In ricor­do di Tino

È pas­sato un anno da quan­do Tino ci ha las­ci­a­to. Il ricor­do è anco­ra vivis­si­mo per la repen­tinità e per la crudeltà del fat­to. Si suole dire in questi casi che “sem­bra ieri”, ma è tragi­ca­mente, dram­mati­ca­mente vero. Lo smar­ri­men­to ed il sen­so di vuo­to sono tut­to­ra con noi, noi che lo abbi­amo avu­to come com­pag­no di ques­ta avven­tu­ra, come ami­co e come rifer­i­men­to per tutte le cose di cui si occu­pa­va.

Ogni pas­sag­gio per Por­to Azzur­ro, in quel trat­to di stra­da che ce lo ha tolto, è un tuffo al cuore, così come lo è ogni pas­sag­gio sot­to il “suo” Alo­ha Ranch. Ci man­ca la sua ener­gia, il suo buon­u­more, la sua capac­ità di stare insieme, di fare grup­po, di essere una forza del­la natu­ra. Abbi­amo fat­to del­la stra­da, tan­ta stra­da, e tan­ta ne fare­mo sen­za di lui ma sem­pre sen­ten­do­lo con noi.

Il nos­tro prog­et­to, quel­lo che ci ha fat­to incon­trare e che abbi­amo con­di­vi­so, va avan­ti anche nel suo nome per­ché ci ha uni­to l’amore per lo stes­so ter­ri­to­rio. Nel­la polit­i­ca il suo pos­to è sta­to occu­pa­to, e non pote­va che essere così, ma nel cuore di noi tut­ti il suo pos­to res­ta vuo­to. E brinder­e­mo con il suo pros­ec­co ai risul­tati che rag­giun­ger­e­mo. Sarà un pros­ec­co ide­ale, ma mer­av­igliosa­mente aut­en­ti­co.

IL SINDACO