Mentre leggevo le recenti vicende di Rio mi e’ venuta alla mente una frase del Cardinale Carlo Maria Martini: “Il livello di allarme si raggiunge quando lo scadimento etico della politica non è neppure più percepito come dannoso.”
E’ quello che si sta verificando in questi giorni a Rio.
Lo scadimento etico della politica e’ quando un vicesindaco ha cercato di abbattere l’amministrazione di cui era protagonista e parte integrante.
Lo scadimento etico della politica e’ quando un ex politico sostiene durante la campagna elettorale una lista che perdera’ le elezioni ma poi sostiene il vicesindaco che ha cercato di far cadere l’amministrazione avversaria ma anche la prima amministrazione della fusione.
Lo scadimento etico della politica e’ quando politici “trombati” oppure “dissolti” dalla scena politica sostengono un ex politico che in campagna elettorale ha sostenuto una lista diversa dalla loro ideologia ed ora sostiene un vicesindaco che ha cercato di tradire la sua stessa amministrazione.
Lo scadimento etico della politica e’ quando un vice sindaco nelle sedi istituzionali si astiene da una votazione senza parlare o giustificare il proprio non voto su un argomento di cui lui e’ stato protagonista.
Lo scadimento etico della politica e’ quando i politici fanno credere ad alcune persone che alcuni ritrovamenti sarebbero stati “oro” mentre invece era solo “acqua calda” tant’e’ che nessun impenditore dopo 8 anni ha cercato di capitalizzare quella “grande opportunita” nata dal ritrovamento.
Lo scadimento etico della politica e’ proclamare l’arrivo di milioni di euro ma poi questi milioni si euro si sono persi nel traffico autostradale e marittimo prima di arrivare a Rio solo con pochi spiccioli.
Lo scadimento etico della politica e’ quando qualcuno ha cercato di aprire i cassetti del Sindaco che contengono documenti riservati e nessuno ha dato al Sindaco la propria solidarieta’ a questo Sindaco che ha dovuto denunciare il fatto ai Carabinieri e cambiare la serratura.
Lo scadimento etico della politica e’ quando si cerca di usare il Cavallo di Troia. Ma questa volta Laocoonte e’ stato creduto.
Ed il gioco politico perverso, simile alla lista dell’Ancora degli anni ’60, e’ stato portato alla luce.
Oggi si e’ capito, finalmente, su quale campo si gioca, ma sopratutto si e’ capito a quale squadra appartengono i giocatori e chi e’ il loro allenatore.
Ma quella squadra e’ finita, come e’ finito quel modo di fare politica.
Marco ha fatto la scelta giusta, evidenziando un metodo politico che da troppi anni, forse troppi, e’ esistito a Rio (Marina).
Lo sanno tutti che ho sostenuto Marco Corsini nella campagna elettorale.
Ci conosciamo sin da bambini, ne conosco per altre ragioni l’alta professionalita’ e competenza sia negli ambiti giuridici che anche politici.
Quando ha preso una decisione che per me era non opportuna (esempio: Fiera di Lugano), l’ho chiamato e gli ho esposto le mie opinioni negative. Come si fa tra amici e tra persone che si stimano. Soprattutto per il bene di un territorio che rappresenta le mie radici, che porto nel cuore ovunque io sia e qualunque cosa faccia.
Marco e’ un grande. Sapra’ andare avanti per il bene di una comunita’ che ama ed alla quale e’ profondamente legato forse piu’ di alcuni nativi o di alcuni che vi sono giunti grazie ai casi della vita.
E Marco quando ha visto lo scadimento etico della politica riese ha lanciato l’allarme.
Ma molti quello scadimento etico visto da Marco non l’hanno percepito come dannoso.
Anzi, al contrario, lo hanno cavalcato.
Marco cosi ha agito di conseguenza. Ed ha fatto bene.
Concludo con un’aforisma di Catone il Vecchio che dovrebbe far riflettere in molti: “Non smettere di imparare: sia tua cura accrescere ciò che sai. Raramente la sapienza è data dalla vecchiaia.”
Riccardo Cacelli