Buongiorno a tutti, la polemica scoppiata tra il consigliere di minoranza di Campo nell’Elba Lambardi e il Sindaco Montauti, in merito all’ampliamento dell’aeroporto di La Pila, fa comprendere la necessità e l’urgenza di un solo Comune e un solo Sindaco che amministri nell’interesse generale dell’intera Comunità Elbana.
Un Comune per un’isola, come Procida, che non a caso, per quanto conti un terzo della popolazione ed abbia una frazione delle risorse culturali e museali rispetto all’Elba, è stata nominata Citta della Cultura dell’anno e beneficierà di ingenti finanziamenti.
Dai media Elbani si è appreso che il consigliere di minoranza di Campo nell’Elba Lambardi, ha denunciato sdegnato lo “scetticismo e contrarietà al potenziamento di questa infrastruttura” aeroportuale che ha comportato il rinvio dell’iter di ampliamento da parte del Sindaco Montauti. Il quale avrebbe affermato in Consiglio Comunale che: “un’aereo ogni ora darebbe fastidio”.
A chi? A qualche decina di elettori Campesi con la casa o l’attività nei pressi dell’aeroporto, che possono risultare determinanti per l’elezione del Sindaco di un piccolo comune. E’ questo uno dei problemi che moltiplicati per sette piccoli comuni paralizzano lo sviluppo dell’Elba.
A Campo Montauti ha prevalso per 108 voti, a Capoliveri Montagna per 4 e così in tutti i comuni. Dunque come stupirsi se a parole i Sindaci promettono opere fondamentali come l’aeroporto e persino il canile, ma poi ne rinviano all’infinito la realizzazione per timore di perdere quel pugno di voti determinanti per l’elezione?
Tornando alla polemica, Montauti ha replicato a tono, giustificando il rinvio con la necessità di attendere uno studio di fattibilità sulla convenienza e realizzabilità dello sviluppo aeroportuale.
Giusto, ma forse non sa che uno studio di fattibilità preliminare già esiste, fu approvato all’unanimità nel 2008 dagli allora 8 sindaci riuniti nella Comunità Montana e fu adottato dalla Regione Toscana “come base di analisi a supporto delle decisioni politiche riguardanti l’infrastruttura”, vi si legge.
Lo studio analizza due soluzioni di ampliamento. La prima, mantenendo l’attuale pista, per consentire l’atterraggio di aerei fino a 50 passeggeri.
La seconda soluzione, più impegnativa, per “un significativo incremento della potenzialità dell’aeroporto”, che prevede: “una variazione dell’orientamento della pista che consenta un allungamento della stessa fino ad ottenere uno spazio disponibile per il decollo e l’atterraggio di aeromobili capaci di trasportare fino a 70 passeggeri; questa ipotesi comporta la completa ricostruzione della pista, la costruzione di un nuovo depuratore, lo spostamento del fosso della Galea e della parte terminale del Fosso della Pila.
La seconda ipotesi di intervento è fattibile da un punto di vista della disponibilità di spazi a terra liberi da edifici, fatta eccezione per il depuratore che andrebbe spostato in altro sito”.
Questa seconda ipotesi da 70 passeggeri consentirebbe l’adeguamento alla categoria internazionale 3C e l’atterraggio di voli charter senza necessità di spianare montagne e abitazioni come temuto da qualcuno.
Esiste poi una terza soluzione di ampliamento sulla base della seconda, non contemplata nel masterplan, che prevede un’ulteriore allungamento della pista a 1.600‑1800 metri per consentire l’atterraggio di aerei da 120 posti, che per capienza e bassi costi consentirebbero all’Elba di accedere al grande mercato turistico delle Isole del Mediterraneo che vale 110 milioni di presenze turistiche all’anno.
Conquistarne una fetta del 5% grazie all’aeroporto di categoria 3C consentirebbe all’Elba di triplicare presenze, durata della stagione e benessere, passando da 2,8 milioni a 8,4 milioni di presenze spalmate su 8–9 mesi.
Come le isole Greche.
Come si vede l’ampliamento dell’aeroporto è strategico per il futuro dell’Elba e potrà essere realizzato solo da un Sindaco del Comune dell’Isola Elba che guardi agli interessi della comunità Elbana, dotato delle risorse e del potere politico per ottenerlo in tempi rapidi.
Un solo Comune per una sola Isola Comunità, la quale sola decidererà con referendum quale aeroporto e quale futuro vuole per l’Elba, come prevede la proposta di legge di iniziativa popolare dichiarata procedibile dalla Regione Toscana.
Un Comune per un’isola, come Procida, che non a caso, per quanto conti un terzo della popolazione ed abbia una frazione delle risorse culturali e museali rispetto all’Elba, è stata nominata Citta della Cultura dell’anno e beneficierà di ingenti finanziamenti.
