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ElbaEat una startup di successo!

Il 14 mag­gio scor­so è la data di lan­cio di ElbaEat, il servizio di deliv­ery che all’Elba non c’era e che Alessan­dro e Gen­e­sis han­no prog­et­ta­to e real­iz­za­to, una bel­la sfi­da. Dopo cinque mesi esat­ti di inten­sa attiv­ità fac­ciamo il pun­to con Alessan­dro per capire come è anda­ta e gli svilup­pi futuri.

Ciao Alessan­dro com’è anda­ta ques­ta avven­tu­ra di ElbaEat?

Bene direi, al di là di ogni aspet­ta­ti­va. Sai era un servizio che man­ca­va e che rispon­de­va alle esi­gen­ze sia dei tur­isti, che comunque arrivano da regioni dove esiste da tem­po, sia per gli elbani per­chè è una comod­ità che nel 2020 non può man­care.
I pri­mi giorni sono sta­ti dif­fi­cili, nel momen­to nel quale Porto­fer­raio e Cam­po, i due comu­ni pilota dell’iniziativa, han­no inizia­to a conoscere il servizio è anda­to sem­pre ad aumentare, non solo a cena, ma anche a pran­zo, anche le colazioni, gli uffi­ci, a casa e in spi­ag­gia abbi­amo prati­ca­mente con­seg­na­to ovunque. La cosa bel­la che in questi mesi abbi­amo con­seg­na­to la spe­sa a casa ad una sig­no­ra che era sta­ta oper­a­ta e non pote­va muover­si. Abbi­amo con­seg­na­to una colazione ad una cop­pia che fes­teggia­va l’anniversario, abbi­amo con­seg­na­to a casa a dei bam­bi­ni per il com­plean­no quin­di siamo diven­tai parte inte­grante delle famiglie del ter­ri­to­rio.

Che pro­porzione c’è sta­ta fra tur­isti e res­i­den­ti che han­no usufruito di ElbaEat?

A Cam­po abbi­amo lavo­ra­to preva­len­te­mente con i tur­isti, a Porto­fer­raio molto con gli elbani, i cli­en­ti che abbi­amo acquisi­to stan­no con­tin­uan­do ad uti­liz­zare i nos­tri servizi.
Al di là dell’emergenza nel momen­to di chiusura?
Noi pen­sava­mo che questo servizio con il Covid sarebbe sta­to facil­i­ta­to, è suc­ces­so l’esatto con­trario. Le per­sone che vol­e­vano uscire usci­vano, questo servizio risponde alla comod­ità di avere dove sei quel­lo che vuoi man­gia­re o bere. Se uno non ha voglia di cucinare. se ha il fri­go vuo­to, se sta sul divano, ecc.

Adesso in autun­no come sta andan­do?

A Cam­po dove abbi­amo lavo­ra­to molto con i tur­isti abbi­amo avu­to una con­trazione, invece a Porto­fer­raio, al con­trario, il lavoro sta aumen­tan­do quin­di facen­do una media cam­bia poco, un lieve rib­as­so.
Attual­mente oltre voi due chi col­lab­o­ra ad ElbaEat?
Abbi­amo lo svilup­pa­tore che lavo­ra per l’aggiornamento e altri tre ragazzi che lavo­ra­no per le con­seg­ne oltre a noi, e sta­ta dura ma una espe­rien­za impor­tante. L’obiettivo che ci erava­mo posti l’abbiamo super­a­to alla grande. Adesso il nos­tro obi­et­ti­vo e ElbaEat 2.0 rius­cire a coprire tut­ta l’isola, uno alla vol­ta ver­ran­no atti­vati i servizi in tutte le local­ità.
Abbi­amo un prog­et­to di una accad­e­my, i ragazzi che lavor­eran­no con noi saran­no for­mati con l’esperienza che abbi­amo acquisi­to in questi mesi per risol­vere le crit­ic­ità che il rid­er avrà, dal ritar­do con il ris­torante alle lamentele del cliente, dovran­no essere capaci di risolver­le.

L’Elba ha accolto bene questo nuo­vo servizio?

Siamo sta­ti accolti pos­i­ti­va­mente dal ter­ri­to­rio e anche dalle cat­e­gorie eco­nomiche che ci han­no aiu­ta­to a far conoscere la nos­tra inizia­ti­va fra i loro soci. Adesso dob­bi­amo strut­turare bene ElbaEat per pot­er essere pre­sente su tut­ta l’isola
Le prossime inizia­tive che fare­mo, vis­to che a Cam­po chi­udono tut­ti i ris­toran­ti in inver­no, per dare una con­ti­nu­ità del servizio ai nos­tri cli­en­ti pro­poni­amo i prodot­ti di alcu­ni ris­toran­ti da Porto­fer­raio a Cam­po. Con­seg­namo con la macchi­na con dei con­teni­tori adeguati a man­tenere i prodot­ti in cal­do. Porter­e­mo piat­ti di carne, di pesce, pas­ta e ris­torante cinese per iniziare. Sarebbe un errore las­cia­re i cli­en­ti elbani durante l’inverno vogliamo dare un servizio tut­to l’anno.

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