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Semeraro risponde all’ Asl sull’Odissea del Signor Ivan e della sua compagna

La velo­ce dife­sa d’ufficio del­la Dire­zio­ne Sani­ta­ria ASL del 4 gen­na­io scor­so su quan­to ripor­ta­to dall’Edicola Elba­na in meri­to all’articolo “Vi rac­con­to cosa mi è suc­ces­so all’Ospedale di Por­to­fer­ra­io” vie­ne let­ta come se a scri­ve­re il com­men­to, per­ché di que­sto si trat­ta e non di una rispo­sta esau­sti­va, sia un impie­ga­to ammi­ni­stra­ti­vo non a cono­scen­za dei fat­ti e sen­za sape­re che sta­va com­men­tan­do una situa­zio­ne gra­ve che pote­va ave­re risvol­ti dram­ma­ti­ci. Ma si sa l’Elbano lo si può accon­ten­ta­re con due righe sui gene­ris. VI SBAGLIATE, l’Elbano pre­ten­de rispo­ste ade­gua­te quan­do c’è pover­tà di cure e rischio di vita.
Sen­za entra­re nel­lo spe­ci­fi­co cli­ni­co del fat­to, ci pre­oc­cu­pa che una per­so­na non può fare una gastro­sco­pia urgen­te per­chè l’ambulatorio è chiu­so per ferie (così ripor­ta l’articolo fat­to per­ve­ni­re all’Edicola Elba­na). Non si discu­te il dirit­to del­le ferie ma si può obiet­ta­re che per non lascia­re sco­per­to il ser­vi­zio in un perio­do come le festi­vi­tà Nata­li­zie si dove­va assi­cu­ra­re, alme­no per le urgen­ze, per­so­na­le sani­ta­rio in sosti­tu­zio­ne. Altro pun­to non chia­ri­to è il son­di­no che da quan­to si leg­ge nel­lo scrit­to del­la fami­glia ha riem­pi­to qua­si due sac­che di san­gue pro­ve­nien­te dal­lo sto­ma­co del Signor IVAN men­tre la Dire­zio­ne Sani­ta­ria avva­len­do­si di una gastro­sco­pia ese­gui­ta gior­ni dopo in altra sede per volon­tà del­la fami­glia, asse­ri­sce che non era san­gue. Allo­ra visto che l’ambulatorio Elba­no era chiu­so per ferie, per­ché la Dire­zio­ne non ha prov­ve­du­to a man­da­re LEI il pazien­te a fare una gastro­sco­pia in altri ospe­da­li a noi col­le­ga­ti?
Per­ché non si dice nul­la sul­le altre due vol­te che il pazien­te si è reca­to con for­ti dolo­ri in ospe­da­le dove non si è mai pen­sa­to di tra­sfe­rir­lo per accer­ta­men­ti in cen­tri oltre mare in quan­to, a det­ta di medi­ci ester­ni, sta­va rischian­do una emor­ra­gia inter­na? Per capi­re che si è a rischio di emor­ra­gia inter­na e quin­di esse­re rico­ve­ra­to si deve anda­re a cer­ca­re medi­ci all’esterno che si ado­pe­ri­no per un rico­ve­ro sal­va­vi­ta in altri luo­ghi e non nel nostro ospe­da­le?
Nel com­men­to ASL non leg­gia­mo nes­sun pas­sag­gio a dife­sa del per­so­na­le del Tria­ge che svol­ge la pro­pria fun­zio­ne con com­pe­ten­za e gen­ti­lez­za sen­za fare com­men­ti o espo­si­zio­ni di par­te così come sia­mo con­vin­ti che tut­to il per­so­na­le sani­ta­rio lavo­ri con umil­tà, pro­fes­sio­na­li­tà e che a vol­te devo­no sosti­tuir­si a spe­cia­li­sti man­can­ti o non pre­sen­ti.

Fran­ce­sco Seme­ra­ro

Un commento

  1. Jacopo

    Ma per­ché si con­ti­nua a par­la­re di san­gui­na­men­to quan­do è appu­ra­to che NON SI TRATTAVA DI SANGUE E INFATTI NON C’ERANO LESIONI SANGUINANTI ALLA GASTROSCOPIA? Il signor Seme­ra­ro è sia gastroen­te­ro­lo­go che veg­gen­te, tan­to da cono­sce­re la situa­zio­ne cli­ni­ca meglio del per­so­na­le che era lí e ha gesti­to il caso? Per­ché scri­ve “Sen­za entra­re nel­lo spe­ci­fi­co cli­ni­co del fat­to” e poi inve­ce ci entra a gam­ba tesa, però sen­za cono­sce­re né la cli­ni­ca, né il fat­to? È evi­den­te che se dav­ve­ro il pazien­te aves­se “riem­pi­to qua­si due sac­che di san­gue” non sareb­be cer­to sta­to riman­da­to a casa: cosa ne sa il signor Seme­ra­ro?

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