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C’è anche la forza del ferro e il sapore del mare dell’Elba nella nuova versione della Bibbia?

C’è un ele­men­to comu­ne. E si chia­ma Mario Cigno­ni, ori­gi­na­rio di Rio Mari­na.
Cigno­ni è il coor­di­na­to­re del pro­get­to Tle (tra­du­zio­ne let­te­ra­ria ecu­me­ni­ca) del Nuo­vo Testa­men­to, pre­sen­ta­to a Roma nei gior­ni scor­si. “Si trat­ta — ha spie­ga­to — di un’opera soste­nu­ta e rea­liz­za­ta per la pri­ma vol­ta insie­me da cat­to­li­ci, orto­dos­si ed evan­ge­li­ci, non­ché la pri­ma tra­du­zio­ne ecu­me­ni­ca e con­dot­ta con cri­te­ri let­te­ra­ri, di ade­ren­za al testo gre­co ori­gi­na­le”. Un lavo­ro ampio che ha coin­vol­to 45 per­so­ne fra tra­dut­to­ri, revi­so­ri e altri esper­ti.
Essen­do una nuo­va tra­du­zio­ne — con­ti­nua Cigno­ni — si trat­ta sicu­ra­men­te di un’operazione cul­tu­ra­le, fat­ta dal­le chie­se alla socie­tà ita­lia­na: una tra­du­zio­ne fat­ta da cri­stia­ni, ma non con­fes­sio­na­le, per far cono­sce­re il Van­ge­lo nel mon­do del­la scuo­la, tra la gen­te comu­ne. Ma l’obiettivo di fede è impli­ci­to, anzi espli­ci­to nel testo stes­so: fare cono­sce­re ai nostri con­tem­po­ra­nei, e in pro­spet­ti­va alle gene­ra­zio­ni futu­re, il Cri­sto così come è pre­sen­ta­to dagli scrit­ti del Nuo­vo Testa­men­to, le uni­che fon­ti che ce ne tra­man­da­no la vicen­da. Una paro­la scrit­ta che può diven­ta­re una paro­la viva, un po’ quan­do il ven­to sof­fia sul­le bra­ci semi­spen­te, e le riac­cen­de”.
Il libro “Nuo­vo Testa­men­to – Tra­du­zio­ne Let­te­ra­ria Ecu­me­ni­ca”, coor­di­na­to dal­la Socie­tà Bibli­ca in Ita­lia (SBI) e appro­va­to dall’Alleanza Bibli­ca Uni­ver­sa­le, è pub­bli­ca­to dal­la Edi­tri­ce Elle­di­ci (pp. 560, euro 15).
Come det­to, Mario Cigno­ni è ori­gi­na­rio di Rio Mari­na. Il bisnon­no Egi­sto (nato nel 1852) lasciò la
resi­den­za all’i­so­la nel 1882. Set­te anni dopo, a Rio Mari­na, morì il padre Gio­van­ni pro­prie­ta­rio e capi­ta­no di basti­men­ti com­mer­cia­li. Fu pro­prio Gio­van­ni che, sco­per­ta a Niz­za la bel­lez­za e for­za del van­ge­lo, por­tò la pri­ma Bib­bia a Rio Mari­na. La les­se insie­me a paren­ti e ami­ci, dan­do vita così al pri­mo grup­po di evan­ge­li­ci val­de­si. Era tem­po di chiu­su­ra e intol­le­ran­za nei con­fron­ti di ciò che non era cat­to­li­co. Ma i val­de­si non si per­se­ro d’a­ni­mo. Il cli­ma cam­biò con l’U­ni­tà d’I­ta­lia. Fu costrui­to il tem­pio e, suc­ces­si­va­men­te, la scuo­la, poi dive­nu­ta fore­ste­ria. e il cimi­te­ro. Ed è nel pic­co­lo cimi­te­ro che si tro­va la cap­pel­la del­la fami­glia Cigno­ni, dove sono sepol­ti anche i geni­to­ri di Mario.
Nel 2016, Mario Cigno­ni è sta­to nomi­na­to cit­ta­di­no ono­ra­rio di Rio Mari­na. Dot­to­re in Let­te­re e Con­ser­va­to­re di mano­scrit­ti, è docen­te di Gre­co alla Facol­tà val­de­se di teo­lo­gia (Roma). Ha com­piu­to il man­da­to di Segre­ta­rio gene­ra­le del­la Socie­tà Bibli­ca in Ita­lia e ne è sta­to recen­te­men­te nomi­na­to Pre­si­den­te ono­ra­rio. Nei suoi stu­di ha spa­zia­to dal gre­co neo­te­sta­men­ta­rio a per­ga­me­ne, sim­bo­li e minia­tu­re medie­va­li, al Risor­gi­men­to. E’ tut­to­ra mol­to impe­gna­to nel­la chie­sa val­de­se.
Per saper­ne di più sul­la pre­sen­za val­de­se a Rio Mari­na, segna­lo l’in­te­res­san­te e ric­co ser­vi­zio del­la Tv Sviz­ze­ra (“I figli del cor­sa­ro”), in cui, oltre a Mario Cigno­ni, com­pa­io­no per­so­ne del luo­go.

 

Nun­zio Marot­ti

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