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Nella Riserva della Biosfera Isole di Toscana chi trova un nido trova il tesoro: il progetto di tutela della tartaruga Caretta Caretta

Scrit­to da Ris­er­va del­la Bios­fera Isole di Toscana

 

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Chi tro­va il nido tro­va un tesoro: prog­et­to di tutela del­la tar­taru­ga Caret­ta Caret­ta

Nel­la Ris­er­va del­la Bios­fera Isole di Toscana  la ricer­ca delle trac­ce del­la nid­i­fi­cazione del­la tar­taru­ga mari­na Caret­ta Caret­ta appas­siona molti volon­tari, che aderiscono alla cam­pagna di Legam­bi­ente Arcipela­go Toscano “Chi tro­va il nido tro­va un tesoro”.
Da giug­no a metà agos­to ogni anno i volon­tari con­trol­lano atten­ta­mente le spi­agge sab­biose e cer­cano tra il calpes­tio e i resti dei castel­li di sab­bia del giorno prece­dente, trac­ce di nid­i­fi­cazioni riconosci­bili con delle orme carat­ter­is­tiche che cul­mi­nano con una mon­tag­no­la di sab­bia. Partono la mat­ti­na presto pri­ma che sor­ga il sole e pri­ma che i trat­tori spi­ani­no i lidi per preparar­li ai tur­isti, si riconoscono dal­la magli­et­ta dei cer­ca­tori di trac­ce e con i depli­ant da dis­tribuire in giro e sper­an­zosi di tornare con belle notizie dal­la natu­ra. Di soli­to trovano resti di bis­boc­ce not­turne, rifiu­ti del giorno prece­dente, qualche tur­ista insonne, e qualche vol­ta una rus­pa che ha antic­i­pa­to il suo arri­vo van­i­f­i­can­do la ricer­ca. Ma la moti­vazione è forte e la pace del­la mat­ti­na salmas­tra e benefi­ca li fa per­se­ver­are.

Come sono nati i “Tar­ta­trac­ce”

Tut­to è nato a giug­no del 2017, quan­do un bagni­no di una spi­ag­gia di Mari­na di Cam­po all’Isola d’Elba si è trova­to davan­ti una Caret­ta Caret­ta in mez­zo agli ombrel­loni. Ave­va appe­na depos­to le sue uova. Che fare? Subito ha avvisato la cap­i­tane­r­ia di por­to e Legam­bi­ente e sono par­tite le azioni di pro­tezione. Questo even­to inaspet­ta­to e incred­i­bile attirò l’attenzione sul fenom­e­no e le tar­tarughe di mare diven­tarono pro­tag­o­niste dell’estate elbana, coin­vol­gen­do centi­na­ia di curiosi e volon­tari che mon­i­torarono notte e giorno il nido da cui sono nate 107 pic­cole tar­tarugh­ine che han­no pre­so il mare.
A questo even­to ne è suc­ce­du­to un altro anco­ra più incred­i­bile l’anno dopo quan­do in una spi­ag­gia a Strac­col­ig­no, sfug­gi­ta ai mon­i­tor­ag­gi per­chè trop­po sas­sosa e sec­on­do gli esper­ti non adat­ta, sono nate delle tar­tarugh­ine sbu­can­do da sot­to l’asciugamano di un bam­bi­no.

Tar­tarughe sul­la spi­ag­gia di Strac­col­ig­no Iso­la d’El­ba

E’ sta­to nec­es­sario un bel lavoro orga­niz­za­ti­vo: una cam­pagna di comu­ni­cazione e di sen­si­bi­liz­zazione cura­ta da Legam­bi­ente Arcipela­go Toscano per la ricer­ca dei volon­tari e il loro coor­di­na­men­to, un team di esper­ti for­ni­to dall’Osservatorio Toscano dei Ceta­cei, una cop­er­tu­ra eco­nom­i­ca del Par­co Nazionale Arcipela­go Toscano  per le spese.

La cam­pagna “Chi tro­va il nido tro­va un tesoro”

Non sap­pi­amo da quan­to le tar­tarughe han­no scel­to le coste dell’arcipelago toscano per nid­i­fi­care, di sicuro la natu­ra, forse per i cam­bi­a­men­ti cli­mati­ci, le ha spinte fino qui met­ten­do a ris­chio i pro­pri nidi quan­do trop­po vici­ni agli sta­bil­i­men­ti bal­n­eari e agli schia­mazzi umani.
Dal 2017 in poi i volon­tari che han­no ader­i­to alla cam­pagna “Chi tro­va il nido tro­va un tesoro” sono sta­ti for­mati dagli esper­ti e han­no impara­to a riconoscere le trac­ce. Il riconosci­men­to non è facilis­si­mo e sono cap­i­tati fal­si allar­mi ma l’entusiasmo è tan­to cosi come sono emozio­nan­ti le passeg­giate all’alba nel silen­zio. Al ritorno dal mon­i­tor­ag­gio ogni volon­tario rac­con­ta sul­la chat cosa ha vis­to; è fon­da­men­tale con­trol­lare gli orari delle ruspe e par­lare con i bagni­ni che ras­trel­lano la spi­ag­gia; portare con sé del nas­tro di seg­nalazione e dei leg­netti per seg­nare l’area in caso di ritrova­men­to e pre­sidiar­la fino all’arrivo degli esper­ti. Si pos­sono seguire i rac­con­ti dei volon­tari anche in un grup­po Face­book.  (https://www.facebook.com/groups/610845492596267/)

Ogni anno i volon­tari di Tar­ta­trac­ce si orga­niz­zano, cer­cano nuove energie per incre­mentare il mon­i­tor­ag­gio speran­do di sal­vare qualche nido in più. Sco­pri come diventare volon­tario

https://www.legambientearcipelago.it/2020/05/27/aspettando-mamma-tartaruga-dal-7-giugno-all-elba-riparte-la-campagna-di-legambiente-e-parco-nazionale/


 

 

 

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