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Individuati e sanzionati i motociclisti che avevano percorso i sentieri nel Parco Nazionale Arcipelago Toscano

Gra­zie al pron­to inter­ven­to dei mil­i­tari del­la Stazione Cara­binieri Par­co di Porto­fer­raio sono sta­ti indi­vid­uati e sanzionati i moto­ci­clisti che giovedì 14 otto­bre ave­vano per­cor­so alcu­ni dei sen­tieri allinter­no del Par­co Nazionale, con par­ti­co­lare rifer­i­men­to alle local­ità La Stret­ta, Le Zete, La Tavola, Piane del­la Ter­ra, Trop­po­lo, Bollero, Ser­ra Ven­tosa, violan­do alcune delle zone a mas­si­ma pro­tezione.
Mal­gra­do le seg­nalazioni e le immag­i­ni facessero rifer­i­men­to a moto con targhe occul­tate o rimosse, i Cara­binieri Fore­stali, coor­di­nati dal Coman­dante Ten. Col. Ste­fano Cipri­ani, sono rius­ci­ti in breve tem­po a portare a ter­mine le indagi­ni e a inter­cettare i respon­s­abili.
“Sono state con­tes­tate n.11 vio­lazioni ammin­is­tra­tive ad altret­tan­ti moto­ci­clisti — affer­ma il Coman­dante Ten. Col. Ste­fano Cipri­ani — In un caso si è trat­ta­to di tre moto­ci­clisti prove­ni­en­ti e res­i­den­ti in Regione Lom­bar­dia. Ai tre lom­bar­di sono state com­mi­nate sanzioni per € 1.032 com­p­lessivi. In un sec­on­do caso i moto­ci­clisti sono sta­ti sco­vati men­tre anco­ra allog­gia­vano in un camp­ing dell’Isola d’Elba. Si trat­ta di cinque moto­ci­clisti res­i­den­ti nel­la provin­cia di Bolzano che, a bor­do dei loro moto­ci­cli, han­no per­cor­so, nel­la gior­na­ta del 14 otto­bre u.s., il sen­tiero n.110 del GTE in loc. La Tavola nel Comune di Mar­ciana, rica­dente nel­la zona B del P.N.A.T. Sono state quin­di com­mi­nate sanzioni per € 1.720 com­p­lessive. Altri tre di questi moto­ci­clisti sono sta­ti ulte­ri­or­mente sanzionati per aver per­cor­so, il giorno 13 otto­bre u.s., il sen­tiero n.265 del GTE in loc. Man­gani e la spi­ag­gia di Nis­porti­no Il Repar­to Cara­binieri P.N.A.T. vuole man­i­festare il pro­prio ringrazi­a­men­to per la preziosa col­lab­o­razione di una Gui­da P.N.A.T., di alcu­ni pri­vati cit­ta­di­ni e del­la Polizia Munic­i­pale di Rio, i quali han­no for­ni­to foto e seg­nalazioni trovan­dosi sul pos­to al momen­to del pas­sag­gio delle moto. Gra­zie!!”

Ringrazio pub­bli­ca­mente il Coman­dante Cipri­ani e i suoi uomi­ni – dichiara il Pres­i­dente del PNAT Giampiero Sam­muri – per aver com­ple­ta­to a tem­po di record gli accer­ta­men­ti e per aver sanzion­a­to chi, sen­za alcun rispet­to delle regole e del­la bellez­za del nos­tro ter­ri­to­rio, ha offe­so i sen­tieri del Par­co provo­can­do dan­ni agli habi­tat pro­tet­ti e al pat­ri­mo­nio  stori­co rap­p­re­sen­ta­to dalle antiche per­cor­ren­ze del Monte Capanne. Purtrop­po, trop­po spes­so giun­gono seg­nalazioni di tali infrazioni e, così come per altre azioni ille­cite con­dotte allinter­no dellarea pro­tet­ta, riten­go sia giun­to il momen­to di chiedere il poten­zi­a­men­to dellorgan­i­co del Repar­to Cara­binieri che opera nel con­testo del Par­co Nazionale, impeg­na­to non solo allElba, ma anche nelle altre isole dellArcipela­go Toscano. Per questo mi sono già mosso pres­so il Coman­do Gen­erale dellArma – con­clude Sam­muri – chieden­do di rivedere la dotazione organ­i­ca che attual­mente con­ta 20 unità rispet­to alle 26 pre­viste. Gli incen­di (come quel­lo purtrop­po divam­pa­to nel­la gior­na­ta di saba­to sulle alture di Cam­po nellElba), i fre­quen­ti dan­neg­gia­men­ti alle gab­bie di cat­tura dei cinghiali, labban­dono di rifiu­ti lun­go i sen­tieri, nel­la zona umi­da di Mola ed in altre zone di pre­gio del Par­co, le incur­sioni not­turne pres­so le dune di Lacona, il rispet­to delle regole di fruizione nelle isole minori, com­por­tano un impeg­no tale da richiedere rin­forzi, non solo in ter­mi­ni stra­or­di­nari nel peri­o­do esti­vo (come già avviene per Pianosa e Gian­nu­tri) ma in modal­ità ordi­nar­ia tut­to lanno. Un ter­ri­to­rio riconosci­u­to a liv­el­lo nazionale e inter­nazionale, come risul­ta essere lArcipela­go Toscano, deve essere mes­so nelle con­dizioni di pot­er garan­tire al meglio una vig­i­lan­za adegua­ta, un pre­sidio effi­cace ed il rispet­to delle regole sta­bilite per la tutela delle sue stra­or­di­nar­ie eccel­len­ze ambi­en­tali e stori­co-cul­tur­ali.”

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