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Renzo Galli ed il cosidetto fallimento della fusione riese

Spip­po­lan­do su Face­book sia­mo ” incap­pa­ti” in que­sto post del­l’Ex Sin­da­co di Rio Mari­na, Ren­zo Gal­li che pub­bli­chia­mo curio­si da sape­re la vostra opinione.

Ho let­to gli arti­co­li pub­bli­ca­ti in pro­po­si­to dagli ex e attua­li oppo­si­to­ri del­la fusio­ne e sono sta­to fino ad oggi incer­to se rispon­de­re o meno alle loro biz­zar­re argo­men­ta­zio­ni, frut­to di un rifiu­to pre­con­cet­to vol­to solo a difen­de­re posi­zio­ni pregresse.
Suc­ces­si­vi “rilan­ci” sull’argomento mi obbli­ga­no però ora ad inter­ve­ni­re per difen­de­re un’operazione di sem­pli­fi­ca­zio­ne ammi­ni­stra­ti­va che non ha pre­ce­den­ti nel­la sto­ria del­la nostra iso­la e che non meri­ta di esse­re scre­di­ta­ta con argo­men­ta­zio­ni avven­ta­te e pri­ve di fondamento.
In essi ven­go defi­ni­to un “cava­lie­re dell’apocalisse”, sup­pon­go per i guai che avrei pro­cu­ra­to alle due Comu­ni­tà, quan­do, come ormai dimo­stra­no in manie­ra incon­tro­ver­ti­bi­le i fat­ti, con la fusio­ne i cit­ta­di­ni di Rio Elba sono scam­pa­ti ad un’apocalisse ammi­ni­stra­ti­va che li avreb­be coin­vol­ti in anni di taglio ai ser­vi­zi essen­zia­li, men­tre godo­no ora con quel­li di Rio Mari­na del­le prov­vi­den­ze del­la fusione.
Fusio­ne “cala­ta dall’alto” si dice, ma da chi, se non dal voto qua­si una­ni­me dei due con­si­gli comu­na­li che, fino a pro­va con­tra­ria, rap­pre­sen­ta­no l’intera popo­la­zio­ne, raf­for­za­ta dal voto refe­ren­da­rio? Ma si dice, dovu­to ad una for­te asten­sio­ne degli elet­to­ri, peral­tro comu­ne in que­sto tipo di con­sul­ta­zio­ni, come se chi non ha par­te­ci­pa­to al voto aves­se espres­so un pare­re con­tra­rio e non si fos­se affi­da­to inve­ce alla mag­gio­ran­za di chi il voto lo ha espres­so, come avvie­ne in qual­sia­si democrazia.
Non mi dilun­go sul­le affer­ma­zio­ni sul cli­ma “di popu­li­smo bece­ro, anti isti­tu­zio­na­le e anti­po­li­ti­co” che ani­mò i pro­mo­to­ri, che ren­de offe­sa alla Comu­ni­tà che affron­tò la pro­va pri­va di ideo­lo­gie e in pie­na serenità.
La fusio­ne “cala­ta dall’alto” veni­va dal­la pie­na con­sa­pe­vo­lez­za di riu­ni­re le due Comu­ni­tà vici­ne, che fa sor­ri­de­re defi­nir­le “con tra­di­zio­ni diver­se, sti­li di vita diver­si con­so­li­da­ti nel tem­po (sic)….non anco­ra matu­re per una scel­ta del gene­re”, che appa­re per­si­no offen­si­vo per la loro capa­ci­tà di giu­di­zio. Sen­za voler con­si­de­ra­re che il per­cor­so di fusio­ne fu ini­zia­to nel 2010 con una pri­ma deli­be­ra­zio­ne uni­ta­ria assun­ta dal Con­si­glio Comu­na­le di Rio Mari­na e pro­se­gui­ta nel 2014 con un’iniziativa dei due Sin­da­ci di avvia­re un per­cor­so di aggre­ga­zio­ne, che avreb­be coin­vol­to anche Por­to Azzur­ro, inter­rot­to pro­prio dal­le ele­zio­ni di Rio Elba.
La riu­ni­fi­ca­zio­ne nei fat­ti dove­va esse­re pro­se­gui­ta dall’attuale Ammi­ni­stra­zio­ne, che ne ave­va mani­fe­sta­to la volon­tà in sede elet­to­ra­le, ma che è sta­ta mina­ta dal­la cor­ren­te di oppo­si­zio­ne pre­sen­te al suo inter­no e a quan­to pare capa­ce di boicottarla.
Osta­co­lar­la per­ché nul­la è sta­to fat­to per dar­le cor­so, né negli orga­ni di gover­no né nel­le sue mani­fe­sta­zio­ni all’esterno.
A que­sto pun­to mi doman­do come si pre­sen­ta­no gli attua­li ammi­ni­stra­to­ri nei con­fron­ti del­la Cit­ta­di­nan­za che, con la loro ele­zio­ne, han­no rice­vu­to il man­da­to di pro­se­guir­ne la rea­liz­za­zio­ne e come si pon­go­no nei con­fron­ti del­lo Sta­to e del­la Regio­ne che
per la sua rea­liz­za­zio­ne han­no ero­ga­to le risor­se, tut­te fini­te nell’ordinaria ammi­ni­stra­zio­ne, tra­den­do quin­di la loro destinazione.
Il Comu­ne di Rio Mari­na, cari ami­ci, non ave­va nes­su­na incom­ben­te neces­si­tà di per­ve­ni­re alla fusio­ne, né di bilan­cio né cas­sa, ma solo quel­la di dare un più ampio respi­ro allo svi­lup­po del ter­ri­to­rio per recu­pe­ra­re ter­re­no rispet­to al resto dell’isola.
Se non ho potu­to gesti­re que­sta fase, come avve­nu­to in altre fusio­ni, e di ciò ora me ne dol­go, è sta­to solo per­ché, dopo 5 anni stres­san­ti di ammi­ni­stra­zio­ne al ser­vi­zio dei cit­ta­di­ni, sono soprag­giun­ti pro­ble­mi di salu­te che non mi han­no con­sen­ti­to di continuare.
Il sogno di vede­re una Comu­ni­tà aper­ta, capa­ce di sfrut­ta­re le sue note­vo­li risor­se, però rima­ne anche se non so quan­do potrà realizzarsi.
Gra­zie dell’ospitalità.
RENZO GALLI
Ex Sin­da­co di Rio Marina

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