Richiedere una visita oculistica all’Elba è come se si commettesse un reato o si chiedesse un aumento significativo di medici e infermieri per il nostro ospedale. Eppure da una recente delibera dell’ASL nord ovest il nostro ospedale , da questo mese di luglio fino a giugno del 2021, avrà in servizio oculisti retribuiti con €. 60,00 per ogni ora di lavoro con l’aggiunta di €. 30,00 sempre per ogni ora di lavoro per il personale infermieristico di sala per l’abbattimento delle liste di attesa. A fronte di questa delibera abbiamo chiesto all’ambulatorio quando inizieranno a chiamare quei pazienti a cui è stato sospeso l’appuntamento oculistico per il Coronavirus. Candidamente ci è stato risposto che i precedenti appuntamenti per visite oftalmiche sono stati cestinati (di contro la radiologia è da settimane che richiama i sospesi) e per i nuovi accessi come prime visite non è possibile prenotarsi perché le agende sono chiuse. ALLORA QUESTI OCULISTI PAGATI PROFUMATAMENTE, COMPRESO IL PERSONALE DI SALA, A CHI FANNO LE VISITE? L’ unico modo che ci può dare una speranza remota di essere visitati è recarsi tutte le mattine al CUP con la speranza di una rinuncia, allora può scattare la chiamata come si faceva anni fa nei porti per scaricare una nave sennò si torna a casa e il giorno dopo di buon’ora e armati di santa pazienza, si ritorna in ospedale con la speranza che si sia liberato un posto nei prossimi 15 giorni. Oltre il 15°giorno c’è il muro. POI CI INVITANO, PER LA NOSTRA SICUREZZA, A NON ANDARE IN OSPEDALE. Questa pratica insensata e avvilente del “Non oltre i 15 giorni” l’abbiamo segnalata giorni fa (30.06.2020) con un articolo ma forse chi deve tutelare la salute della comunità ha altro da fare di più importante che non di preservare la vista delle persone.
Comitato Elba Salute. (Francesco Semeraro)