Dai media Elbani si è appreso che il consigliere di minoranza di Campo nell’Elba Lambardi, ha denunciato sdegnato lo “scetticismo e contrarietà al potenziamento di questa infrastruttura” aeroportuale che ha comportato il rinvio dell’iter di ampliamento da parte del Sindaco Montauti. Il quale avrebbe affermato in Consiglio Comunale che: “un’aereo ogni ora darebbe fastidio”.
A chi? A qualche decina di elettori Campesi con la casa o l’attività nei pressi dell’aeroporto, che possono risultare determinanti per l’elezione del Sindaco di un piccolo comune. E’ questo uno dei problemi che moltiplicati per sette piccoli comuni paralizzano lo sviluppo dell’Elba.
A Campo Montauti ha prevalso per 108 voti, a Capoliveri Montagna per 4 e così in tutti i comuni. Dunque come stupirsi se a parole i Sindaci promettono opere fondamentali come l’aeroporto e persino il canile, ma poi ne rinviano all’infinito la realizzazione per timore di perdere quel pugno di voti determinanti per l’elezione?
Tornando alla polemica, Montauti ha replicato a tono, giustificando il rinvio con la necessità di attendere uno studio di fattibilità sulla convenienza e realizzabilità dello sviluppo aeroportuale.
Giusto, ma forse non sa che uno studio di fattibilità preliminare già esiste, fu approvato all’unanimità nel 2008 dagli allora 8 sindaci riuniti nella Comunità Montana e fu adottato dalla Regione Toscana “come base di analisi a supporto delle decisioni politiche riguardanti l’infrastruttura”, vi si legge.
Lo studio analizza due soluzioni di ampliamento. La prima, mantenendo l’attuale pista, per consentire l’atterraggio di aerei fino a 50 passeggeri.
La seconda soluzione, più impegnativa, per “un significativo incremento della potenzialità dell’aeroporto”, che prevede: “una variazione dell’orientamento della pista che consenta un allungamento della stessa fino ad ottenere uno spazio disponibile per il decollo e l’atterraggio di aeromobili capaci di trasportare fino a 70 passeggeri; questa ipotesi comporta la completa ricostruzione della pista, la costruzione di un nuovo depuratore, lo spostamento del fosso della Galea e della parte terminale del Fosso della Pila.
La seconda ipotesi di intervento è fattibile da un punto di vista della disponibilità di spazi a terra liberi da edifici, fatta eccezione per il depuratore che andrebbe spostato in altro sito”.
Questa seconda ipotesi da 70 passeggeri consentirebbe l’adeguamento alla categoria internazionale 3C e l’atterraggio di voli charter senza necessità di spianare montagne e abitazioni come temuto da qualcuno.
Esiste poi una terza soluzione di ampliamento sulla base della seconda, non contemplata nel masterplan, che prevede un’ulteriore allungamento della pista a 1.600‑1800 metri per consentire l’atterraggio di aerei da 120 posti, che per capienza e bassi costi consentirebbero all’Elba di accedere al grande mercato turistico delle Isole del Mediterraneo che vale 110 milioni di presenze turistiche all’anno.
Conquistarne una fetta del 5% grazie all’aeroporto di categoria 3C consentirebbe all’Elba di triplicare presenze, durata della stagione e benessere, passando da 2,8 milioni a 8,4 milioni di presenze spalmate su 8–9 mesi.
Come le isole Greche.
Come si vede l’ampliamento dell’aeroporto è strategico per il futuro dell’Elba e potrà essere realizzato solo da un Sindaco del Comune dell’Isola Elba che guardi agli interessi della comunità Elbana, dotato delle risorse e del potere politico per ottenerlo in tempi rapidi.
Un solo Comune per una sola Isola Comunità, la quale sola decidererà con referendum quale aeroporto e quale futuro vuole per l’Elba, come prevede la proposta di legge di iniziativa popolare dichiarata procedibile dalla Regione Toscana.
Chi fosse interessato ad approfondire il tema e a scaricare il masterplan adottato dalla Regione, completo di planimetrie e tabelle statistiche, può leggere il post sul sito del comitato “Elba in Comune”: BENEFICIO 5 – SI ALL’ALLUNGAMENTO DELLA PISTA DELL’AEROPORTO A 1.800 METRI PER APRIRE L’ELBA AL MONDO E A UNA STAGIONE DI 8 MESI:http://www.elbaincomune.it/beneficio-5-si-allallungamento-della-pista-dellaeroporto-a‑1–800-metri-per-aprire-lelba-al-mondo-e-a-una-stagione-di-8-mesi/
per il comitato
ELBA IN COMUNE
Stefano Martinenghi