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Ordinanza del Presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano n° 1 del 24 Giugno 2020

Ordi­nan­za del Pre­si­den­te del Par­co Nazio­na­le Arci­pe­la­go Tosca­no n° 1 del 24 Giu­gno 2020

IL PRESIDENTE
visto il DPR 22 luglio 1996, pub­bli­ca­to sul­la G.U. n°290 del 11 dicem­bre 1996, con il qua­le vie­ne isti­tui­to il Par­co Nazio­na­le dell’Arcipelago Tosca­no; visto il Decre­to del Mini­stro dell’Ambiente e del­la Tute­la del Ter­ri­to­rio e del Mare DEC/346 del 15/12/2017, con il qua­le è sta­to nomi­na­to Pre­si­den­te dell’Ente Par­co Nazio­na­le Arci­pe­la­go Tosca­no il Dr. Giam­pie­ro Sam­mu­ri; visto il Decre­to Legi­sla­ti­vo 30 mar­zo 2001, n°165, recan­te dispo­si­zio­ni cir­ca la ripar­ti­zio­ne del­le com­pe­ten­ze fra orga­ni di dire­zio­ne poli­ti­ca ed orga­ni di gestio­ne del­le fun­zio­ni ammi­ni­stra­ti­ve, tec­ni­che e finan­zia­rie; visto il com­ma 3 dell’articolo 9 del­la leg­ge 394/91 che disci­pli­na l’attività del Pre­si­den­te dell’Ente Par­co; richia­ma­to il vigen­te Sta­tu­to appro­va­to con prov­ve­di­men­to n. 23 del 17 luglio 2013, suc­ces­si­va­men­te rati­fi­ca­to con decre­to del Mini­stro dell’Ambiente e del­la Tute­la del Ter­ri­to­rio e del Mare n. 285 del 16.10.2013; con­si­de­ra­to che nel­le ulti­me tre set­ti­ma­ne si sono regi­stra­te segna­la­zio­ni rela­ti­va­men­te alla pre­sen­za di un esem­pla­re di Foca mona­ca (Mona­chus mona­chus) nel­l’a­rea pro­tet­ta a mare dell’Isola di Capra­ia all’in­ter­no del peri­me­tro del Par­co Nazio­na­le Arci­pe­la­go Tosca­no, tute­la­to dal cita­to D.P.R. 22.07.96; tenu­to con­to che la Foca mona­ca è pro­tet­ta a livel­lo nazio­na­le in tut­ti i pae­si del suo anti­co area­le nel­le rispet­ti­ve legi­sla­zio­ni per la cac­cia, la pesca e/o per la tute­la del­la fau­na; visto che la spe­cie è inclu­sa nel­le prin­ci­pa­li con­ven­zio­ni inter­na­zio­na­li per la tute­la del­la fau­na e del­l’am­bien­te (fir­ma­te e rati­fi­ca­te in Ita­lia e nel­la mag­gior par­te dei pae­si del baci­no Medi­ter­ra­neo), che ven­go­no di segui­to ripor­ta­te:
- la “Con­ven­zio­ne sul com­mer­cio inter­na­zio­na­le del­le spe­cie minac­cia­te di estin­zio­ne” o CITES (Con­ven­tion on Inter­na­tio­nal Tra­de in Endan­ge­red Spe­cies), fir­ma­ta a Washing­ton nel 1973, che inclu­de la foca mona­ca nel­l’Ap­pen­di­ce I, proi­ben­do­ne ogni for­ma di com­mer­cio degli esem­pla­ri vivi o mor­ti e di qual­sia­si deri­va­to da essi — la “Con­ven­zio­ne sul­la con­ser­va­zio­ne del­la vita sel­va­ti­ca e del­l’am­bien­te in Euro­pa” (Con­ven­tion on Con­ser­va­tion of Euro­pean Wild­li­fe and Natu­ral Habi­ta­ts), fir­ma­ta a Ber­na nel 1979, che inclu­de la spe­cie nel­l’Ap­pen­di­ce II, proi­ben­do­ne ogni for­ma di ucci­sio­ne o distur­bo degli ani­ma­li e san­ci­sce la neces­si­tà di desi­gna­re aree spe­cia­li per la sua con­ser­va­zio­ne
