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Da venerdì all’Open Air Museum il via alla mostra GARTEN di Simoncini.Tangi

Il Giar­di­no dell’Arte di Ita­lo Bola­no tor­na a bru­li­ca­re in un fer­men­to di arte e vita
Vener­dì 12 luglio alle ore 18.00, pres­so l’Open Air Museum Ita­lo Bola­no inau­gu­ra la mostra GARTEN o del­la quie­te bru­li­can­te di Simoncini.Tangi, duo arti­sti­co com­po­sto da Danie­la Simon­ci­ni (Pog­gi­bon­si, SI, 1972) e Pasqua­le Tan­gi (Fae­to, FG, 1980), a cura di Eri­ca Roma­no, Diret­tri­ce arti­sti­ca del­la Fon­da­zio­ne Ita­lo Bola­no.
Il pro­get­to espo­si­ti­vo si col­lo­ca all’interno del pro­gram­ma Arte, vita del­la Vita! (1964 – 2024) per la cele­bra­zio­ne dei 60 anni del Museo ed è sta­to rea­liz­za­to gra­zie al con­tri­bu­to di TCE – Tele­co­mu­ni­ca­zio­ni, azien­da con sede a Por­to­fer­ra­io impe­gna­ta da anni nel miglio­ra­men­to dei ser­vi­zi dedi­ca­ti alle tele­co­mu­ni­ca­zio­ni e allo svi­lup­po del­le con­nes­sio­ni per la cre­sci­ta del ter­ri­to­rio.
In par­ti­co­la­re, la mostra dei due arti­sti rac­chiu­de ope­re pro­dot­te in loco nel cor­so di un bre­ve perio­do di resi­den­za negli spa­zi musea­li, con inter­ven­ti site-spe­ci­fic all’interno del giar­di­no, ogget­ti in cera­mi­ca raku pro­dot­ti nel­lo sto­ri­co labo­ra­to­rio e accom­pa­gna­ti da alcu­ni lavo­ri signi­fi­ca­ti­vi del­la loro pro­du­zio­ne per gui­da­re il visi­ta­to­re in una com­pren­sio­ne più ampia e com­ple­ta del loro pro­ces­so crea­ti­vo.
Il tito­lo Gar­ten, ossia “giar­di­no” in tede­sco, allu­de alla vita bru­li­can­te che il giar­di­no cela die­tro la sua quie­te appa­ren­te e si ispi­ra alla ricer­ca di Simoncini.Tangi che da sem­pre guar­da al mon­do natu­ra­le e ai suoi mec­ca­ni­smi inter­ni più nasco­sti e poco visi­bi­li.
La loro atten­zio­ne, in par­ti­co­la­re, è rivol­ta alla con­nes­sio­ne tra Uomo e Natu­ra e all’interconnessione tra esse­ri viven­ti di ogni spe­cie in un’accezione mol­to ampia, nutri­ta dal­la con­sa­pe­vo­lez­za che ogni sin­go­lo indi­vi­duo ed esse­re viven­te (vege­ta­le e/o ani­ma­le) par­te­ci­pa­no insie­me, pur nel­la loro spe­ci­fi­ca diver­si­tà, all’esistenza in una rela­zio­ne di reci­pro­ca con­ta­mi­na­zio­ne e tra­sfor­ma­zio­ne.
Per gli arti­sti, infat­ti, il sen­so del muta­men­to e la meta­mor­fo­si sono alla base del­la loro inda­gi­ne arti­sti­ca, rias­su­men­do­si in un eser­ci­zio di ascol­to capa­ce di sof­fer­mar­si su aspet­ti invi­si­bi­li come il respi­ro del­le pian­te o la regi­stra­zio­ne di movi­men­ti mini­mi e qua­si imper­cet­ti­bi­li che inve­ce spes­so sot­ten­do­no la cre­sci­ta e deter­mi­na­no nel cor­so del tem­po i gran­di cam­bia­men­ti.
Come affer­ma la Diret­tri­ce: “La resi­den­za ha per­mes­so ai due arti­sti di esplo­ra­re il Giar­di­no dell’Arte idea­to e rea­liz­za­to da Ita­lo Bola­no come luo­go di incon­tro tra le arti e tra i pub­bli­ci, e di entra­re in rela­zio­ne con la sua ric­chez­za, la sua varie­tà mul­ti­for­me e la sua ener­gia.
