Abbia­mo appre­so del­la tra­smis­sio­ne del­la ter­na di nomi pro­po­sta dal Mini­stro dell’Ambiente per la nomi­na del nuo­vo Pre­si­den­te del Par­co Nazio­na­le dell’Arcipelago Tosca­no. Tre pro­fi­li, for­mal­men­te ido­nei, che però non nascon­do­no un limi­te evi­den­te: l’assenza di un radi­ca­men­to rea­le nel ter­ri­to­rio che sareb­be­ro chia­ma­ti ad ammi­ni­stra­re. Com­pren­dia­mo bene le logi­che poli­ti­che che rego­la­no le nomi­ne in ambi­to nazio­na­le e non ci scan­da­liz­za che la scel­ta rien­tri nel­la quo­ta di com­pe­ten­za di Fra­tel­li d’Italia, oggi for­za trai­nan­te del­la mag­gio­ran­za di gover­no. Tut­ta­via, non pos­sia­mo nascon­de­re il nostro dispia­ce­re per il fat­to che non si sia volu­to – o potu­to – indi­vi­dua­re una figu­ra che coniu­gas­se rap­pre­sen­ta­ti­vi­tà poli­ti­ca e com­pe­ten­za territoriale.Parliamo di un inca­ri­co deli­ca­to, che riguar­da la gestio­ne di un eco­si­ste­ma insu­la­re uni­co al mon­do: un patri­mo­nio ambien­ta­le, cul­tu­ra­le e uma­no che richie­de non solo visio­ne e capa­ci­tà ammi­ni­stra­ti­va, ma anche cono­scen­za pro­fon­da e diret­ta del­le dina­mi­che loca­li, del­le fra­gi­li­tà ambien­ta­li e del­le spe­ci­fi­ci­tà di ogni sin­go­la iso­la. Il Par­co dell’Arcipelago Tosca­no non è un sim­bo­lo da met­te­re in cor­ni­ce: è una respon­sa­bi­li­tà con­cre­ta. Chi lo gui­de­rà dovrà far­lo con auto­re­vo­lez­za, ma anche con ascol­to, cono­scen­za e pros­si­mi­tà. Ed è pro­prio que­sta pros­si­mi­tà, que­sto lega­me auten­ti­co con il ter­ri­to­rio, che oggi rischia di man­ca­re. Ci augu­ria­mo che chi sarà chia­ma­to a rico­pri­re que­sto ruo­lo sap­pia far­si inter­pre­te del­le istan­ze del­le comu­ni­tà iso­la­ne e lavo­ra­re in siner­gia con le ammi­ni­stra­zio­ni loca­li, le real­tà ambien­ta­li, eco­no­mi­che e socia­li che fan­no dell’Arcipelago Tosca­no una del­le aree pro­tet­te più straor­di­na­rie d’Europa.

Coor­di­na­men­to For­za Ita­lia – Iso­la d’Elba