E’ stata una scena già vista, l’ho rivissuta, ancora una volta, ancora un amico, ancora di Luglio, ancora in moto. Come l’altra volta è Luglio, arrivo a casa dopo una giornata impegnativa, mi prendo 10 minuti prima di ripartire. Mi rollo una sigaretta mi rilasso e suona il telefono. Chi mi chiama di solito è sempre allegro e mi deve di qualche favata ma purtroppo sento la voce strana: ” Stè, c’è stato un incidente a Mola, è morto Corrado La Rosa!” Sto fermo, incredulo.….ora arriva la smentita dai, si sarà fatto male ma Corrado non può essere morto.
Per me Corrado è stato uno dei primi che mi ha fatto amare ancora di più l’Harley Davidson. Era quello che io immaginavo dovesse essere un vero Harleysta. Così: rumoroso, co lo sguardo da duro, la voce ignorante. Come quella volta che io ragazzetto venivo scarozzato dal mi cugino Alessandro in moto e ad un raduno Harley stavano servendo il riso, Corrado era tra gli ultimi e li disse la ragazza che erano finiti i piatti. Lui si levò la bandana, la mise a mò di coppo e disse, con quella voce profonda: ” Tè, mettelo qui” e si mangiò sto riso dentro una bandana, senza la forchetta col capo dentro. Ecco come doveva essere un Harleysta, così, alla ” Coradolarosa”. Belli i nostri saluti, l’ultimo pochi giorni fa al Bar. Ci stioccavamo questo colpo di “EEEEEEEEEEE” baritonale e te, tutte le volte: ” c’hai una voce ignorante, ma in confronto a me sei da Zecchino d’oro”. Ciao Corrado, oggi mi c’hai fatto rimanè di merda, un doveva finì così.….cazzo! T’ho messo una foto un pò datata ma mi piaceva ricordarti così.
Stix
Il funerale di Corrado, a cura dell’impresa funebre Marano, si terrà venerdì 2 Agosto alle ore 10.00 nella Chiesa di San Giacomo a Porto Azzurro dove sarà officiato il rito funebre
Era un amico, di quelli veri, dei tempi belli in cui tutto doveva ancora succedere, ma tutto stava succedendo. Chi l’ha conosciuto abbastanza come me, sa bene come sotto quella scorza dura, forse un po’ voluta, a mo’ di corazza, c’era un essere buono, bello, capace di guardarti e leggerti dentro.
A volte, lo confesso, mi faceva un po’ paura questo suo capire le tue emozioni, perché non potevi nasconderli nulla…lui lo vedeva.
Con Coradolarosa, in ogni circostanza, mi sentivo al sicuro, se me sarebbe tratto d’impiccio in qualche maniera.…e non mi avrebbe lasciato mai indietro…si, mai…ne me ne altri… perché così gli avevano insegnato e così faceva sempre…
Anche dopo quarant’anni, bastavano 5 minuti per ritornare ragazzi e passare una seratona grandiosa.…ora basta, anche troppe parole, tu che ne usavi poche e dirette…caro mi sarà sempre ogni tuo ricordo…
Ciao Corrado
Ho avuto la fortuna di conoscerti e frequentarti. Sei stato uno dei miei primi amici a Porto Azzurro quando mi sono trasferita all’ Elba negli anni 80. Abbiamo riso e scherzato insieme tante volte.
Poi crescendo anche se non ci frequentavamo più, era sempre bello incontrarti e chiacchierare con te.
Grazie per tutte le risate che mi hai fatto fare e per essere stata una brava persona.
Rimarrai nelle pagine dei ricordi belli della mia vita.