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Cittadini custodi della cultura contadina elbana, il progetto della Fondazione Isola d’Elba e di altri enti del terzo settore ottengono il finanziamento dalla Regione Toscana

Pren­de il via il pro­get­to “Cit­ta­di­ni custo­di del­la Cul­tu­ra con­ta­di­na elba­na” che vede coin­vol­ti come capo­fi­la la Fon­da­zio­ne Iso­la d’Elba e come part­ners Auser odv, Asso­cia­zio­ne Incon­tria­mo­ci in diver­si, Asso­cia­zio­ne Dia­lo­go. 27 i soste­ni­to­ri: sog­get­ti pri­va­ti, azien­de ed enti del ter­zo set­to­re fra i qua­li: Acqua dell’Elba, Labo­ra­to­rio Arti­gia­na­le Assa­po­ra, Cir­co­lo degli Arti­sti, LINC Coop. Soc., Loc­man srl, Socie­tà Cen­tro Uffi­ci Elba, Arca Coop. Soc., Nare­gno srl, Pro Loco Por­to Azzur­ro, Pro Loco Capo­li­ve­ri, Asso­cia­zio­ne Gene­ra­zio­ne Mare, Alta­ma­rea scs onlus, Cir­co­lo cul­tu­ra­le Le Maci­nel­le, Asso­cia­zio­ne Astro­fi­li Elba­ni, Elba del Vici­no, Mare­vi­vo Elba, Enjoy Elba and the Tuscan Archi­pe­la­go, Ita­lia Nostra Arci­pe­la­go Tosca­no, InfoEl­ba srl, Asso­cia­zio­ne Sim­tur, Tip Tap One ads, Fon­da­zio­ne Ter­ri­to­rio Ita­lia, Nocen­ti­ni Group srl, Azien­da Agri­co­la Arrighi.
Par­ti­co­lar­men­te impor­tan­te il coin­vol­gi­men­to dei bam­bi­ni dell’Istituto com­pren­si­vo San­dro Per­ti­ni di Por­to­fer­ra­io e degli stu­den­ti dell’Istituto Agra­rio del ITCG Cer­bo­ni: pro­prio a loro, per favo­ri­re un dia­lo­go inter­ge­ne­ra­zio­na­le, sarà affi­da­to il lavo­ro di rac­col­ta del­le testi­mo­nian­ze degli anzia­ni che con­ser­va­no la memo­ria del­le tra­di­zio­ni agri­co­le e del pae­sag­gio elba­no che con­ta­va in pas­sa­to 5.000 etta­ri di vigne, oggi ridot­ti a 300. A soste­ne­re il pro­get­to il Prof. Ago­sti­no Ste­fa­ni dell’Istituto Sant’Anna di Pisa, ed il Prof. Ales­san­dro Petri dell’Istituto Agra­rio di Por­to­fer­ra­io, insie­me ad altri esper­ti del settore.
Il pro­get­to pun­ta alla tute­la e valo­riz­za­zio­ne del patri­mo­nio cul­tu­ra­le e del pae­sag­gio agri­co­lo, che oggi vede mol­te aree abban­do­na­te che potreb­be­ro esse­re pos­si­bi­le ogget­to di recu­pe­ro da par­te del­le comu­ni­tà loca­li, sia per il loro valo­re pae­sag­gi­sti­co e ambien­ta­le che per tute­la­re la par­ti­co­la­re qua­li­tà, sto­ri­ca­men­te com­pro­va­ta, del­le uve e dei vini pro­dot­ti all’Elba, come l’Aleatico. Ma non solo: si pun­ta anche a far cono­sce­re e favo­ri­re le tec­ni­che agri­co­le che rispet­ti­no la natu­ra e il ter­ri­to­rio, facen­do teso­ro dei pro­dot­ti e del­le tra­di­zio­ni elbane.
Enti del ter­zo set­to­re e sog­get­ti pub­bli­ci e pri­va­ti, tra cui l’Istituto Agra­rio del Cer­bo­ni e la scuo­la ele­men­ta­re di Casa del Duca, svi­lup­pe­ran­no azio­ni per coin­vol­ge­re gio­va­ni, per­so­ne fra­gi­li e anzia­ni in un per­cor­so di recu­pe­ro del­la memo­ria, di valo­riz­za­zio­ne dei luo­ghi, anche con l’obiettivo di crea­re nuo­ve oppor­tu­ni­tà di lavo­ro. “Con­ci­lia­re cono­scen­za, com­pe­ten­za e amo­re per la pro­pria ter­ra – spie­ga la cura­tri­ce del pro­get­to Patri­zia Lupi — signi­fi­ca far dia­lo­ga­re impre­se, isti­tu­zio­ni, mon­do sco­la­sti­co e ter­zo set­to­re, for­nen­do un plus com­pe­ti­ti­vo per agi­re in una visio­ne glo­cal. Il pro­get­to ha lo sco­po di for­ma­re gli stu­den­ti, favo­ren­do le fre­quen­ta­zio­ne dell’Istituto Agra­rio, o per­so­ne anche in con­di­zio­ni socia­li disa­gia­te, su model­li di agri­col­tu­ra eco­so­ste­ni­bi­le, per favo­ri­re il recu­pe­ro e l’insediamento di nuo­ve atti­vi­tà agri­co­le in un ter­ri­to­rio fra­gi­le come quel­lo insu­la­re ma di par­ti­co­la­re inte­res­se turi­sti­co, con­si­de­ran­do che i pro­dot­ti a km 0, sia del mar che del­la ter­ra, fan­no par­te dell’offerta di qua­li­tà dei ter­ri­to­rio ed il cibo è l’espressione del­la cul­tu­ra e dell’identità del­la comunità”.
Nel­le pros­si­me set­ti­ma­ne sarà con­vo­ca­ta una riu­nio­ne dei soste­ni­to­ri e part­ner del pro­get­to per defi­ni­re le azio­ni e il pro­gram­ma del pro­get­to che si chiu­de­rà il 31 dicem­bre 2024. “Cit­ta­di­ni custo­di del­la cul­tu­ra con­ta­di­na elba­na” è sta­to finan­zia­to in par­te dal­la Regio­ne Tosca­na sull’avviso pub­bli­co per il Ter­zo set­to­re 2023 e in par­te dal­la Fon­da­zio­ne Iso­la d’Elba e da alcu­ni impren­di­to­ri locali.

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