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Violenza di genere: l’Elba non è un’isola felice

Il Grup­po Amne­sty Iso­la d’Elba, in occa­sio­ne del­la Gior­na­ta Inter­na­zio­na­le per l’e­li­mi­na­zio­ne del­la vio­len­za con­tro le don­ne, ha orga­niz­za­to tre incon­tri: due con le scuo­le supe­rio­ri e uno pub­bli­co in col­la­bo­ra­zio­ne con Mar­di­Li­bri e la Pro Loco di Por­to­fer­ra­io, alla Gran Guar­dia.
L’in­ten­to è sta­to quel­lo di met­te­re in luce le azio­ni intra­pre­se all’El­ba per affron­ta­re gli atti di vio­len­za di gene­re. Que­sti incon­tri sono sta­ti momen­ti signi­fi­ca­ti­vi per sen­si­bi­liz­za­re la comu­ni­tà su come pre­ve­ni­re la vio­len­za, rico­no­scen­do­ne i segna­li, per infor­ma­re su chi con­tat­ta­re e come ven­go­no pro­tet­te le vit­ti­me. Testi­mo­nial auto­re­vo­li han­no arric­chi­to le ses­sio­ni, coin­vol­gen­do diver­se clas­si degli isti­tu­ti ITCG Cer­bo­ni e ISIS Fore­si, che han­no segui­to con atten­zio­ne chi da anni si impe­gna a soste­ne­re le vit­ti­me di vio­len­za. Un par­ti­co­la­re rin­gra­zia­men­to va alla Pre­si­de del­l’IT­CG Cer­bo­ni, Lorel­la Di Bia­gio, e alla Pre­si­de del­l’I­SIS Fore­si, Ales­san­dra Ran­do.
Que­st’an­no, il grup­po Amne­sty Elba ha volu­to por­re atten­zio­ne su real­tà con­cre­te e su ciò che vie­ne fat­to all’El­ba, dan­do voce ad asso­cia­zio­ni, isti­tu­zio­ni e for­ze del­l’or­di­ne, per com­pren­de­re la situa­zio­ne attua­le sul­l’i­so­la e le azio­ni intra­pre­se per affron­ta­re que­sta dram­ma­ti­ca real­tà. In entram­bi gli incon­tri con le scuo­le, è inter­ve­nu­ta la Dott.ssa Ste­fa­nia di Chia­ra, Pre­si­den­te dell’Associazione “Insie­me per l’Elba” che gesti­sce l’accoglienza del­le vit­ti­me. Al Cer­bo­ni sono inter­ve­nu­ti anche il Coman­dan­te dei Cara­bi­nie­ri di Por­to­fer­ra­io Capi­ta­no Giu­sep­pe Boc­cia, che ha rac­con­ta­to il per­cor­so di pro­te­zio­ne e la Dott.ssa Anna Gar­fa­gni­ni assi­sten­te socia­le ex refe­ren­te del­la ASL per il Codi­ce rosa, che ha illu­stra­to le varie for­me di vio­len­za spie­gan­do che tra que­ste, quel­la dome­sti­ca è la più dif­fi­ci­le da sco­pri­re.
Tut­ti han­no evi­den­zia­to come sia cru­cia­le rico­no­sce­re i segna­li e i com­por­ta­men­ti che pos­so­no indi­ca­re una rela­zio­ne abu­si­va, come i ten­ta­ti­vi di con­trol­lo e i ten­ta­ti­vi di iso­la­re la vit­ti­ma ridu­cen­do­ne la liber­tà di espres­sio­ne, di scel­ta e di movi­men­to.
Pre­sen­ti al Cer­bo­ni anche le avvo­ca­tes­se Dott.ssa Lau­ra Di Tur­si e Dott.ssa Ange­la Mat­ta­fir­ri che offro­no gra­tui­ta­men­te assi­sten­za lega­le alle vit­ti­me che chie­do­no aiu­to e che han­no effi­ca­ce­men­te coin­vol­to gli stu­den­ti nel dibat­ti­to sul tema.
