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Manchette di prima

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Quello che l'altri dovrebbero di'

Manchette di prima

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Giù le mani dalle suore di Porto Azzurro. Su certi sentimenti non si scherza

Rice­vi­amo ques­ta let­tera e ne res­ti­amo basiti. All’ Elba si direbbe: ” Roba da chio­di”.…

“Preg.,ma Rev­eren­da madre

 mi tro­vo costret­to a scriver­Le ma non per ques­tioni che riguardano la ns futu­ra col­lab­o­razione, ma per un fat­to evi­dente che con­cerne le suore dopo l’arrivo del­la nuo­va Supe­ri­o­ra. Come ben sa, per gli abi­tan­ti di Por­to Azzur­ro “Il Pogget­to” è un pun­to di rifer­i­men­to impor­tan­tis­si­mo, in cui tut­ti han trova­to udien­za, gra­zie all’instancabile opera di tre donne, l’una com­ple­ta­men­to dell’altra. Ma il bel cli­ma d’accoglienza che si pote­va res­pi­rare è cam­bi­a­to. Come se un qualche mec­ca­n­is­mo che regola­va il benessere di quel­la famiglia si sia incrina­to: Ad esem­pio sap­pi­amo, per­ché il paese è pic­co­lo e le notizie cir­colano veloci, che suor Gem­ma e suor Sil­via han dovu­to dar via, rega­lan­doli, tut­ti i loro ani­mali che accu­d­i­vano con un impeg­no che le tene­va attive dopo una vita pas­sa­ta in mez­zo ai bam­bi­ni. Adesso si è sparsa la voce in paese che Suor Sil­via (e Suor Mari­astel­la di con­seguen­za) sia prossi­ma al trasfer­i­men­to ver­so una casa per suore anziane. Ciò la con­dur­rebbe senz’altro ver­so una morte spir­i­tuale se non fisi­ca. Non è accetta­bile intuire da mezze parole e da sguar­di sospe­si che una don­na come Suor Sil­via pos­sa essere trasferi­ta, srad­i­ca­ta dal­la Sua comu­nità che ha servi­to da vera Figlia del­la Car­ità dopo qua­si 25 anni e al ter­mine del­la sua vita ter­re­na. Una don­na che nonos­tante i suoi anni è anco­ra atti­va, fres­ca d’animo, pronta a far­si cari­co dei prob­le­mi morali (e anche mate­ri­ali) dell’altro, donan­do la cosa più impor­tante che abbi­amo a dis­po­sizione: il nos­tro tem­po. E assieme al tem­po con­sigli, sor­risi preghiere e cibo ( anche il pro­prio). A Roma forse non giun­gono queste notizie o si dan­no per scon­tate ma ogni giorno che Dio mette in ter­ra Sr Sil­via va a trovare gli anziani e gli allet­tati per por­tar con­for­to, una carez­za, un ovet­to fres­co, un pez­zo di tor­ta, un qualche prodot­to che i super­me­r­cati del luo­go le don­a­vano ogni sera per sod­dis­fare queste esi­gen­ze. E’ una don­na che ha dona­to sé stes­sa agli altri fino allo spasi­mo, rin­un­cian­do spes­so anche alla sua cena. Ed in trent’anni di vita ammin­is­tra­ti­va pos­so dirle che dif­fi­cil­mente ho trova­to suore così attive e ben­vo­lute nel set­tore sociale. Il cam­bi­a­men­to avvenu­to in casa, prob­a­bil­mente ha indot­to l’irrequietezza e la tris­tez­za che ulti­ma­mente ven­gono notate nelle suore e riferite dal­la comu­nità stes­sa. Da Sin­da­co le pos­so anche con­fer­mare che un allon­tana­men­to del genere non ver­rà cer­to accetta­to dal­la comu­nità ver­so cui suor Sil­via in prim­is è pun­to di rifer­i­men­to, dove ha colti­va­to un’infinita serie di affet­ti come una non­na con tan­ti nipoti e che farò tut­to quan­to il mio potere per scon­giu­rare tale even­to. È quin­di deside­rio mio e di tut­ta la comu­nità, ma pen­so di esprimer­lo anche a nome delle stesse con­sorelle, che pos­sano risiedere a Por­to Azzur­ro fino al ter­mine del loro cam­mi­no ter­reno.

E’ una ques­tione di sen­ti­men­to e riconoscen­za.”

​​​ Il Sin­da­co

​​Dr. Mau­r­izio PAPI

Ci viene da dire: ” Bra­vo Mau­r­izio ” nel­la tua let­tera hai descrit­to benis­si­mo il sen­ti­men­to che tut­ta la comu­nità Lon­gonese pro­va nei con­fron­ti delle suore vapor­ine. Io e dopo i miei figli siamo sta­ti al Pogget­to, sia negli anni dell’ Asi­lo sia nei campi solari estivi e negli anni non ho potu­to che apprez­zare la dol­cez­za e l’u­man­ità di queste Suore, sem­pre pronte a dare una mano ai più bisog­nosi, sem­pre pronte al sor­riso e a fonder­si nel­la nos­tra comu­nità. Mi dispi­ace ma anche noi, come il Sin­da­co, l’am­min­is­trazione e siamo cer­ti tut­ti i cit­ta­di­ni di Por­to Azzur­ro non accetter­e­mo ques­ta deci­sione che ci pare assur­da ed immo­ti­va­ta e come Edi­co­la Elbana fare­mo di tut­to per far si che questo trasfer­i­men­to non avven­ga. L’Isolano è un popo­lo che non accetta chi viene a desta­bi­liz­zare una situ­azione felice e ben rad­i­ca­ta sul­la nos­tra ter­ra. Forse sarebbe il caso che invece di trasferire Suor Sil­via e Suor Maria Stel­la, fos­se trasfer­i­to chi, arrivan­do qui non ha com­pre­so bene la situ­azione. Giù le mani dalle nos­tre sorelle. Allego come immag­ine di cop­er­ti­na una foto a me cara che rende l’idea di cosa sono e cosa rap­p­re­sen­tano queste Suore per me e per tut­ti noi.

Stix

 

Un commento

  1. Mara

    Con­cor­do con tut­to il cuore

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