Eravamo alla fine degli anni 80 ed io ero il “bimbo di bottega” da Italo, un esperienza che m avrebbe segnato la vita. In quegli anni Porto Azzurro e tutta l’ Elba erano pieni di personaggi unici e pittoreschi, a Porto Azzurro poi, sia il Bar Elba che in bottega da Italo il catalogo ne prevedeva tanti. Io sono cresciuto in questo ambiente dove d’Estate si alternavano Michelino che ” corrompeva” Italo con una caramella di menta per farsi dire gli ultimi acquisti di calciomercato, Vincenzino, sigaretta, voce roca e sempre a ragionà di pallone co Zazà, Sabatino, Attilio, Billy, Bruno Ricci e tanti tanti altri.
Tra questi in estate veniva anche Paolino che tutti salutavano normalmente, senza grande enfasi e io che vengo da una famiglia che di palle conosceva solo quelle che rompevo io, non avevo minimamente idea di chi fosse questo Paolino, che lavoro facesse ecc…per me era Paolino, veniva a inizio estate e a Settembre come gli altri che avevano la seconda casa all’Elba andavano via, sempre con sua moglie Claudia accanto, una donna simpatica sempre pronta alla battuta.
Ma chi fosse sto Paolo proprio non lo sapevo fino a quando una mattina con un caldo disumano, calcolate che il luogo dove Italo esercitava l’ arte del rasoio, era un stanza molto piccola sempre piena stivata di gente, ma nessuno si tagliava nulla tutti chiaccheravano di calcio, quella mattina dicevamo, entrò un ragazzo e chiese di farsi la barba, Italo lo fece accomodare, vestaglina, sapone e inizia l opera di rasatura.
Entra Paolino…” Ciao Paolo” o un voi che sto ragazzo apre l occhi, sbianca, si alza dalla sedia a rischio di esse sgozzato e inizia a balbettare PA.…PA.…PAAAA…NOOOO MA LEI È PULICI?? ah finalmente avevo saputo il cognome…e lui candido: ” Si, sono io”… io c ho impressa la faccia di questo ragazzo che si fece fare un’autografo, corse a comprare un rullino per farsi 36 foto e andò via in estasi.
A quel punto, co l incoscienza di un bimbo gli chiesi: Scusa Paolo, ma chi sei?? E lui: ” so uno che tirava calci ad un pallone e ogni tanto faceva Goal”.
Gli anni passano e l’amicizia con Paolo si è rafforzata, spesso quando è qui mi capita di parlarci e nonostante ora sappia molto bene chi è stato nel mondo del Calcio Paolino ” Pupi” Pulici, quello che mi è sempre piaciuto di lui è che è stato sempre uno che tirava calci ad un pallone anche se negli anni mi ha anche sempre detto: ” Ai miei tempi non simulavi mica…i difensori ti si attaccavano alla giugolare e non ti mollavano… - e te Paolo che facevi? Me li portavo con me dentro alla porta!
Per chi invece non avesse idea di chi è questo ragazzo che tirava i calci al pallone il ragazzo in questione nasce a Roncello ( Monza e Brianza) ed è stato uno dei più grandi attaccanti della storia del calcio.172 gol totali con la maglia del Torino è il primatista dei marcatori del club granata, dal 1967 al 1982 ha giocato nel Toro collezionando 335 presenze in serie A e segnando 134 reti, vincendo uno scudetto (75/76), una Coppa Italia (70/71) e tre volte la classifica cannonieri. Il finale di carriera l ha giocato ad Udine e a Firenze.
Ha vestito anche la maglia azzurra collezionato 19 presenze e 5 reti.
Beh.. non male per aver tirato qualche calcio al pallone
Auguri di cuore Pupi da parte di tutta l’ Edicola Elbana Show per i tuoi 70 anni, ti aspettiamo sullo scoglio.
Zio Stix
Ciao Paolo sempre in forma tantissimi auguri di buon compleanno ed un arrivederci ad agosto a Porto Azzurro