) che dopo l’orario di ambulatorio si veste da guardia medica. Se dopo ciò non sei riuscito a farti visitare fatti accompagnare al pronto soccorso di per sé già intasato impropriamente. Che infelice situazione. Per le guardie mediche turistiche, anche loro abolite, dobbiamo ringraziare i medici di famiglia (MMG) che si sono preso l’onere di assistere i turisti che ne facciano richiesta, a pagamento, ricevendoli previo appuntamento. Chissà se l’ASL allo sbarco fornisce ai Turisti una guida come e dove farsi curare. Se non avessero aderito una buona parte dei nostri MMG (lasciateci dire) saremmo col culo per terra e la sanità territoriale ne avrebbe risentito pesantemente con grave danno all’economia Elbana e all’immagine dell’Isola. Anche l’offerta turistica ne risentirebbe perché quando il passa parola dei villeggianti sulla sanità è negativa, nei paesi di provenienza cancellano l’idea di una vacanza all’Elba. Chiediamo ai Sindaci: Cosa ci devono ancora sopprimere di quel poco rimasto della nostra sanità pubblica? Forse gli MMG che ancora funzionano e sono la nostra forza territoriale??
Comitato Elba Salute.
(Francesco Semeraro)