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Trasporto Sanitario: Dire la verità non è solo un dovere ma anche un servizio

Aver pub­bli­ca­to una scon­cer­tan­te Deli­be­ra Regio­na­le (n° 1156 del 17.10.2022) già in atto in mol­te par­ti del­la Tosca­na che pena­liz­za for­te­men­te una lar­ga fascia di popo­la­zio­ne del­la Tosca­na e in par­ti­co­lar modo la nostra, ha sca­te­na­to nei con­fron­ti del nostro Comi­ta­to Elba Salu­te le ire di qual­cu­no che stra­na­men­te mini­miz­za il con­te­nu­to pur rico­no­scen­do che dan­neg­gia chi del tra­spor­to sani­ta­rio con­ven­zio­na­to, ambu­lan­za o mez­zo attrez­za­to, non può fare a meno. Que­sti qual­cu­no non han­no mani­fe­sta­to con­tro quel­la scel­le­ra­ta Deli­be­ra Regio­na­le come stan­no facen­do mol­ti Con­si­glie­ri Regio­na­li con Mozio­ni al Pre­si­den­te Gia­ni (ne alle­ghia­mo una) o come ripor­ta­no le cro­na­che di gior­na­li (ne alle­ghia­mo uno) e video di You Tube, No loro voglio­no zit­ti­re il nostro Comi­ta­to e il sot­to­scrit­to che a vol­te si per­met­te di DIRE LA VERITA’ DOCUMENTATA ANCHE SE PUO’ ESSERE CRUDA.
Che il tra­spor­to per la radio­te­ra­pia è per ora garan­ti­to da un accor­do socia­le tra Isti­tu­zio­ni, Asso­cia­zio­ni di volon­ta­ria­to e ASL è pre­ge­vo­le ed è una impor­tan­te real­tà a dimo­stra­zio­ne che l’attenzione degli Elba­ni per le pro­prie per­so­ne fra­gi­li e mala­te sono una prio­ri­tà socia­le e Isti­tu­zio­na­le for­se uni­ca nel ter­ri­to­rio del­la nostra Regio­ne. Ma dire che que­sta deli­be­ra deve esse­re accan­to­na­ta per­ché non l’accettiamo in quan­to per noi Elba­ni il tra­spor­to sani­ta­rio resta tale e qua­le a quel­lo in atto in que­sti anni è una gran­de BUGIA per­ché a far­ne le spe­se poi non saran­no quel­li che han­no cesti­na­to il docu­men­to Regio­na­le ma le per­so­ne comu­ni, fra­gi­li e malate.
PRENDIAMO UN CASO DEI TANTI che ha subi­to la cru­del­tà di que­sta Deli­be­ra che mol­ti la irri­do­no e la sot­to­va­lu­ta­no. Una per­so­na cono­sciu­ta mol­to mala­ta che cam­mi­na ma dopo pochi pas­si si deve fer­ma­re per pren­de­re fia­to, deve recar­si a Pisa per del­le cure debi­li­tan­ti ma sic­co­me cam­mi­na il medi­co non le ha potu­to fare l’impegnativa dema­te­ria­liz­za­ta per il tra­spor­to come chie­de la Deli­be­ra per­ché non è in car­roz­zel­la, quin­di il tra­spor­to le è sta­to rifiu­ta­to. Ha chie­sto anche a quel­li che voglio­no zit­ti­re il nostro Comi­ta­to rice­ven­do il dinie­go per il tra­spor­to con­ven­zio­na­to per­ché non rico­no­sciu­to dal­la Deli­be­ra in ogget­to. Allo­ra non va accan­to­na­ta ma contestata.
E’ giu­sto e impor­tan­tis­si­mo fare accor­di, anche se dovreb­be­ro esse­re resi pub­bli­ci, su pro­ble­mi socio­sa­ni­ta­ri di qual­sia­si gene­re che pos­sa­no anda­re incon­tro al mon­do sof­fe­ren­te e fra­gi­le, ma è giu­sto anche non dire bugie che è tut­to come pri­ma nel tra­spor­to sani­ta­rio anche nel­le pato­lo­gie gravi.
Fran­ce­sco Semeraro.

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