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Si è concluso il convegno Bio-AT: due giornate di confronto su biodiversità e ricerca scientifica nelle isole dell’Arcipelago Toscano

Nel­le gior­na­te del 27 e 28 mag­gio si è svol­to, pres­so la sede del Par­co Nazio­na­le Arci­pe­la­go Tosca­no all’Enfola, il con­ve­gno Bio-AT – Bio­di­ver­si­tà e ricer­ca scien­ti­fi­ca nell’Arcipelago Tosca­no, pro­mos­so dal­lo stes­so Par­co in occa­sio­ne del­le cele­bra­zio­ni di mag­gio dedi­ca­te alle aree pro­tet­te, siti Natu­ra 2000, bio­di­ver­si­tà e ambien­te.
L’iniziativa ha visto una signi­fi­ca­ti­va par­te­ci­pa­zio­ne di ricer­ca­to­ri, stu­dio­si e rap­pre­sen­tan­ti isti­tu­zio­na­li, con­fi­gu­ran­do­si come un impor­tan­te momen­to di con­fron­to e aggior­na­men­to sui risul­ta­ti del­le atti­vi­tà di ricer­ca con­dot­te nel­le iso­le dell’Arcipelago Tosca­no negli ulti­mi anni. Il con­ve­gno ha avu­to l’obiettivo di evi­den­zia­re come le iso­le tosca­ne e la por­zio­ne di mare che le cir­con­da rap­pre­sen­ti­no un vero e pro­prio hot-spot per la tute­la del­la bio­di­ver­si­tà nel Mar Medi­ter­ra­neo e di enfa­tiz­za­re il lega­me tra cono­scen­za scien­ti­fi­ca, gestio­ne e con­ser­va­zio­ne degli eco­si­ste­mi natu­ra­li che carat­te­riz­za­no que­sto vasto com­pren­so­rio.
La pri­ma gior­na­ta, aper­ta dai salu­ti isti­tu­zio­na­li del Pre­si­den­te del PNAT Giam­pie­ro Sam­mu­ri, ha ospi­ta­to inter­ven­ti di alto pro­fi­lo da par­te di stu­dio­si pro­ve­nien­ti da nume­ro­se uni­ver­si­tà e isti­tu­zio­ni scien­ti­fi­che ita­lia­ne. Dopo un’introduzione del Diret­to­re del PNAT Mau­ri­zio Bur­lan­do – che ha descrit­to i pre­sti­gio­si rico­no­sci­men­ti inter­na­zio­na­li acqui­si­ti dal Par­co a livel­lo nazio­na­le e inter­na­zio­na­le (Riser­va del­la Bio­sfe­ra MAB UNESCO, Green List del­la IUCN, San­tua­rio Inter­na­zio­na­le dei mam­mi­fe­ri mari­ni “Pela­gos”, Car­ta Euro­pea del Turi­smo Soste­ni­bi­le nel­le Aree Pro­tet­te, Diplo­ma Euro­peo per le aree pro­tet­te, siti del­la Rete Natu­ra 2000, Inter­na­tio­nal Birds and Bio­di­ver­si­ty Area) – i lavo­ri si sono arti­co­la­ti in tre ses­sio­ni tema­ti­che che han­no esplo­ra­to ambi­ti di ricer­ca qua­li ento­mo­lo­gia, far­fal­le e impol­li­na­to­ri, bota­ni­ca, bio­lo­gia mari­na, moni­to­rag­gio del­le spe­cie e degli habi­tat, tec­ni­che di era­di­ca­zio­ne del­le spe­cie alie­ne inva­si­ve, impat­to degli inqui­nan­ti sto­ri­ci e attua­li e con­ser­va­zio­ne del­la fau­na.
Tra i temi emer­si con par­ti­co­la­re evi­den­za, il ruo­lo del­le iso­le come siste­mi sen­si­bi­li e straor­di­na­ria­men­te pre­zio­si per con­ser­va­zio­ne del­la natu­ra, le atti­vi­tà di moni­to­rag­gio mari­no lega­te al pro­get­to Pla­stic Busters, il ritor­no del Bar­ba­gian­ni sull’Isola di Pia­no­sa e l’importanza del­le aree pro­tet­te come labo­ra­to­ri a cie­lo aper­to per la ricer­ca ambien­ta­le e la divul­ga­zio­ne scien­ti­fi­ca.
La mat­ti­na­ta del 28 mag­gio ha pro­se­gui­to con focus spe­ci­fi­ci sull’avifauna, sugli inter­ven­ti di con­ser­va­zio­ne di ret­ti­li e mam­mi­fe­ri ter­re­stri e sul­le atti­vi­tà del­la Base Scien­ti­fi­ca del CNR a Pia­no­sa, la cui pre­sen­ta­zio­ne ha for­ni­to un qua­dro det­ta­glia­to del­le fun­zio­ni e dei pro­get­ti attual­men­te in cor­so.
“Cono­scen­za scien­ti­fi­ca e con­ser­va­zio­ne sono inscin­di­bi­li – ha affer­ma­to Giam­pie­ro Sam­mu­ri – e solo attra­ver­so un pro­fi­cuo dia­lo­go e una effi­ca­ce siner­gia tra ricer­ca e gestio­ne si può costrui­re un futu­ro real­men­te soste­ni­bi­le per l’Arcipelago Tosca­no. Il nume­ro e il valo­re del­le atti­vi­tà scien­ti­fi­che con­dot­te nel nostro Par­co – che sono sta­te mes­se in evi­den­za solo par­zial­men­te con que­sto con­ve­gno, diver­sa­men­te sareb­be sta­to neces­sa­rio esten­de­re l’iniziativa di una set­ti­ma­na alme­no per poter­le rac­con­ta­re tut­te – sono moti­vo di gran­de orgo­glio. È anche gra­zie a que­sto impe­gno con­ti­nuo che il Par­co Nazio­na­le Arci­pe­la­go Tosca­no ha otte­nu­to l’inserimento nel­la Green List dell’IUCN, rico­no­sci­men­to inter­na­zio­na­le che atte­sta l’eccellenza nel­la gestio­ne e nel­la tute­la del­la bio­di­ver­si­tà.”
Il Par­co Nazio­na­le Arci­pe­la­go Tosca­no rin­gra­zia tut­ti i par­te­ci­pan­ti per l’alto con­tri­bu­to scien­ti­fi­co e isti­tu­zio­na­le e rin­no­va il pro­prio impe­gno per una gestio­ne fon­da­ta sul­la cono­scen­za, sul­la par­te­ci­pa­zio­ne e sul­la soste­ni­bi­li­tà.

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