- la “Con­ven­zio­ne sul­la con­ser­va­zio­ne del­le spe­cie migra­tri­ci degli ani­ma­li sel­va­ti­ci” o CMS (Con­ven­tion on the Con­ser­va­tion of Mygra­to­ry Spe­cies of Wild Ani­mals), fir­ma­ta a Bonn nel 1979, che inclu­de la Foca mona­ca nel­le Appen­di­ci I e II san­cen­do­ne rispet­ti­va­men­te la con­ser­va­zio­ne del­l’­ha­bi­tat e la neces­si­tà di accor­di inter­na­zio­na­li per la sua pro­te­zio­ne; con­si­de­ra­to che la Foca mona­ca è inclu­sa anche nel­l’Al­le­ga­to II del “Pro­to­col­lo per le aree spe­cial­men­te pro­tet­te e per la diver­si­tà bio­lo­gia nel Medi­ter­ra­neo” (Pro­to­col for Spe­cial­ly Pro­tec­ted Areas and Medi­ter­ra­ne­nan Bio­lo­gi­cal Diver­si­ty) del 1995 all’in­ter­no del­la “Con­ven­zio­ne di Bar­cel­lo­na sul Mar Medi­ter­ra­neo” (Bar­cel­lo­na Con­ven­tion on the Medi­ter­ra­nean Sea, 1979) e che la spe­cie è clas­si­fi­ca­ta come minac­cia­ta ed in peri­co­lo di estin­zio­ne per cui neces­si­ta ade­gua­ta tute­la, con­ser­va­zio­ne e gestio­ne; pre­so atto che la Foca mona­ca (Mona­chus mona­chus) è spe­cie inse­ri­ta nel­la Red List del­la IUCN, attual­men­te clas­si­fi­ca­ta come spe­cie “Cri­ti­cal­ly Endan­ge­red” ovve­ro “In Peri­co­lo Cri­ti­co” (CR), con­di­zio­ne per la qua­le la spe­cie è con­si­de­ra­ta poten­zial­men­te a rischio di estin­zio­ne, con asso­lu­ta prio­ri­tà di ricer­ca e di moni­to­rag­gio; pre­so atto, altre­sì, la Foca mona­ca è clas­si­fi­ca­ta spe­cie prio­ri­ta­ria per l’U­nio­ne Euro­pea, come codi­fi­ca­to dal­la Diret­ti­va Habi­tat (92/43/EEC), inclu­sa nel­l’Al­le­ga­to II (desi­gna­zio­ne di aree di spe­cia­le con­ser­va­zio­ne) e nel­l’Al­le­ga­to IV (pro­te­zio­ne stret­ta); tenu­to con­to che in Ita­lia la Foca mona­ca gode for­mal­men­te da lun­go tem­po di un regi­me di pro­te­zio­ne, con­di­zio­ne per la qua­le le atti­vi­tà di ricer­ca e di moni­to­rag­gio di que­sta spe­cie devo­no esse­re for­te­men­te incre­men­ta­te; con­si­de­ra­to che la Foca mona­ca rap­pre­sen­ta il più raro mam­mi­fe­ro mari­no in Euro­pa ed è con­si­de­ra­ta una del­le spe­cie più minac­cia­te del Pia­ne­ta Ter­ra, con un con­tin­gen­te com­ples­si­vo attua­le sti­ma­to in cir­ca set­te­cen­to esem­pla­ri; visto che in ragio­ne degli avvi­sta­men­ti segna­la­ti nel cor­so del­le ulti­me set­ti­ma­ne il PNAT ha imme­dia­ta­men­te atti­va­to con­tat­ti con il Mini­ste­ro del­l’Am­bien­te e del­la Tute­la del Ter­ri­to­rio e del Mare e, in modo par­ti­co­la­re, con l’I­sti­tu­to Supe­rio­re per la Pro­te­zio­ne e la Ricer­ca Ambien­ta­le (ISPRA) che ha potu­to cer­ti­fi­ca­re la pre­sen­za di un esem­pla­re di Foca mona­ca (Mona­chus mona­chus) all’interno del­l’a­rea di esten­sio­ne a mare del Par­co Nazio­na­le Arci­pe­la­go Tosca­no, pres­so l’Isola di Capra­ia; richia­ma­to il Pia­no del Par­co appro­va­to con deli­be­ra­zio­ne del Con­si­glio Regio­na­le Tosca­na n. 47 del 11.07.2017, pub­bli­ca­ta sul Bol­let­ti­no Uffi­cia­ledel­la Regio­ne Tosca­na, Par­te Secon­da n. 30 del 26.7.2017 Sup­ple­men­to n. 104;

