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Manchette di prima

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La Vicesindaca Dr.ssa Barbagli risponde all’ Associazione Amici di Bagnaia: ” Le mie parole sono state male interpretate. Sono sempre disponibile ad ascoltare le richieste dei miei concittadini ”

E’ opi­nio­ne comu­ne che sia­no frut­to di con­cla­ma­ta vio­len­za e inci­vil­tà gli atti van­da­li­ci per­pe­tra­ti da igno­ti nei con­fron­ti di un bene pub­bli­co: la casa del Pesca­to­re, a Bagna­ia, così come lo sono le scrit­te offen­si­ve nei con­fron­ti del sin­da­co Cor­si­ni. La con­dan­na di tale con­dot­ta è avva­lo­ra­ta anche dal­le recen­ti dichia­ra­zio­ni del­la mino­ran­za del Comu­ne di Rio, dall’Associazione Ami­ci di Bagna­ia e dal sin­da­co di Portoferraio.

L’esercizio del­la libe­ra impre­sa con la con­ces­sio­ne di un bene pub­bli­co, dopo aver espe­ri­to una rego­la­re gara per la sua riqua­li­fi­ca­zio­ne ed uti­liz­zo, pun­ta al recu­pe­ro fun­zio­na­le di un manu­fat­to per il deco­ro del­la spiag­gia di Bagna­ia, miglio­ran­do l’offerta di ser­vi­zi turi­sti­ci e valo­riz­zan­do l’intero sito, a pre­scin­de­re da qua­li sono i suoi con­fi­ni comunali.

Le ester­na­zio­ni del­la Vice­sin­da­ca di Rio, dr.ssa Bar­ba­gli, com­pren­si­bi­li di fron­te a tale scem­pio, inten­de­va­no con­di­vi­de­re con chi abi­ta a Bagna­ia lo sde­gno per quan­to acca­du­to, richia­man­do­si a un sen­so di respon­sa­bi­li­tà e soli­da­rie­tà di fron­te a un’azione che cer­ta­men­te ha crea­to rumo­ri e richie­sto tan­to tem­po, dato la con­si­sten­za dei danni.

La dr.ssa Bar­ba­gli, rap­pre­sen­tan­do una isti­tu­zio­ne, si è sen­ti­ta a dir poco offe­sa dal­le scrit­te e dagli atti van­da­li­ci ed ha assun­to una posi­zio­ne coe­ren­te con il suo ruo­lo, di fer­ma indi­gna­zio­ne, anche di fron­te ad alcu­ni atteg­gia­men­ti poco edu­ca­ti nei suoi con­fron­ti. Se ne dispia­ce se le sue affer­ma­zio­ni sono sta­te inter­pre­ta­te come minac­ce, essen­do cono­sciu­ta come per­so­na edu­ca­tis­si­ma, con­trol­la­ta, che non alza mai i toni, sem­pre dispo­ni­bi­le, anche per­so­nal­men­te, alle neces­si­tà dei cit­ta­di­ni e alle richie­ste che ven­go­no dal­la comunità.

Anche nel caso del­la Casa del Pesca­to­re la Vice­sin­da­ca ha ascol­ta­to e rece­pi­to le richie­ste, con aper­to spi­ri­to col­la­bo­ra­ti­vo, nel cor­so di incon­tri con i resi­den­ti e in con­si­glio comu­na­le. I ser­vi­zi richie­sti: bagni pub­bli­ci e doc­ce con get­to­nie­ra, sareb­be­ro sta­ti assi­cu­ra­ti dal con­ces­sio­na­rio, come il pun­to di pri­mo soc­cor­so con defi­bril­la­to­re che avreb­be potu­to con­ta­re su per­so­na­le pre­pa­ra­to. Inol­tre, fini­ta la sta­gio­ne bal­nea­re, i loca­li al pri­mo pia­no sareb­be­ro sta­ti mes­si a dispo­si­zio­ne dei cit­ta­di­ni come luo­go di aggre­ga­zio­ne. Impro­ba­bi­le inve­ce sareb­be sta­ta la rea­liz­za­zio­ne di un vero e pro­prio pre­si­dio medi­co che, come noto, richie­de­reb­be per­so­na­le medi­co e para­me­di­co, dif­fi­cil­men­te repe­ri­bi­le all’Elba, soprat­tut­to in estate.

Altre­sì, l’Amministrazione comu­na­le, con­di­vi­den­do l’amore del­la comu­ni­tà per Bagna­ia, si è fat­ta pro­mo­tri­ce e apprez­za tut­ti gli inter­ven­ti di miglio­ra­men­to del­la spiag­gia, ope­ra­ti nel tem­po dall’associazione “Ami­ci di Bagna­ia” che rap­pre­sen­ta un uti­lis­si­mo pre­si­dio in un luo­go dove, duran­te la bas­sa sta­gio­ne, sono scar­se le pre­sen­ze e dove i con­trol­li si ren­do­no neces­sa­ri per pre­ve­ni­re ed evi­ta­re il ripe­ter­si di epi­so­di di “male­du­ca­zio­ne civi­le” e pre­po­ten­za, al fine di tute­la­re un bene pub­bli­co e gli stes­si abi­tan­ti del luogo.

Infi­ne, rico­no­scen­do e apprez­zan­do il valo­re del­le asso­cia­zio­ni di volon­ta­ria­to rie­si ed elba­ne che tan­to signi­fi­ca­to han­no per la sal­va­guar­dia dell’identità di un ter­ri­to­rio e del suo patri­mo­nio mate­ria­le e imma­te­ria­le, l’Amministrazione è vici­na, gra­ta e soli­da­le alle richie­ste dei cit­ta­di­ni che inten­do­no per­se­gui­re fina­li­tà socia­li. La dr.ssa Bar­ba­gli, il sin­da­co, tut­ti gli ammi­ni­stra­to­ri si augu­ra­no che que­sto brut­to epi­so­dio inve­ce di arre­ca­re dan­ni e incom­pren­sio­ni sia occa­sio­ne per rin­sal­da­re i lega­mi con la comu­ni­tà affron­tan­do insie­me agli uffi­ci le solu­zio­ni più ido­nee per il ripri­sti­no del bene e l’utilizzo del­la Casa del Pesca­to­re, nel rispet­to del­le nor­me e del­la con­vi­ven­za civile.

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