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Dillo all’Edicola: Calata Mazzini, si cambia di nuovo: la delegazione chiede chiarezza e rispetto degli accordi

Appren­dia­mo dall’Albo Pre­to­rio che la chiu­su­ra sera­le al traf­fi­co di Cala­ta Maz­zi­ni è sta­ta posti­ci­pa­ta a saba­to 21 giu­gno, con ora­rio 19:30 — 6:00, e con annes­sa chiu­su­ra del lato sud di piaz­za Cavour dal­le 19:00 alle 2:00. Un cam­bia­men­to signi­fi­ca­ti­vo rispet­to a quan­to pub­bli­ca­to solo ieri. Ma voglia­mo ricor­da­re alla cit­ta­di­nan­za che, in data 9 giu­gno, la dele­ga­zio­ne dei com­mer­cian­ti e dei resi­den­ti ave­va con­cor­da­to con l’amministrazione – alla pre­sen­za del Sin­da­co e del coman­dan­te del­la Poli­zia Muni­ci­pa­le – la chiu­su­ra a par­ti­re dal­le ore 19:00 per tut­te le vie, e sot­to­li­neia­mo: tut­te. Ci sor­pren­de que­sto enne­si­mo die­tro­front. Ci sor­pren­de che le richie­ste di chi, con fati­ca, cer­ca ogni gior­no di tene­re vivo il com­mer­cio loca­le non ven­ga­no pre­se in con­si­de­ra­zio­ne. Le 19:00 sem­bra­va­no rap­pre­sen­ta­re un com­pro­mes­so equi­li­bra­to tra le esi­gen­ze del­le atti­vi­tà del cen­tro e quel­le del­la Cala­ta, che da anni si tro­va­no in disac­cor­do su que­sto tema. Ci rivol­gia­mo pub­bli­ca­men­te all’amministrazione: que­sta vol­ta cam­bia­mo dav­ve­ro qual­co­sa. Evi­tia­mo il soli­to “copia e incol­la” dell’ultimo minu­to, che ripro­po­ne deci­sio­ni già viste e spes­so mal dige­ri­te da mol­ti. Pro­via­mo tut­ti a fare un pas­so indie­tro: le atti­vi­tà aper­te tut­to l’anno e quel­le sta­gio­na­li, chi offre ser­vi­zi essen­zia­li e chi lavo­ra nell’accoglienza turi­sti­ca. Ognu­no con le pro­prie esi­gen­ze, ma con un obiet­ti­vo comu­ne: costrui­re e soste­ne­re un’economia cir­co­la­re loca­le, che la dele­ga­zio­ne si impe­gna a pro­muo­ve­re. Sia­mo pron­ti anche a una nuo­va pro­po­sta: le 19:15. Un pic­co­lo ulte­rio­re com­pro­mes­so che pro­po­nia­mo pub­bli­ca­men­te. La dele­ga­zio­ne è un pon­te per un dia­lo­go costrut­ti­vo con l’amministrazione. Ma que­sto pon­te ha sen­so solo se gli accor­di pre­si ven­go­no rispet­ta­ti o alme­no rine­go­zia­ti insie­me, non igno­ra­ti. Chie­dia­mo con urgen­za una nuo­va riu­nio­ne pub­bli­ca, aper­ta a tut­ti i cit­ta­di­ni, affin­ché chiun­que abbia qual­co­sa da dire pos­sa espri­mer­si su un tema che, è evi­den­te, toc­ca da vici­no l’intera comu­ni­tà di Por­to­fer­ra­io.

 

 

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