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L’esperienza di Anna Rododendro con la Nazionale di Orienteering – Il resoconto della settimana azzurra per l’atleta junior di Elba Bike

La gio­va­ne cicli­sta di Elba Bike Anna Rodo­den­dro ha con­clu­so nel­lo scor­so fine set­ti­ma­na la sua espe­rien­za con la Nazio­na­le ita­lia­na di Mtb Orien­tee­ring nel­la Repub­bli­ca Ceca. Una con­vo­ca­zio­ne deci­sa­men­te impor­tan­te per la atle­ta junio­res elba­na,  visto che anche l’Italia si sta svi­lup­pan­do in que­sto set­to­re e per que­sto moti­vo è nato il “pro­get­to cre­sci­ta” che pre­ve­de di amplia­re la cul­tu­ra e la dif­fu­sio­ne del­la MTBO sul nostro ter­ri­to­rio. In sei ragaz­zi, scel­ti dal respon­sa­bi­le del pro­get­to cre­sci­ta, Cli­zia Zam­bia­si, si sono  reca­ti in Repub­bli­ca Ceca a Dok­sy per affron­ta­re una cin­que gior­ni di MTBO. Una vol­ta là si sono uni­ti alla squa­dra éli­te del­la nazio­na­le ita­lia­na dal­la qua­le han­no appre­so le tat­ti­che per affron­ta­re i cin­que gior­ni. “L’ambiente di gara  — ci ha rac­con­ta­to Anna Rodo­den­dro — era pre­va­len­te­men­te pia­neg­gian­te, coper­to con una fit­ta rete di sen­tie­ri, tra cui mol­ti sab­bio­si. La car­ta con il trac­cia­to di gara era ade­gua­ta alle carat­te­ri­sti­che del­le varie cate­go­rie”.

Duran­te que­sti cin­que gior­ni gli atle­ti han­no affron­ta­to diver­se pro­ve di lun­ghez­ze e spe­cia­li­tà dif­fe­ren­ti, tra cui long, midd­le, sprint, mass start(partenza di grup­po) e la gara a sequen­za libe­ra che ha susci­ta­to parec­chio inte­res­se e diver­ti­men­to tra i ragaz­zi, visto che  non è pre­sen­te in Ita­lia. Gli atle­ti a pren­de­re il via era­no oltre nove­cen­to tra tut­te le cate­go­rie. “Sono mol­to sod­di­sfat­ta dei risul­ta­ti otte­nu­ti – com­men­ta anco­ra Anna Rodo­den­dro —  un sedi­ce­si­mo posto in clas­si­fi­ca gene­ra­le gua­da­gna­to gra­zie ad un tre­di­ce­si­mo posto nel­la gara long, che era la più adat­ta alle mie carat­te­ri­sti­che essen­do una gara che richie­de mol­to alle­na­men­to. L’esperienza è sta­ta mol­to bel­la, for­ma­ti­va  sia dal lato spor­ti­vo che per­so­na­le. Fare cena tut­ti insie­me, sve­gliar­si e fare cola­zio­ne con gli altri e discu­te­re sul­le scel­te miglio­ri di gara la sera ti aiu­ta a cre­sce­re e soprat­tut­to a fare squa­dra, ti uni­sce pro­fon­da­men­te. Duran­te la pros­si­ma set­ti­ma­na mi con­cen­tre­rò sul recu­pe­ro del­le gare svol­te per poi gareg­gia­re a Tar­zo e Val­dob­bia­de­ne in occa­sio­ne del­la quin­ta e sesta tap­pa di cop­pa Ita­lia. Un for­te rin­gra­zia­men­to va ai tec­ni­ci che ci han­no segui­to in que­sti gior­ni: Cli­zia Zam­bia­si, Lau­ra Sca­ra­vo­na­ti e Fran­co Tra­ver­si Mon­ta­ni”.

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