La ripartenza, dopo il lungo lockdown, ha posto l’Isola d’Elba di fronte ad una imprevista emergenza legata l’approvvigionamento di carburanti e benzina per autotrazione. La scelta strategica di carattere commerciale ed economico di alcune compagnie di cambiare l’assetto logistico per il rifornimento dei propri distributori sull’Isola ha creato una situazione di blocco non avendo ancora ottenuto l’autorizzazione per percorsi diversi dall’utilizzo del deposito costiero presente a Portoferraio. In sostanza il sistema tradizionale che prevedeva il trasferimento dei prodotti da Livorno all’Isola d’Elba mediante nave cisterna, l’utilizzo del deposito costiero e la successiva consegna ai distributori stradali e marini si è interrotto ma, al contempo, non è definito il sistema alternativo di trasferimento dei prodotti con autocisterne a bordo di navi dedicate. La motivazione che viene addotta per il cambio di assetto è che non sono più sostenibili i costi del sistema tradizionale che portano i prezzi alla pompa a livelli fuori mercato. Si tratta di una situazione estremamente delicata e di grave impatto sul territorio per i risvolti di carattere pubblico che si deve attribuire al rifornimento di carburanti sull’isola. L’Elba è la terza isola d’Italia, conta oltre 30.000 abitanti residenti, sette Comuni, 1 milione di arrivi e circa sei milioni di presenze turistiche in condizioni normali. Quest’anno, per i motivi legati all’epidemia COVID-19, non sarà la stessa stagione ma comunque una stagione ci sarà e si farà: come sarà possibile gestire, anche dal punto di vista dell’ordine pubblico oltre che di promozione del territorio, periodi in cui i distributori esporranno il cartello “benzina esaurita” come già successo nei giorni scorsi? Le Amministrazioni dell’Isola d’Elba stanno monitorando con apprensione costantemente l’evolversi della situazione: il Sig. Prefetto di Livorno, l’Autorità di Sistema Portuale dell’Alto Tirreno, le Autorità Marittime, tutti stanno dando il loro prezioso contributo perché la criticità non si trasformi in emergenza. Tuttavia è improcrastinabile un’iniziativa di carattere istituzionale e delle Autorità di Governo perché si giunga a definire una soluzione stabile. Altrettanto indispensabile che tutti gli operatori privati coinvolti facciano valere, oltre che il loro legittimo interesse privato anche l’altrettanto e più forte interesse pubblico. Interesse pubblico che, a nostro parere, si sostanzia in tre punti: 1) garanzia assoluta di approvvigionamento e rifornimento di carburanti e benzina per autotrazione sull’Isola d’Elba per 365 giorni l’anno; 2) rispetto e garanzia di ogni forma di sicurezza e di prevenzione di pericolo per la pubblica incolumità nei trasporti via mare, nei depositi commerciali, nelle operazioni portuali e nel trasporto per l’Elba e sull’Elba dei prodotti petroliferi e gas che hanno caratteristiche di esplosione e di infiammabilità; 3) creare le condizioni di logistica e commerciali affinché i prodotti petroliferi per autotrazione alla pompa sull’Elba abbiano lo stesso prezzo del continente. Per i motivi su esposti si richiede che tutti gli Enti interessati ed in particolare il Governo e la Regione, con le rispettive competenze ma anche con le rispettive autorità, impongano e, se del caso, dispongano i provvedimenti necessari al fine corrispondere ad una necessità primaria del nostro territorio.
Il Sindaco di Portoferraio
Angelo Zini
il bello della politica, botte piena e moglie ubriaca, ma naturalmente senza dire come fare