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Manchette di prima

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ASA e AdF insieme su ricerca, sviluppo, innovazione e finanziamenti Siglato accordo che parte da costa e isole ma coinvolge 87 comuni e 4 province toscane: sistema idrico integrato, sostenibilità, economia circolare, salute, clima e bandi europei

L’acqua del mare non è mai sta­ta così dol­ce. ASA (Azien­da Ser­vi­zi Ambien­ta­li Spa) e AdF (Acque­dot­to del Fio­ra Spa) sigla­no un accor­do stra­te­gi­co nel cam­po dell’idrico, desti­na­to ad apri­re nuo­ve fron­tie­re di ricer­ca, svi­lup­po, inno­va­zio­ne e repe­ri­men­to di finan­zia­men­ti pub­bli­ci fuo­ri tarif­fa. Oltre al miglio­ra­men­to del siste­ma idri­co inte­gra­to, si pun­ta su soste­ni­bi­li­tà, eco­no­mia cir­co­la­re, poli­ti­che green, salu­te pub­bli­ca e con­tra­sto ai cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci. I CdA di entram­be le socie­tà han­no appro­va­to il nuo­vo pat­to: non appe­na le con­di­zio­ni di sicu­rez­za sani­ta­ria lo con­sen­ti­ran­no, ver­rà con­vo­ca­ta una con­fe­ren­za stam­pa per la pre­sen­ta­zio­ne dell’accordo con l’atto di fir­ma da par­te dei presidenti.

