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Manchette di prima

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Manchette di prima

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Al sindaco Zini, presidente della Conferenza dei sindaci

Come utente e come cit­tadi­no impeg­na­to per una migliore san­ità pub­bli­ca sono rimas­to sor­pre­so e incred­u­lo del­la sua inter­vista di domeni­ca 13 dicem­bre sul­la san­ità futu­ra dove lei par­la di un raf­forza­men­to ma in realtà il tut­to è lim­i­ta­to alle vari­azioni delle strut­ture sem­pli­ci sezione interne del nos­tro ospedale che diven­tano unità oper­a­tive sem­pli­ci com­par­ti­men­tali (delib­era 1028 del 10 dicem­bre 2020) cosa già avvenu­ta qualche mese fa per altre due sezioni. Accon­tentar­si di sem­pli­ci rior­ga­niz­zazioni interne all’Azien­da San­i­taria dove il tut­to si riduce a dare cariche di con­cet­to con più denari a fine mese (gius­ta­mente) ma sen­za con­cedere altro per­son­ale come se la car­i­ca di con­cet­to potesse far dividere in quat­tro il medico o lo spe­cial­ista ben­e­fi­ci­a­to, ci sem­bra ridut­ti­vo per la san­ità Elbana ridot­ta a dover chiedere grossi sac­ri­fi­ci al per­son­ale san­i­tario già oper­ante.

Sin­da­co Zini, nei ban­di e ordi­nanze per i prossi­mi mesi non c’è nes­suna assun­zione sta­bile per l’Iso­la (se si esclude un avvi­cen­da­men­to del Den­tista e una con­fer­ma di un chirur­go in sca­den­za di con­trat­to) Non c’è nul­la, riman­gono solo gli inter­ven­ti di medici esterni ai quali oltre i bonus del prog­et­to Elba o del­l’Ex art. 55 le viene asseg­na­to un pos­to per la notte in un noto Hotel del­la nos­tra cit­tà (decre­to 4023 del 11.12.2020) paga­to, pare, da un fon­do di sol­i­da­ri­età delle don­azioni Elbane che in ver­ità dove­va servire ad altro.

Pres­i­dente Zini, ci sarem­mo aspet­tati, in pre­vi­sione di una terza onda­ta di con­ta­gio COVID una pre­sa di posizione sul medico “Not­ti­na” del pron­to soc­cor­so revo­ca­to dal­l’ASL sen­za nes­suna log­i­ca e sen­za nes­suna ver­i­fi­ca sul cam­po per più giorni spe­cial­mente col tem­pac­cio ma il giudizio del taglio è sta­to sta­bil­i­to in solo due gior­nate di cal­ma appar­ente delle emer­gen­ze Elbane. Siamo convi­ti che lei abbia fat­to i suoi pas­si di protes­ta ma la popo­lazione non ha avu­to sen­tore qua­si come se ci fos­si­mo rasseg­nati ai tagli, agli accor­pa­men­ti e alla pro­pa­gan­da martel­lante anche quan­do non è nec­es­saria come in questi peri­o­di dove si deve con­tin­uare a dare il mas­si­mo in scelte e deci­sioni per­ché gli occhi degli Elbani vedono bene così come sof­frono sen­za che sia nec­es­sario.

Sin­da­co Zini, ci sarem­mo anche aspet­ta­to una fer­ma e chiara pre­sa di posizione sulle due Guardie Mediche abo­lite di fat­to che tut­t’o­ra se chia­mate rispon­dono di riv­ol­ger­si al pron­to soc­cor­so così lo si affol­la ulte­ri­or­mente con il peri­co­lo di con­ta­gi.

Sin­da­co, nul­la è sta­to fat­to per ripristinare l’ospedale di Comu­nità che era un fiore all’oc­chiel­lo del nos­tro ospedale e che tan­to aiu­to ha dato alle famiglie in seria dif­fi­coltà di ges­tione di un mala­to cron­i­co o ter­mi­nale. Ora quel­l’ec­cel­lente servizio sociale è in chirur­gia men­tre per la sua del­i­catez­za avrebbe sì, dico sì di vera autono­mia e pri­va­cy.

Qualche giorno fa L’Azien­da San­i­taria si è det­ta sod­dis­fat­ta per aver sal­va­to la per­sona col­pi­ta da infar­to anche se lo han­no fat­to vagare con mare in tem­pes­ta con il serio peri­co­lo di affon­da­men­to quan­do bas­ta­va, come han­no fat­to molte ore dopo con il ris­chio del­la sua vita e di chi lo accom­pa­g­na­va, di allertare un eli­cot­tero pos­sente e capace di atter­rare e volare in con­dizioni atmos­feriche impos­si­bili per il Pega­so e trasferir­lo in un ospedale attrez­za­to. Inter­ven­to di questo genere ne abbi­amo già avu­ti. Sin­da­co, non siamo carne da macel­lo, alla neces­sità bisogna met­tere in cam­po tutte le soluzioni e risorse per non far sof­frire il paziente e al lim­ite sal­var­gli la vita.

Altra assur­dità, solo per la voglia di tagliare servizi e per­son­ale al Dis­tret­to Elbano sen­za con­sid­er­are che i tagli e quan­t’al­tro fan­no sostare le per­sone più tem­po in ospedale dove può sig­nifi­care una mag­giore fonte di con­ta­gio è l’aver tolto un dis­cre­to numero di ore al Per­son­ale CUP con la con­seguen­za di chiusure antic­i­pate e a volte con un solo oper­a­tore allo sportel­lo provo­can­do assem­bra­men­ti peri­colosi sia fuori dal­l’in­gres­so del­l’ospedale con il fred­do e le dif­fi­coltà del momen­to, sia come atte­sa delle per­sone all’in­ter­no del­l’a­trio dove con­fluis­cono dal­l’ester­no, dai repar­ti e dal cor­ri­doio radi­olo­gia e pre­lie­vo.

Pres­i­dente Zini, le vari­azioni orga­niz­za­tive interne in questo momen­to ci las­ciano indif­fer­en­ti noi vogliamo sen­tire da lei notizie di raf­forza­men­ti di per­son­ale medico e infer­mieris­ti­co (med­i­c­i­na e aneste­sia sono in gran­di dif­fi­coltà). Sicurez­za san­i­taria e un con­cre­to rin­for­zo, vis­to i tem­pi che ci atten­dono, in Pron­to Soc­cor­so. Mag­gior per­son­ale ded­i­ca­to al COVID e minore atte­sa al CUP; agli ambu­la­tori e agli esa­mi diag­nos­ti­ci.

Sin­da­co Zini, le Asso­ci­azioni di volon­tari­a­to, i Comi­tati pro-san­ità atten­dono anco­ra, dopo qua­si un anno e mez­zo, di seder­si a un tavo­lo con lei per par­lare di san­ità pub­bli­ca (è sta­to approva­to anche in un recente Con­siglio Comu­nale). Altri Comu­ni Elbani lo han­no già fat­to.

Francesco Semer­aro.

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