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Manchette di prima

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Certe TARI non finiscono, fanno dei giri immensi e poi aumentano

Abbia­mo scher­zo­sa­men­te sco­mo­da­to Ven­dit­ti ma di roman­ti­co c’è ben poco: lo sce­na­rio che si pro­spet­ta ai cit­ta­di­ni di Por­to Azzur­ro riguar­do alla rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta è a dir poco allar­man­te. Ana­liz­zia­mo quin­di la situa­zio­ne. A bre­ve, con l’attivazione del­le nuo­ve iso­le eco­lo­gi­che, a Por­to Azzur­ro avre­mo tre diver­si tipi di con­fe­ri­men­to: i clas­si­ci cas­so­net­ti blu, le iso­le inter­ra­te e, appun­to, le nuo­ve iso­le. Il cit­ta­di­no avrà l’imbarazzo del­la scel­ta e potrà quin­di deci­de­re se: but­ta­re tut­to sen­za dif­fe­ren­zia­re, sepa­ra­re in tre aree (vetro/plastica/alluminio – solidi/organico – car­ta) oppu­re dif­fe­ren­zia­re total­men­te. Rima­ne quin­di dif­fi­ci­le capi­re come sarà pos­si­bi­le rag­giun­ge­re la soglia del 65%, cioè quel­la soglia che ci per­met­te­reb­be di assi­cu­rar­ci defi­ni­ti­va­men­te i qua­si 420.000 € finan­zia­ti da Regio­ne Tosca­na per la rea­liz­za­zio­ne del­le nuo­ve iso­le; il non rag­giun­gi­men­to gra­ve­rà pesan­te­men­te sul­le tasche dei cit­ta­di­ni, visto che, oltre al mutuo di 540.000 € già sti­pu­la­to, que­sta man­can­za dovrà esse­re com­pen­sa­ta ulte­rior­men­te dal­le cas­se comu­na­li. Inol­tre, in que­sto modo, con­ti­nue­rem­mo ad esse­re san­zio­na­ti dal­la famo­sa eco-tas­sa che in alcu­ni anni ha toc­ca­to addi­rit­tu­ra i 70.000 € e che paghia­mo ormai da trop­po tem­po. Sare­mo noi cit­ta­di­ni a dover met­te­re una pez­za, in qual­sia­si caso. Se l’amministrazione con­fi­da nei cit­ta­di­ni, di cer­to i cit­ta­di­ni non pos­so­no più con­fi­da­re nell’amministrazione che da sem­pre ha pre­so la que­stio­ne rifiu­ti sot­to­gam­ba ed è ormai arri­va­ta al capo­li­nea: il ser­vi­zio di gestio­ne inte­gra­ta dei rifiu­ti urba­ni deve pas­sa­re obbli­ga­to­ria­men­te per un gesto­re uni­co e i comu­ni che non ave­va­no anco­ra prov­ve­du­to non pos­so­no cer­to dire di esse­re sta­ti pre­si in con­tro­pie­de. Il nostro Cen­tro di Rac­col­ta pas­se­rà quin­di ad ESA ed è inu­ti­le dir­vi, cari con­cit­ta­di­ni, chi dovrà paga­re decen­ni di man­ca­ta manu­ten­zio­ne, che ad oggi pare esse­re quan­ti­fi­ca­ta in 180.000 €. Come se non bastas­se, per le nuo­ve iso­le ser­vi­ran­no anche dei sac­chet­ti spe­ci­fi­ci asso­cia­ti al pro­prio codi­ce fisca­le, che l’amministrazione non pas­se­rà ed andran­no acqui­sta­ti anti­ci­pa­ta­men­te per poi uti­liz­zar­li quan­do l’intero siste­ma entre­rà in fun­zio­ne. Oltre a tut­to que­sto un’altra cosa che ci pre­oc­cu­pa è la man­ca­ta sen­si­bi­liz­za­zio­ne. Dove sono gli annun­cia­ti incon­tri con i cit­ta­di­ni? Dove sono le simu­la­zio­ni? La rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta è un pro­ces­so deli­ca­to ed è fon­da­men­ta­le for­ni­re alla comu­ni­tà stru­men­ti e cono­scen­ze uti­li per una cor­ret­ta ed effi­ca­ce rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta, con­tra­stan­do quei feno­me­ni noci­vi come l’abbandono dei rifiu­ti. Spes­so si par­la di man­ca­ta civil­tà ma le mul­te alle atti­vi­tà com­mer­cia­li del­la scor­sa esta­te non pos­so­no esse­re la solu­zio­ne a quel­lo che inve­ce è sta­to mes­so alla luce: un ser­vi­zio mal orga­niz­za­to. La ricer­ca per tut­to il pae­se di iso­le vuo­te dove poter con­fe­ri­re il lavo­ro di una sera­ta non è asso­lu­ta­men­te giu­sti­fi­ca­bi­le se para­go­na­to all’esborso per la tas­sa sui rifiu­ti, visto e con­si­de­ra­to che pro­prio le atti­vi­tà com­mer­cia­li sono i mag­gio­ri con­tri­buen­ti. Già nel 2019 que­sta ammi­ni­stra­zio­ne aumen­tò la TARI del 15%… Per ora met­tia­mo­ci le mani nei capel­li, per­ché a fine anno dovre­mo met­ter­ce­le in tasca.

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