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Manchette di prima

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L’orologio del “Millennium” di Capoliveri è tornato! Il Grazie della Fondazione Italo Bolano

.…e fu così che in una fred­da e ven­to­sa gior­na­ta d’inizio Pri­ma­ve­ra l’orologio del “Mil­len­nium”, tri­ste­men­te van­da­liz­za­to anni orso­no, ha fat­to nuo­va­men­te la sua com­par­sa, rina­to a nuo­va vita.

Sul pos­sen­te muro che sovra­sta la piaz­zet­ta del­la Van­ti­na la cera­mi­ca poli­cro­ma con i due del­fi­ni che si inse­guo­no nel peren­ne scor­re­re del tem­po attor­no alla scrit­ta CAPUT LIBERUM, risplen­de con i colo­ri ori­gi­na­ri del suo pri­mo idea­to­re, Ita­lo Bola­no, al di sopra del­la gran­de cera­mi­ca del “Mil­len­nium”, col­lo­ca­ta da oltre 20 anni.

La mano del Mae­stro, ormai tor­na­to negli spa­zi infi­ni­ti un anno e mez­zo fa, non pote­va rifa­re ciò che i van­da­li ave­va­no distrut­to ma, gra­zie ad un con­cor­so di favo­re­vo­li e capa­ci volon­tà, ecco che il “mira­co­lo” si è com­piu­to.

Rin­gra­zia­mo quin­di per pri­ma l’Amministrazione comu­na­le che ha dato la sua dispo­ni­bi­li­tà a finan­zia­re il rifa­ci­men­to dell’opera, poi i vari tec­ni­ci e fun­zio­na­ri che han­no dato vita agli inca­ri­chi spe­cia­li­sti­ci. Dopo varie pro­ve i tec­ni­ci del­la Smart­co­lor di Mon­te­lu­po fio­ren­ti­no han­no ripro­dot­to i colo­ri ugua­li all’originale e si deve alle gio­va­ni mani di Rober­ta Paci, pit­tri­ce pres­so il labo­ra­to­rio Cera­mi­co di Mar­co Tom­bel­li a Mon­te­lu­po fio­ren­ti­no, la rea­liz­za­zio­ne del­la copia fede­le dell’originale, trat­ta da un ingran­di­men­to foto­gra­fi­co.

Pres­so l’officina spe­cia­liz­za­ta L.G.D. di Pra­to Loren­zo Mania­ci ha restau­ra­to e rin­for­za­to il sup­por­to e rin­sal­da­to la lan­cet­ta dell’Orologio e in fine, mae­stran­ze spe­cia­liz­za­te di Capo­li­ve­ri han­no com­piu­to il lavo­ro fina­le: ricol­lo­ca­re las­sù, in bre­ve tem­po, l’opera resti­tui­ta a nuo­va vita.

Que­sto è un otti­mo esem­pio di come capa­ci­tà, pro­fes­sio­na­li­tà e un po’ di “cuo­re” pos­sa­no rime­dia­re alla distru­zio­ne: vole­re è pote­re.

Gra­zie a tut­ti; che que­sto esem­pio ser­va a far riflet­te­re che l’arte, affi­da­ta alla col­let­ti­vi­tà, esi­ge rispet­to. La cosa pub­bli­ca è un bene di ognu­no, un patri­mo­nio di ogni sin­go­lo abi­tan­te, gran­de e pic­co­lo. L’auspicio è che le gio­va­ni gene­ra­zio­ni diven­ti­no loro stes­se difen­so­ri del­la “cosa pub­bli­ca”, orgo­glio­se di appar­te­ne­re ad un Pae­se che da quell’orologio riven­di­ca di esse­re “Caput Libe­rum”.

Nel­le foto:

foto 1: La pit­tri­ce Rober­ta Paci e il Tito­la­re del­la cera­mi­che Tom­bel­li

foto 2: Loren­zo Mania­ci restau­ra l’acciaio del­la strut­tu­ra

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