Questa pandemia ha messo in evidenza, anche se non era necessario, la difficoltà nel prendere decisioni e nell’assumersi le dovute responsabilità di gestire la cosa pubblica e le varie situazioni che si possono verificare quando si amministra.
Qualche giorno fa abbiamo inviato alcuni suggerimenti al sindaco Zini per una idea di prevenzione per le persone che sbarcano senza ricevere risposta mentre il Consigliere Regionale Gianni Anselmi risponde in diretta Facebook oppure con post successivi. Siamo convinti che un controllo sistematico dell’autocertificazione per chi si imbarca o che sbarca e con il rilievo della temperatura corporea potrebbero essere fattori di sicurezza mentre ora chiunque si può imbarcare e sbarcare senza il minimo controllo sanitario e di normativa. Mercoledì 6 maggio di persona ho potuto verificare l’assenza dei controlli a Piombino e a Portoferraio. Sulla nave tanti non erano Elbani.
La politica deve fare sintesi di quello che le viene detto dai vari comitati scientifici, di quello che legge e dell’umore che recepisce per poi decidere anche rischiando di trovarsi in situazioni spiacevoli non volute. Logico che multare alcuni imprenditori di 400 euro perchè manifestano distanziati e protetti a norma di legge e fare nulla a chi frequenta in massa il Naviglio o Villa Borghese, lascia intendere che non sono regole ma norme da applicare secondo le opportunità.
Molte cose strane e a volte assurde si sono motivate sotto “EMERGENZA CORONAVIRUS” come la chiusura del centro raccolta ESA di Portoferraio obbligando a molti di tenersi in casa la risulta del taglio delle siepi o di portarli durante la notte nei boschi vicini. Oppure non bersi il caffè all’esterno del bar con le dovute norme di sicurezza mentre nei supermercati si va e in tanti benché sono al chiuso.
Non è logico sospendere tutte le visite ambulatoriali e specialistiche o annullare esami diagnostici (meno quelli oncologici) prenotati da molti mesi, alcuni dei quali di estrema importanza senza una data per farli. Il COVID non ha annientato altre patologie per cui necessita controlli ed esami continui.
Qualche dato per far capire che il CORONAVIRUS è stato il toccasana per continuare a smantellare la sanità Elbana: Di quattro reparti di degenza ora ce n’è rimasto uno. Per una appendicite ti trasportano oltre mare. Oculista febbraio 2021; cardiologia fine settembre; Urologo, dermatologo, piccoli interventi tra luglio e agosto. Tac, Eco, gastroscopia, pneumologo tutto chiuso senza date di riapertura così puoi morire se non hai soldi per il privato. PERO’ non si sta pensando di fare un reparto o “Bolla” fuori dall’ospedale come si sta facendo in tutta Italia per una eventuale seconda ondata di contagio e lasciare che l’ospedale riacquisti le funzioni originali
Francesco Semeraro.