Premesso che
Il recente Decreto del Presidente del Consiglio del Ministri ha determinato il divieto di ogni “…spontamente come di trasporto pubblici e printi, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio e abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”;
Con Legge 6 Ottobre 2017, n.158, recante “Misure per il sostegno la valorizzazione dei piccoli comuni, nonchè
disposizioni per la riqualificazione e il recupero dei centri storici dei medesimi comuni” si promuove il sostenibile
sviluppo economico, social, ambientale e culturale dei piccoli comuni, intendendo per tali i Comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti, nonché i Comuni istituiti a seguito di fusione tra
Comuni aventi ciascuno popolazione fino a 5.000 abitanti. In Toscana i Piccoli Comuni sono 123 su un totale di 276: L’incremento dell’indice di contagio da Covid-19 ha determinato, come stabilito dal recente DPCM, il passaggio della Toscana da zona “gialla” ad “arancione”, comportando ulteriori limitazioni personali
finalizzate al contenimento del virus, tra cui la mobilità tra Comuni, la quale ha creato soprattutto per i cittadini dei piccoli Comuni — molti disagi perché, difatti, vi sono fattispecie più complesse della
semplice mancanza di un bene nel singolo Comune: dall’inadeguatezza di un piccolo supermercato per tutta la popolazione, alla convenienza della grande distribuzione.
Considerato che emergono evidenti disagi nel territori marginali regionali, a causa della conformazione dei medesimi Comuni, i quali mal si adattano alle restrizioni per gli spostartienti previste: l’Isola d’Elba ad esempio si presenta come un territorio circoscritto ed omogenco in cui sono presenti ben 7 Comuni, di cui molti
servizi essenziali sono centralizzati nel Comune di Portoferraio, comportando l’attraversamento di uno o più comuni per uno spostamento di pochi chilometri, aspetto che ben descrive i limiti di applicatività del DPCM.
I Sindaci di molti Comuni marginali toscani (p.c. Comune di Vernio, Marradi, Vaiano, San Godenzo, Cantagallo, Firenzuola e Palazzuolo sul Senio) hanno firmato un appello indirizzato ad ANCI volto ad
interpretare le esigenze dei propri territori nel senso sopra riportato: la scarsa densità di popolazione, la morfologia, la lontananza rispetto determinati servizi o centri urbani più collegati, sono fattori che non possono essere non tenuti di conto, e pertanto andrebbero considerati nei provvedimenti di carattere nazionale.
Tutto ciò premesso e considerato, Impegna il Presidente e la Giunta Regionale a fornire, concerto con le competenti, un’interpretazione estensiva del recente DPCM in merito alla necessità di spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un Comune diverso da
quello di residenza, domicilio o abitazione, al fine di soddisfare le necessità essenziali della popolazione residente nei piccoli Comuni cosi come, a titolo di esempio, esposto in narrativa a valutare in sede di confronto con i rappresentati del Governo nazionale, l’opportunità di modificare il criterio dei confini comunali previsto dai vari DPCM emanati per contrastare il diffondersi del contagio da Covid-19, con i confini provinciali.
Il Consigliere
Marco Landi