Le due socie­tà gesti­sco­no il ser­vi­zio idri­co inte­gra­to in ter­ri­to­ri limi­tro­fi, aven­ti come deno­mi­na­to­re comu­ne la fascia tir­re­ni­ca a sud del fiu­me Arno e il par­co dell’arcipelago tosca­no: Elba e Capra­ia per ASA, Gian­nu­tri e Giglio per AdF. Nasce così una nuo­va siner­gia che, par­ten­do dal­le esi­gen­ze spe­ci­fi­che del­la costa e del­le iso­le, di fat­to riguar­da gran par­te del­la Tosca­na meri­dio­na­le. Se la spin­ta arri­va dal mare, le nuo­ve oppor­tu­ni­tà, la par­te­ci­pa­zio­ne e i bene­fi­ci por­ta­ti dall’intesa inte­res­se­ran­no tut­ti gli 87 comu­ni ser­vi­ti dal­le due azien­de, con ben quat­tro pro­vin­ce tosca­ne coin­vol­te: Livor­no, Gros­se­to, Sie­na e Pisa.
“Que­sto accor­do ci per­met­te­rà di con­di­vi­de­re cono­scen­ze e buo­ne pra­ti­che tra i due gesto­ri — dichia­ra il pre­si­den­te di ASA Nico­la Cera­vo­lo — Insie­me gestia­mo tut­te le iso­le del­l’ar­ci­pe­la­go tosca­no ed è qui che voglia­mo inter­ve­ni­re nel bre­ve ter­mi­ne con pro­get­ti per la sal­va­guar­dia del­l’am­bien­te e lo svi­lup­po del­l’e­co­no­mia circolare”.
“L’obiettivo è fare ricer­ca e rea­liz­za­re nuo­vi inter­ven­ti green non finan­zia­bi­li median­te le tarif­fe – spie­ga il pre­si­den­te di AdF Rober­to Renai – Il pre­sen­te accor­do, quin­di, assu­me valo­re stra­te­gi­co non solo per le par­ti che lo sot­to­scri­vo­no, ma anche per tut­ti i comu­ni ser­vi­ti. L’obiettivo è miglio­ra­re anco­ra di più il ser­vi­zio che ero­ghia­mo, tute­la­re l’ambiente ed esse­re moto­re di svi­lup­po, sen­za gra­va­re sul­le tarif­fe soste­nu­te dai cit­ta­di­ni. A mag­gior ragio­ne ora, dan­do impul­so alla ripar­ten­za. Lavo­ria­mo per il benes­se­re del­la comu­ni­tà e del territorio”.
Al cen­tro dell’accordo il ruo­lo del ser­vi­zio idri­co inte­gra­to nel­la valo­riz­za­zio­ne del patri­mo­nio ambien­ta­le, fon­da­men­ta­le anche per il set­to­re turi­sti­co, con azio­ni di tute­la e svi­lup­po, non­ché atti­vi­tà di ricer­ca e di inno­va­zio­ne nei set­to­ri dell’economia cir­co­la­re, del con­tra­sto ai cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci, del­la salu­te pub­bli­ca e del­la frui­zio­ne dei beni comuni.
A tal fine sono pre­vi­ste l’istituzione di un grup­po di lavo­ro inte­ra­zien­da­le e una pia­ni­fi­ca­zio­ne coor­di­na­ta e di con­cer­to con le pub­bli­che ammi­ni­stra­zio­ni per repe­ri­re spe­ci­fi­ci finan­zia­men­ti pub­bli­ci, con par­ti­co­la­re atten­zio­ne ai ban­di euro­pei o di altri sog­get­ti istituzionali.
Tra i pos­si­bi­li inter­ven­ti ci sono quel­li di miglio­ra­men­to ed effi­cien­ta­men­to dei ser­vi­zi di acque­dot­to, fogna­tu­ra e depu­ra­zio­ne, quel­li rivol­ti al rispar­mio idri­co e all’uso razio­na­le del­la risor­sa, ma anche quel­li fina­liz­za­ti al recu­pe­ro e riu­so del­le acque reflue, alla ridu­zio­ne e/o valo­riz­za­zio­ne dei fan­ghi pro­ve­nien­ti da depu­ra­zio­ne civi­le, al rispar­mio ener­ge­ti­co o alla pro­du­zio­ne di ener­gia. Tali pro­get­ti potran­no riguar­da­re sia ricer­che spe­ri­men­ta­li per lo svi­lup­po del­le tec­no­lo­gie di set­to­re, sia la loro appli­ca­zio­ne nell’ambito del­le filie­re produttive.
Il poten­zia­men­to del­le reti e infra­strut­tu­re idri­che a ser­vi­zio del ter­ri­to­rio costie­ro e del­le iso­le rap­pre­sen­ta, inol­tre, uno sti­mo­lo allo svi­lup­po del tes­su­to eco­no­mi­co loca­le, dell’attività ricet­ti­va e anche del­la ripar­ten­za alla luce dell’emergenza sani­ta­ria Covid-19.
Infi­ne, l’accordo stes­so pre­ve­de la pos­si­bi­li­tà di esse­re este­so agli altri gesto­ri del Ser­vi­zio Idri­co Inte­gra­to all’in­ter­no del­la regio­ne, coin­vol­gen­do anche l’Autorità Idri­ca Toscana.
Alfre­do De Giro­la­mo, pre­si­den­te di Conf­ser­vi­zi Cispel Tosca­na (l’associazione regio­na­le del­le azien­de di ser­vi­zio pub­bli­co loca­le, tra le qua­li quel­le del ser­vi­zio idri­co inte­gra­to) com­men­ta così l’accordo: “L’accordo fra Acque­dot­to del Fio­ra ed Asa per pro­muo­ve­re ricer­ca e inno­va­zio­ne nel cam­po idri­co è impor­tan­te per più motivi.

Coin­vol­ge due azien­de del­la costa, che ope­ra­no su ter­ri­to­ri turi­sti­ci, nel­la logi­ca che ricer­ca e svi­lup­po pos­so­no esse­re atti­vi­tà svol­te da più impre­se per fina­li­tà comu­ni. Pun­ta a raf­for­za­re le atti­vi­tà di ricer­ca, inno­va­zio­ne e svi­lup­po nei temi tec­no­lo­gi­ci Green come cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci, eco­no­mia cir­co­la­re, uso effi­cien­te del­le risor­se, qua­li­tà dei fiu­mi e del mare. Temi al cen­tro del­le stra­te­gie euro­pee in mate­ria di svi­lup­po soste­ni­bi­le e per cui sono pre­vi­sti impor­tan­ti finan­zia­men­ti pubblici.

Il ser­vi­zio idri­co può e deve esse­re uno dei moto­ri del­la ripar­ten­za, a par­ti­re dagli inve­sti­men­ti in infra­strut­tu­re mate­ria­li (reti, inva­si, depu­ra­zio­ne) e imma­te­ria­li come ricer­ca e sviluppo.

Ini­zia­ti­va in linea quin­di con la stra­te­gia com­ples­si­va del ser­vi­zio idri­co tosca­no, set­to­re fon­da­men­ta­le del­lo svi­lup­po soste­ni­bi­le e cen­tra­le negli inve­sti­men­ti per la ripresa”.

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