Ci tenia­mo a evi­den­zia­re in par­ti­co­la­re l’intervento del Coman­dan­te dei Cara­bi­nie­ri, che ha sot­to­li­nea­to come pur­trop­po l’El­ba non sia un’i­so­la feli­ce: sono nume­ro­se le denun­ce di mal­trat­ta­men­ti. Risul­ta fon­da­men­ta­le che vici­ni, paren­ti o ami­ci del­le vit­ti­me segna­li­no situa­zio­ni sospet­te per pre­ve­ni­re ulte­rio­ri abu­si. Ha aggiun­to che, gra­zie all’As­so­cia­zio­ne Sorop­ti­mi­st, pres­so la caser­ma dei Cara­bi­nie­ri di Por­to­fer­ra­io, è ora dispo­ni­bi­le una stan­za acco­glien­te e riser­va­ta, con per­so­na­le fem­mi­ni­le pre­po­sto ad acco­glie­re le vit­ti­me che cer­ca­no rifu­gio dai Cara­bi­nie­ri in situa­zio­ni di emer­gen­za.
E’ emer­sa anche l’importanza di dif­fon­de­re il nume­ro di emer­gen­za 1522 e di far cono­sce­re il segna­le di richie­sta di aiu­to, rap­pre­sen­ta­to dal pol­li­ce pie­ga­to e le altre quat­tro dita alza­te, che si chiu­do­no a pugno, indi­ca­to con l’ha­sh­tag #Signal­Fo­rHelp.
Mol­ti spun­ti di rifles­sio­ne sono emer­si e sono sta­ti discus­si anche duran­te l’in­con­tro pub­bli­co del pome­rig­gio alla Gran Guar­dia, che ha inclu­so una mostra-denun­cia di Manue­la Caval­lin sul­la vio­len­za di gene­re.
Tut­te que­ste tema­ti­che sono sta­te illu­stra­te con chia­rez­za e sem­pli­ci­tà agli stu­den­ti, evi­den­zian­do come sul­l’i­so­la esi­sta un’ac­co­glien­za strut­tu­ra­ta che va dal pron­to soc­cor­so alle for­ze del­l’or­di­ne, fino alle strut­tu­re di pro­te­zio­ne che assi­sto­no e sup­por­ta­no le per­so­ne vul­ne­ra­bi­li, sia psi­co­lo­gi­ca­men­te che legal­men­te.
Voglia­mo rin­gra­zia­re in par­ti­co­la­re le stu­den­tes­se e gli stu­den­ti dell’ITCG Cer­bo­ni e dell’ISIS Fore­si di Con­cia di Ter­ra, che han­no par­te­ci­pa­to ai due incon­tri dimo­stran­do inte­res­se e par­te­ci­pa­zio­ne. In par­ti­co­la­re ci ha col­pi­to la sin­ce­ra par­te­ci­pa­zio­ne dimo­stra­ta e l’interesse di alcu­ne stu­den­tes­se e alcu­ni stu­den­ti del Fore­si che han­no chie­sto infor­ma­zio­ni anche sul come par­te­ci­pa­re con­cre­ta­men­te alle atti­vi­tà di volon­ta­ria­to, e l’istallazione arti­sti­ca a tema, con tan­to di sot­to­fon­do musi­ca­le, che ci ha accol­to all’ingresso del Cer­bo­ni, che ha col­to con sen­si­bi­li­tà la dram­ma­ti­ci­tà del tema.
Infi­ne, è sta­ta ricor­da­ta l’im­por­tan­za del­la cam­pa­gna di Amne­sty #IoLo­Chie­do, che rac­co­glie fir­me per modi­fi­ca­re il codi­ce pena­le ita­lia­no, attual­men­te basa­to esclu­si­va­men­te sul­l’u­so del­la vio­len­za, sen­za con­si­de­ra­re il prin­ci­pio del con­sen­so, come pre­vi­sto dal­l’ar­ti­co­lo 36 del­la Con­ven­zio­ne di Istan­bul, rati­fi­ca­ta dal nostro pae­se nel 2014. L’in­tro­du­zio­ne del prin­ci­pio del con­sen­so nel­la legi­sla­zio­ne ita­lia­na con­tri­bui­reb­be a garan­ti­re il pie­no acces­so alla giu­sti­zia per le vit­ti­me di vio­len­za ses­sua­le.
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Grup­po Amne­sty inter­na­tio­nal Iso­la d’El­ba

 

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