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Non possiamo far pagare agli studenti gli errori commessi da questo Governo

Ven­erdì 19 giug­no il coor­di­na­tore provin­ciale Chiara Tener­i­ni e il coor­di­na­tore comu­nale di Livorno Elisa Ama­to Nicosia, han­no inoltra­to una let­tera uffi­ciale al Min­istro dell’Istruzione, al Diret­tore dell’Ufficio Sco­las­ti­co Regionale del­la Toscana ed al Diri­gente dell’Ufficio Sco­las­ti­co Provin­ciale di Livorno. Il Gov­er­no “mente sapen­do di men­tire”. Par­la di autono­mia, soltan­to per­chè gli fa como­do. Leg­giamo la paro­la “volon­tari” anziche nuovi inseg­nan­ti. Questo è un para­dos­so. Noi siamo dal­la parte di stu­den­ti, gen­i­tori, inseg­nan­ti ed edu­ca­tori: il Piano scuo­la del min­is­tero del­l’Istruzione non promette “né una per­sona né un sol­do in più”. Le Linee gui­da, det­tate dal Gov­er­no, sono peri­colose ed inadeguate a garan­tire che il rien­tro in aula tra due mesi avven­ga in sicurez­za. Non pos­si­amo per­me­t­tere l’im­pov­er­i­men­to del­l’of­fer­ta for­ma­ti­va, gli stu­den­ti devono pot­er godere pien­amente del dirit­to all’istruzione. Sot­to la let­tera inoltra­ta al Min­istro e ai respon­s­abile dell’ Istruzione Regionale e Provin­ciale. “In un momen­to di così pro­fon­da crisi per il nos­tro paese, con cui anche la Scuo­la deve fare i con­ti, ci giun­gono da più par­ti gran­di pre­oc­cu­pazioni sulle modal­ità per un inizio di Anno Sco­las­ti­co in sicurez­za e in pre­sen­za. La rior­ga­niz­zazione degli spazi e delle attiv­ità didat­tiche sono al momen­to esi­gen­ze di pri­maria impor­tan­za e tutte le dichiarazioni rese pub­bli­ca­mente sia dal Min­istro che dal­la mag­gio­ran­za di gov­er­no ci han­no fat­to credere che non avrem­mo più avu­to “clas­si pol­laio”, che avrem­mo avu­to il numero adegua­to di docen­ti per garan­tire una didat­ti­ca effi­cace. La pan­demia, con la sua emer­gen­za, sarebbe dovu­ta essere un’occasione per ripen­sare la scuo­la con nuove pri­or­ità e nuove energie. Tut­to questo non è suc­ces­so. In par­ti­co­lar modo nel­la provin­cia di Livorno diver­si isti­tu­ti ci han­no rap­p­re­sen­ta­to che si trovano con organi­ci insuf­fi­ci­en­ti, con riduzioni del numero delle clas­si prime, con accor­pa­men­ti di clas­si inter­me­die anche, di ind­i­rizzi diver­si, anche in pre­sen­za di alun­ni dis­abili. Per non par­lare delle isti­tuzioni carcer­arie dove, ad esem­pio, sono state accor­pate due clas­si con la for­mazione di un’ uni­ca classe com­pos­ta da 25 stu­den­ti all’ inter­no di aule che non pos­sono con­tenere più di 12/15 alun­ni. In un momen­to stori­co come questo, la paro­la “dis­tanzi­a­men­to” deve essere alla base delle scelte pre­sen­ti e future. Si dovran­no nec­es­sari­a­mente adottare modal­ità di dis­tanzi­a­men­to sociale per pre­venire la dif­fu­sione di ulte­ri­ori epi­demie. La com­po­sizione trop­po numerosa delle clas­si è un osta­co­lo alla sicurez­za e alla didat­ti­ca. Non pos­si­amo pro­cedere con una insosteni­bile situ­azione che riduce il mon­do del­la scuo­la a rigi­da appli­cazione di para­metri numeri­ci val­u­tati da tut­ti inadeguati, è nec­es­sario un inter­ven­to deci­si­vo e riso­lu­ti­vo. Non è accetta­bile la riduzione del­l’or­gan­i­co con la con­seguen­za di avere clas­si che con­flig­gono con la neces­sità del dis­tanzi­a­men­to; non pos­si­amo agire come se la pan­demia non ci fos­se sta­ta. E’ quin­di fon­da­men­tale l’ampliamento degli organi­ci, occor­rono mag­giori risorse finanziarie. Sono nec­es­sarie risorse aggiun­tive per garan­tire un’azione didat­ti­ca effi­cace e sicu­ra e non tagli al per­son­ale con ricadute neg­a­tive sulle isti­tuzioni sco­las­tiche, alun­ni, docen­ti e diri­gen­ti. La scuo­la deve essere il pilas­tro strate­gi­co su cui inve­stire per costru­ire il futuro. Le isti­tuzioni sco­las­tiche in ques­ta ter­ri­bile pan­demia han­no dato un seg­nale impor­tante, han­no con­tin­u­a­to con la DAD il per­cor­so educa­ti­vo e for­ma­ti­vo fon­da­men­tale per la cresci­ta delle nuove gen­er­azioni. Dob­bi­amo dare risposte chiare e met­tere in atto per­cor­si pos­i­tivi e costrut­tivi, lo dob­bi­amo ai ragazzi che han­no pros­e­gui­to le lezioni in mez­zo a mille dif­fi­coltà, agli inseg­nan­ti che si sono atti­vati per man­tenere un legame con i pro­pri stu­den­ti e con­tin­uare il per­cor­so di apprendi­men­to brus­ca­mente e inaspet­tata­mente inter­rot­to. Quin­di si chiede una grande rif­les­sione, un ripen­sa­men­to sui tagli e un ampli­a­men­to degli organi­ci. Occor­rono deci­sioni che met­tano al pri­mo pos­to la sicurez­za san­i­taria sen­za far venire meno la didat­ti­ca e la social­ità che del­la scuo­la sono ele­men­ti fon­da­men­tali. In ulti­mo è nec­es­sario rivedere la dotazione organ­i­ca del Per­son­ale ATA, con­siderati i com­pi­ti aggiun­tivi che ver­ran­no loro affi­dati, numerosi saran­no gli adem­pi­men­ti legati alle pro­ce­dure con­nesse alle mis­ure di sicurez­za e di pre­ven­zione del con­ta­gio”.

Chiara Tener­i­ni Coor­di­na­tore provin­ciale Livorno – Forza Italia

Elisa Ama­to Coor­di­na­tore comu­nale Livorno – Forza Italia

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