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Manchette di prima

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Anziana rapinata in strada. Operaio arrestato dai Carabinieri. E’ finito il tempo dell’ Isola felice?

Rice­vi­amo via mail questo arti­co­lo con richi­es­ta di pub­bli­cazione ma più che copi­are ed incol­lare quan­to segue ci siamo chi­esti? E’ davvero fini­to il tem­po dell’ Iso­la felice? Fino a pochissi­mo tem­po fa’ face­va notizia se uno face­va una ris­sa da bri­achi, ora ci sem­bra che le notizie stiano pren­den­do una pie­ga molto dif­fer­ente.
Negli ulti­mi giorni non sti­amo un po’ ” pis­cian­do fuori dal vaso?”
Voi leggete l’ arti­co­lo che ci è arriva­to e poi alla fine dite­ci la vos­tra.

Dopo la rap­ina shock dei giorni scor­si in una nota tabac­cheria del cen­tro stori­co, nel­la quale i Cara­binieri del Nucleo Oper­a­ti­vo e Radiomo­bile di Porto­fer­raio han­no assi­cu­ra­to alla gius­tizia l’autore del delit­to, arre­stando­lo e por­tan­do­lo in carcere, un altro grave fat­to è accadu­to pochi giorni dopo, sta­vol­ta nel­la zona por­tuale. Anche ques­ta vol­ta c’hanno pen­sato i Cara­binieri a risol­vere in pochi minu­ti il caso, rin­trac­cian­do e arre­stando un uomo.

I fat­ti accadu­ti alcune sere fa: un’anziana don­na porto­fer­raiese sta­va per salire sul­la sua auto parcheg­gia­ta in un vico­lo poco illu­mi­na­to, quan­do è sta­ta rag­giun­ta da un indi­vid­uo che la sta­va evi­den­te­mente seguen­do. L’uomo ha inizia­to a strat­tonare la bor­sa del­la don­na nel ten­ta­ti­vo di strap­par­gliela di dos­so, ma la sig­no­ra non ha mol­la­to la pre­sa. A questo pun­to il crim­i­nale si è fat­to più vio­len­to e, intro­ducen­dosi nell’auto, con forza ha strap­pa­to la tra­col­la e si è impos­ses­sato del­la bor­sa dove la don­na cus­to­di­va tut­ti i suoi beni. Alcu­ni tes­ti­moni han­no quin­di vis­to l’uomo uscire dal vico­lo e cor­rere con la bor­sa in mano ver­so la zona por­tuale, soc­cor­ren­do poi la sig­no­ra che nel frat­tem­po, ter­ror­iz­za­ta, ave­va chiesto aiu­to.

Pro­prio in quel momen­to tran­si­ta­va in zona una pat­tuglia di Cara­binieri del Nucleo Oper­a­ti­vo e Radiomo­bile di Porto­fer­raio, imp­ie­gati 24 ore su 24 per il con­trol­lo del ter­ri­to­rio cit­tadi­no, i quali han­no subito rac­colto la seg­nalazione e la descrizione dell’uomo in fuga. Aller­ta­ta imme­di­ata­mente la Cen­trale Oper­a­ti­va che coor­di­na­va le ricerche e invi­a­va sul luo­go altre pat­tuglie, i mil­i­tari han­no setac­cia­to pal­mo per pal­mo tut­ta la zona por­tuale, sospet­tan­do che il fug­gi­ti­vo si fos­se nascos­to non molto lon­tano. Il loro intu­ito e la loro per­spi­ca­cia sono sta­ti pre­miati: da una strad­i­na buia i Cara­binieri han­no vis­to uscire un uomo il quale, strana­mente viste le tem­per­a­ture inver­nali, indos­sa­va una t‑shirt con una fel­pa lega­ta in vita. Lo han­no subito bloc­ca­to e dopo alcu­ni imme­diati riscon­tri han­no avu­to con­fer­ma che l’uomo, in maniche corte e sen­za la fel­pa per con­fondere le ricerche, era l’autore dell’aggressione ai dan­ni del­la don­na.

Gra­zie anche alla preziosa col­lab­o­razione di alcu­ni cit­ta­di­ni, i Cara­binieri sono rius­ci­ti a recu­per­are la bor­sa che il mal­fat­tore ave­va abban­do­na­to durante la fuga, non pri­ma di esser­si intas­ca­to il denaro con­tante, restituen­do poi il tut­to alla legit­ti­ma pro­pri­etaria.
I
Cara­binieri han­no quin­di con­dot­to in caser­ma il 48 enne G. V., milanese, operaio pres­so una dit­ta edile del luo­go, già conosci­u­to alle Forze dell’ordine e, con­corde­mente con il Mag­is­tra­to di turno del­la Procu­ra del­la Repub­bli­ca di Livorno, al ter­mine delle for­mal­ità di rito lo han­no dichiara­to in sta­to di arresto per rap­ina aggra­va­ta, tra­ducen­do­lo poi in carcere in atte­sa delle deter­mi­nazioni dell’Autorità Giudiziaria.

G. V. rischia ora una pena che può rag­giun­gere anche i 10 anni di reclu­sione.

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