Una bel­lis­si­ma idea nata in prim­is dal­l’am­min­is­trazione comu­nale e subito dopo sposa­ta da un grup­po di volon­tarie che si sono messe subito al lavoro per pro­durre l’ anti­co dolce, la famosa Sportella.Un dolce tipi­co pasquale del­l’El­ba, che ver­rà dona­to come seg­no di vic­i­nan­za alle per­sone anziane.
Saran­no più di cen­to le sportelle, ques­ta è l’in­dus­tri­ale quan­tità prodot­ta dal pri­mo pomerig­gio di ieri giovedì 9 aprile, quan­do le volon­tarie han­no inizia­to ad infornare chili e chili di impas­to.

L’am­min­is­trazione gui­da­ta dal sin­da­co Papi pros­egue drit­ta per la sua stra­da e si mostra atten­ta alle esi­gen­ze del pro­prio paese e lo fa pen­san­do di regalare ai più anziani, spe­cial­mente a quel­li soli, il sim­bo­lo del­la nos­tra tradizione.
“Un sem­plice gesto che colpisce, che invi­ta a ‘risco­prir­ci’ nel­la sem­plic­ità dei pic­coli gesti quo­tid­i­ani; — come ricor­da Fab­rizio Grazioso, pres­i­dente del Con­siglio Comu­nale —  la vic­i­nan­za delle isti­tuzioni, specie in questo momen­to, vuol dire tan­to. La Pasqua è di tut­ti, per tut­ti”.
“È doveroso il ringrazi­a­men­to — pre­cisa Grazioso con­clu­den­do — alle volon­tarie che ci han­no aiu­ta­to, a don Andrea che ci ha mes­so a dis­po­sizione lo sta­bile dei Sas­si Tur­chi­ni, ai volon­tari del­la Mis­eri­cor­dia e alle suore del paese che ci aiuter­an­no nel­lo smis­ta­men­to dei prodot­ti”.