Il tema inda­ga­to, infat­ti, si tro­va ben decli­na­to nel­le ope­re in mostra che, attra­ver­so l’espressione di trac­ce e segni del tem­po, rac­con­ta­no la dina­mi­ca inter­na del­la cre­sci­ta e del cam­bia­men­to che avvie­ne in fasi len­tis­si­me e spes­so non per­ce­pi­bi­li ad occhio nudo.
Ciò che ne sca­tu­ri­sce è un dia­lo­go pro­fon­do e inti­mo con la natu­ra del luo­go e con chi lo ha abi­ta­to pri­ma di loro, un dia­lo­go che ren­de omag­gio alla sto­ria pas­sa­ta e al con­tem­po cele­bra un pre­sen­te vivo e crea­ti­vo, in cui gli arti­sti si fan­no “giar­di­nie­ri”, inten­ti alla cura, a nutri­re la curio­si­tà del­la ricer­ca e a gusta­re la quie­te silen­zio­sa per par­te­ci­pa­re alla bru­li­can­te vita­li­tà nasco­sta del giar­di­no
”.
Chi sono que­sti due arti­sti, cop­pia nel­la vita e nell’Arte?
Simoncini.Tangi nasce dall’incontro di due real­tà: quel­la scien­ti­fi­ca di Pasqua­le Tan­gi e l’altra arti­sti­ca di Danie­la Simon­ci­ni. Pasqua­le nasce a Fae­to (FG) nel 1980, si lau­rea in Inge­gne­ria Indu­stria­le pres­so l’Università degli stu­di di Firen­ze nel 2008. La pas­sio­ne di Pasqua­le per il tem­po si uni­sce agli stu­di di Danie­la sul respi­ro e sui rit­mi del­la natu­ra.
Danie­la Simon­ci­ni nasce a Pog­gi­bon­si (SI) nel 1972, si diplo­ma nel 1996 all’Accademia di Bel­le Arti di Firen­ze.
Le ope­re — dal­la foto­gra­fia, al video, alle instal­la­zio­ni, ai pro­get­ti di arte par­te­ci­pa­ta — rac­con­ta­no le varia­zio­ni infi­ni­te­si­ma­li del­la vita nel suo far­si, del dive­ni­re in rela­zio­ne agli altri.
Par­la­no di una feno­me­no­lo­gia de
ll’origine, in cui il tem­po del­la natu­ra, è col­to nei suoi rit­mi orga­ni­ci e cicli­ci: nasci­ta, cre­sci­ta e mor­te.
Gli arti­sti vivo­no e lavo­ra­no insie­me dal 2006 a Pra­to, espo­nen­do in spa­zi pri­va­ti e pub­bli­ci in Ita­lia e all’estero.
la mostra sarà visi­ta­bi­le fino al 2 ago­sto, con gli ora­ri di aper­tu­ra del Museo:
Dal mar­te­dì al saba­to 10–14 e 16–20
Lune­dì 14–20 | Dome­ni­ca 10–14 | Gio­ve­dì aper­tu­ra sera­le 16–23
info 338 6996406
dida­sca­lie del­le foto:
1 e 2 Danie­la Simon­ci­ni e Pasqua­le Tan­gi al lavo­ro su Trac­ce, inter­ven­to site-spe­ci­fic, foglia oro su cemen­to, liche­ni e acan­to, nel cor­so del­la resi­den­za all’Open Air Museum Ita­lo Bola­no, Por­to­fer­ra­io, 2024, cre­di­ts Ede­ra Gre­co
Souls, inter­ven­to site-spe­ci­fic, impron­te vege­ta­li su otto­ne, Open Air Museum Ita­lo Bola­no, Por­to­fer­ra­io, 2024, cour­te­sy degli arti­sti
Tes­su­ti vegetali.foglia, serie, foglia oro su ple­xi­glass rici­cla­to, 2020, cour­te­sy degli arti­sti
scrit­to da Fon­da­zio­ne Ita­lo Bola­no

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