Potrebbe sembrare una battuta, se non fosse l’amaro sfogo di una cittadina emiliana con casa a Capoliveri, in località Ripitino, dove da anni – anzi, da sempre – si convive con perdite d’acqua lungo la strada causate da tubazioni che sembrano cedere con regolarità sconcertante. Le segnalazioni? Tante, tantissime. Le risposte? Praticamente nulle. “A Pasqua l’acqua scorreva lungo la strada, sono tornata a fine maggio e la scena era la stessa”, racconta la lettrice. “Io e i miei vicini – residenti tutto l’anno – abbiamo più volte segnalato il problema, ma le uniche cose che vediamo sono le toppe temporanee. Nessuna soluzione definitiva, nessuna risposta concreta.” Una situazione che non è solo fastidiosa per chi ci vive o passa, ma anche profondamente ingiusta in un’epoca in cui ogni goccia d’acqua dovrebbe essere tutelata come oro. “Stiamo sprecando una risorsa preziosa, e intanto nessuno interviene seriamente.” Ci auguriamo che questa segnalazione pubblica smuova finalmente qualcosa. I cittadini chiedono attenzione, ma soprattutto rispetto: per il territorio, per l’ambiente, e per chi quell’acqua la paga – anche quando finisce sull’asfalto.
Alessandra Montermini

Grazie per avere accolto la mia segnalazione.
Capoliveri ormai sembra il paese di nessuno, l’erba è ad altezza uomo, le strade a due corsie ormai sono diventate da uno, con cespugli e piante che prendono sempre più strada.
Eventi di cover band napoletane del cazzo, nulla per i giovani, marebus che iniziano (forse) a luglio.
Vogliamo strade pulite, erba tagliata, tubi sistemati, spiagge curate, e servizi di trasporto ed intrattenimento veri! Fate qualcosa per giovani, ci siamo rotti di vecchi che cantano renato zero.