con­si­de­ra­to neces­sa­rio dispor­re con urgen­za par­ti­co­la­ri misu­re di tute­la per la spe­cie sopra cita­ta nel­la zona indi­ca­te in car­to­gra­fia, alle­ga­ta e par­te inte­gran­te del pre­sen­te prov­ve­di­men­to, ed in par­ti­co­la­re nel trat­to di mare già clas­si­fi­ca­to come zona B, com­pre­so tra Pun­ta del­le Cote a nord e la Baia a sud di Pun­ta del­le Cote, nel­la costa occi­den­ta­le dell’Isola di Capra­ia, indi­vi­dua­to dal­le seguen­ti coor­di­na­te :
WGS 84 (lon­gi­tu­de, lati­tu­de)
NE: 9.79587505, 43.01645535
NO: 9.79153374, 43.01606233
SE: 9.79885186, 43.01427913
SO: 9.79286289, 43.01403610
sta­bi­len­do che a par­ti­re dal­la data odier­na, 24 giu­gno 2020, è fat­to divie­to di acces­so, in ogni for­ma e con ogni mez­zo;

ORDINA

per le moti­va­zio­ni espres­se in pre­mes­sa che si inten­do­no inte­gral­men­te richia­ma­te,

1. di vie­ta­re, a par­ti­re dal­la data odier­na 24 giu­gno 2020, l’accesso, in ogni for­ma e con ogni mez­zo, nel­la zona indi­ca­ta in car­to­gra­fia, alle­ga­ta e par­te inte­gran­te del pre­sen­te prov­ve­di­men­to, ed in par­ti­co­la­re nel trat­to di mare, già clas­si­fi­ca­to come zona B, com­pre­so tra Pun­ta del­le Cote a nord e la Baia a sud di Pun­ta del­le Cote, nel­la costa occi­den­ta­le dell’Isola di Capra­ia indi­vi­dua­to dal­le seguen­ti coor­di­na­te:
WGS 84 (lon­gi­tu­de, lati­tu­de)
NE: 9.79587505, 43.01645535
NO: 9.79153374, 43.01606233
SE: 9.79885186, 43.01427913
SO: 9.79286289, 43.01403610

2. di con­sen­ti­re l’accesso, non­ché la navi­ga­zio­ne e la sosta nell’area di cui al pre­ce­den­te pun­to 1 esclu­si­va­men­te al per­so­na­le e ai mez­zi auto­riz­za­ti dall’Ente Par­co per atti­vi­tà di ricer­ca e di moni­to­rag­gio, non­ché ai mez­zi di soc­cor­so e alle uni­tà nava­li del­le for­ze dell’ordine depu­ta­te alle atti­vi­tà di sor­ve­glian­za;

3. che le infra­zio­ni alle dispo­si­zio­ni di cui al pre­sen­te prov­ve­di­men­to ven­ga­no puni­te con l’irrogazione di san­zio­ni ammi­ni­stra­ti­ve, ai sen­si del­le dispo­si­zio­ni con­te­nu­te nel­la Leg­ge del 24 Novem­bre 1981 n. 689, nell’art. 30 del­la Leg­ge n. 394/91 e nel Rego­la­men­to per le San­zio­ni Ammi­ni­stra­ti­ve dell’Ente Par­co;

4. che le dispo­si­zio­ni con­te­nu­te al pre­ce­den­te pun­to 3) non pre­clu­da­no l’irrogazione di even­tua­li san­zio­ni pena­li, così come dispo­sto dall’art. 30 del­la leg­ge n. 394/91;

5. di noti­fi­ca­re il pre­sen­te prov­ve­di­men­to al Mini­ste­ro dell’Ambiente e del­la Tute­la del Ter­ri­to­rio e del Mare, al Repar­to Ambien­ta­le Mari­no del­le Cor­po del­le Capi­ta­ne­rie di Por­to pres­so il Mini­ste­ro dell’Ambiente, alla Dire­zio­ne Marit­ti­ma Tosca­na del­la Guar­dia Costie­ra, al Repar­to Ope­ra­ti­vo Aero­na­va­le Livor­no del­la Guar­dia di Finan­za, al Repar­to Cara­bi­nie­ri Par­co Nazio­na­le Arci­pe­la­go Tosca­no, all’Istituto Supe­rio­re per la Pro­te­zio­ne e la Ricer­ca Ambien­ta­le ISPRA, alla Regio­ne Tosca­na, al Comu­ne di Capra­ia Iso­la, all’Ufficio Loca­le Marit­ti­mo del­la Guar­dia Costie­ra di Capra­ia Iso­la;

6. che il pre­sen­te Prov­ve­di­men­to sia imme­dia­ta­men­te ese­gui­bi­le e ven­ga pub­bli­ca­to all’albo on line dell’Ente Par­co sul sito www.islepark.it.

IL PRESIDENTE
Dr. Giam­pie­ro Sam­mu­ri

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