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L’Ente Parco chiarisce la situazione della strada di Rimercojo

Con rife­ri­men­to alla denun­cia di Legam­bien­te regi­stra­ta il 29 mar­zo scor­so, rela­ti­va­men­te allo scem­pio del sen­tie­ro 180 e del­la stra­da comu­na­le di Rimer­co­jo, (Mar­cia­na) l’Ente Par­co si è mos­so celer­men­te per­ché venis­se posto un tem­pe­sti­vo rime­dio. Pur­trop­po, le ordi­nan­ze pron­ta­men­te emes­se si sono scon­tra­te con le com­pe­ten­ze di altre Ammi­ni­stra­zio­ni e con ritar­di da par­te dei sog­get­ti respon­sa­bi­li degli inter­ven­ti.  Una situa­zio­ne che, com­pren­si­bil­men­te, sta sol­le­van­do le pro­te­ste e le richie­ste di asso­cia­zio­ni e cit­ta­di­ni affin­ché ven­ga avvia­to l’immediato ripri­sti­no di un per­cor­so sto­ri­co così insen­sa­ta­men­te distrut­to. L’Ente Par­co con­di­vi­de la pre­oc­cu­pa­zio­ne e sta con gran­de impe­gno e respon­sa­bi­li­tà affron­tan­do la que­stio­ne. In que­sti gior­ni si stan­no svol­gen­do ulte­rio­ri veri­fi­che su moda­li­tà e tem­pi­sti­che degli inter­ven­ti di riqua­li­fi­ca­zio­ne del per­cor­so che potreb­be­ro por­ta­re a nuo­ve segna­la­zio­ni alla Pro­cu­ra.

Per chia­rez­za si rico­strui­sce di segui­to la cro­ni­sto­ria del­le pro­ce­du­re segui­te in attua­zio­ne del­le nor­ma­ti­ve vigen­ti in mate­ria.

