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Furto di sabbia Elbana sventato dalla Guardia di Finanza

Ecco­ci, ci risia­mo e non è la pri­ma vol­ta. Un’ar­go­men­to che spes­so si ripro­po­ne ovve­ro il fur­to di sab­bia, rice­via­mo via mail quan­to segue e v’in­vi­tia­mo a com­men­ta­re que­sto argo­men­to.

Abbia­mo rice­vu­to segna­la­zio­ne dal­la Guar­dia di Finan­za che ope­ra pres­so lo sca­lo aero­por­tua­le di Pisa, in meri­to al seque­stro di cir­ca 13 chi­lo­gram­mi di sab­bie e ciot­to­li pre­le­va­ti nel­le spiag­ge dell’Isola d’Elba.
Auto­ri del misfat­to tre turi­sti spa­gno­li, che incau­ta­men­te ave­va­no ripo­sto il bot­ti­no nel­le loro vali­gie per por­tar­lo a Valen­cia.
I Finan­zie­ri, uni­ta­men­te al per­so­na­le dell’Agenzia del­le Doga­ne, sono pron­ta­men­te inter­ve­nu­ti seque­stran­do i 13 sac­chet­ti da un chi­lo di sab­bia elba­na e segna­lan­do a que­sto Ente Par­co l’accaduto.
L’Ente Par­co rin­gra­zia l’operato del­la Guar­dia di Finan­zia di Pisa che ha sven­ta­to que­sta vera e pro­pria aggres­sio­ne nei con­fron­ti del patri­mo­nio geo­lo­gi­co e pae­sag­gi­sti­co dell’Arcipelago Tosca­no.

Il Codi­ce del­la Navi­ga­zio­ne in rela­zio­ne all’attuale giu­ri­spru­den­za, infat­ti, qua­li­fi­ca l’abusiva aspor­ta­zio­ne di sab­bia e ciot­to­li dal­le spiag­ge qua­le rea­to di fur­to aggra­va­to, sia in rela­zio­ne alla desti­na­zio­ne del­la cosa (sab­bia ovve­ro il bene dema­nia­le) alla pub­bli­ca uti­li­tà, non­ché per l’esposizione del­la stes­sa alla pub­bli­ca fede, cau­san­do un dan­no idro­geo­lo­gi­co all’arenile pre­giu­di­can­do­ne la frui­bi­li­tà del lido mari­no (sot­to­po­sto a vin­co­lo pae­sag­gi­sti­co ed archeo­lo­gi­co- patri­mo­nio UNESCO).
Tale pes­si­ma pra­ti­ca, pur­trop­po mol­to dif­fu­sa tra i turi­sti bal­nea­ri, pro­vo­ca un enor­me dan­no all’e­co­si­ste­ma bio­lo­gi­co e geo­lo­gi­co, rischian­do di modi­fi­ca­re la dina­mi­ca costie­ra e com­pro­met­ten­do l’equilibrio degli are­ni­li.
For­tu­na­ta­men­te sta­vol­ta, non è anda­ta così! I tre sedi­cen­ti stu­den­ti valen­cia­ni sono sta­ti assi­cu­ra­ti alla giu­sti­zia e la sab­bia è tor­na­ta al suo posto.
I cam­pio­ni di sab­bie e ciot­to­li seque­stra­ti saran­no ricon­se­gna­ti dal­la Guar­dia di Finan­za all’Ente Par­co ed espo­sti pres­so il Cen­tro di Edu­ca­zio­ne Ambien­ta­le di Laco­na, dove ven­go­no pro­po­ste atti­vi­tà didat­ti­che e divul­ga­ti­ve rela­ti­ve alle tema­ti­che degli are­ni­li ed al ruo­lo degli eco­si­ste­mi duna­li.
Que­sta noti­zia di cro­na­ca dà l’opportunità all’Ente di infor­ma­re, anco­ra chi non lo sapes­se, che chi estrae abu­si­va­men­te are­na o altri mate­ria­li nell’ambito del dema­nio marit­ti­mo o del mare ter­ri­to­ria­le ovve­ro del­le zone por­tua­li del­la navi­ga­zio­ne inter­na, sen­za auto­riz­za­zio­ne non solo rischia con­se­guen­ze pena­li ma, sarà costret­to anche a paga­re una san­zio­ne ammi­ni­stra­ti­va di una som­ma da euro 1.549,00 a euro 9.296,00”.

Foto GDF Pisa

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