Quan­do il 17 novem­bre 2020 il Par­co Nazio­na­le dell’Arcipelago Tosca­no ha rila­scia­to il nul­la osta alla TIM per i  lavo­ri di amplia­men­to del­la rete in Fibra Otti­ca a Pog­gio, che com­por­ta­va­no uno sca­vo di cir­ca 700 metri, lun­go il sen­tie­ro n. 180 (nel trat­to di Rimercojo/Rimercoi) ave­va indi­ca­to alcu­ne pre­scri­zio­ni ben pre­ci­se: sca­vo rea­liz­za­to con tec­ni­ca mini trin­cea (lar­ghez­za 10 cm, pro­fon­di­tà 40 cm); inter­ven­ti di riem­pi­men­to e ripri­sti­no ripor­tan­do il sen­tie­ro allo sta­to pre­ce­den­te i lavo­ri e altri inter­ven­ti di miti­ga­zio­ne e com­pen­sa­zio­ne riguar­dan­ti spe­cie pro­tet­te di flo­ra e fau­na, limi­ta­zio­ni per il can­tie­re, gestio­ne di rifiu­ti e mac­chi­na­ri, mate­ria­li o attrez­za­tu­re di lavo­ro; ripri­sti­no del­lo sta­to dei luo­ghi al ter­mi­ne dell’intervento, divie­to di dan­neg­gia­re l’equilibrio idrau­li­co ed eco­lo­gi­co.
Il 26 gen­na­io 2021 l’Ufficio Tec­ni­co dell’Ente Par­co e i Cara­bi­nie­ri Fore­sta­li del­la Sta­zio­ne Par­co di Mar­cia­na Mari­na han­no effet­tua­to un sopral­luo­go di veri­fi­ca accer­tan­do che i lavo­ri era­no in real­tà sta­ti rea­liz­za­ti vio­lan­do diver­se pre­scri­zio­ni del nul­la osta del Par­co e con un este­so sban­ca­men­to del sen­tie­ro, con la rimo­zio­ne dell’antico pia­no di cal­pe­stio di una del­le più anti­che vie di comu­ni­ca­zio­ne dell’Isola d’Elba, la risa­go­ma­tu­ra andan­te del­le scar­pa­te, il taglio di par­te del­la vege­ta­zio­ne.
Con­se­guen­te­men­te in data 28 gen­na­io 2021 l’Ente Par­co ha noti­fi­ca­to a TIM, alla dit­ta che si era aggiu­di­ca­to l’appalto e alla dit­ta ese­cu­tri­ce un’Ordinanza di sospen­sio­ne dei lavo­ri in base alla Leg­ge 394/91. Il 28 gen­na­io 2021 è sta­ta invia­ta agli stes­si sog­get­ti anche una comu­ni­ca­zio­ne di avvio del pro­ce­di­men­to ammi­ni­stra­ti­vo per le vio­la­zio­ni riscon­tra­te.
Il 9 feb­bra­io 2021 è sta­ta noti­fi­ca­ta a TIM e alle due dit­te un’Ordinanza per il ripri­sti­no del­lo sta­to dei luo­ghi che pre­ve­de­va la pre­sen­ta­zio­ne, entro 15 gior­ni, di un pro­get­to per “la com­ple­ta rico­sti­tu­zio­ne del­la pavi­men­ta­zio­ne del sen­tie­ro 180 costi­tui­ta da lastre irre­go­la­ri di gra­ni­to e sas­si meti­co­lo­sa­men­te siste­ma­ti”, da con­cor­dar­si tra Ente Par­co e Comu­ne di Mar­cia­na. Gli inter­ven­ti di ripri­sti­no com­ples­si­vi dove­va­no esse­re ese­gui­ti entro 20 gior­ni dall’approvazione dell’Ente Par­co. Indi­ca­zio­ni e tem­pi­sti­che ben pre­ci­se che si sono subi­to scon­tra­te con richie­ste di posti­ci­po.
Il 17 feb­bra­io 2021, TIM S.p.A. ha chie­sto una pro­ro­ga dei ter­mi­ni per la pre­sen­ta­zio­ne del pro­get­to che comun­que è arri­va­to all’Ente Par­co l’8 mar­zo, Ma il 10 mar­zo la Soprin­ten­den­za Archeo­lo­gia, Bel­le Arti e Pae­sag­gio per le Pro­vin­ce di Pisa e Livor­no ha comu­ni­ca­to all’Ente Par­co e al Comu­ne che il pro­get­to di ripri­sti­no del­lo sta­to dei luo­ghi, vista l’entità degli inter­ven­ti, dove­va esse­re ogget­to di richie­sta di auto­riz­za­zio­ne pae­sag­gi­sti­ca. L’Ente Par­co ha subi­to rispo­sto che per dare l’assenso al pro­get­to resta­va in atte­sa del­le deter­mi­na­zio­ni e dei pare­ri di Comu­ne e Soprin­ten­den­za, chie­den­do al Comu­ne di Mar­cia­na di atti­var­si per il pro­ce­di­men­to auto­riz­za­ti­vo di ripri­sti­no del­lo sta­to dei luo­ghi.
Il 7 mag­gio l’avvocato di TIM ha sol­le­ci­ta­to gli Enti inte­res­sa­ti affin­ché espri­mes­se­ro il pare­re sul pro­get­to pre­sen­ta­to e il Par­co ha imme­dia­ta­men­te chie­sto un incon­tro urgen­te agli altri Enti inte­res­sa­ti per chia­ri­re la situa­zio­ne e dare un pare­re.
In data 11 giu­gno 2021 l’Ente Par­co ha comu­ni­ca­to agli altri Enti inte­res­sa­ti il pare­re favo­re­vo­le al pro­get­to pre­sen­ta­to l’8 mar­zo per avvia­re i lavo­ri di ripri­sti­no. Il 29 giu­gno il Comu­ne di Mar­cia­na ha infor­ma­to in meri­to all’avvenuta tra­smis­sio­ne del pro­get­to alla Soprin­ten­den­za per il rila­scio del pare­re di com­pe­ten­za. Il 17 dicem­bre 2021 l’Ente Par­co ha rice­vu­to l’autorizzazione pae­sag­gi­sti­ca rila­scia­ta dal Comu­ne di Mar­cia­na.
Il 20 gen­na­io 2022, visto il tem­po tra­scor­so dal­la noti­fi­ca dell’ordinanza di ripri­sti­no, l’Ente Par­co ha noti­fi­ca­to agli inte­res­sa­ti un atto che con­fer­ma l’Ordinanza del 2021, chie­den­do che l’inizio dell’esecuzione dei lavo­ri avve­nis­se alla pre­sen­za dei rap­pre­sen­tan­ti degli Enti coin­vol­ti e dei Cara­bi­nie­ri Fore­sta­li.
Il 17 feb­bra­io era sta­to fis­sa­to un incon­tro con il diret­to­re dei lavo­ri, disdet­to non per respon­sa­bi­li­tà del Par­co.
Il 10 mar­zo l’avvocato di TIM, equi­vo­can­do, ha chie­sto all’Ente Par­co di fis­sa­re un sopral­luo­go con­giun­to e il Par­co ha rispo­sto che “l’ordinanza di ripri­sti­no emes­sa non richie­de alcun sopral­luo­go con­giun­to”, chie­den­do, per­tan­to, di ottem­pe­ra­re all’ordinanza emes­sa, fer­ma restan­do la pos­si­bi­li­tà di richie­de­re pro­ro­ghe che, debi­ta­men­te moti­va­te, dovran­no esse­re in ogni caso pre­ven­ti­va­men­te auto­riz­za­te.
Stra­na­men­te TIM, solo 11 gior­ni dopo, in data 21 mar­zo, è tor­na­ta a scri­ve­re di esse­re in atte­sa di un sopral­luo­go, peral­tro, come det­to, non pre­vi­sto.

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