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Manchette di prima

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Manchette di prima

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Con l’educazione al consumo si conclude il ciclo ” pesca con gusto ” organizzato dalla fondazione Elba e dalla Cooperativa San Leopoldo

Con una nutri­ta par­te­ci­pa­zio­ne di pub­bli­co si è chiu­so a Por­to Azzur­ro il ciclo di con­ve­gni sul tema “Pesca con Gusto: la pesca e pesca­to­ri nel­le ter­re degli Etru­schi”. Obiet­ti­vo del pro­gram­ma è sta­ta la valo­riz­za­zio­ne del pro­dot­to itti­co loca­le, l’incentivazione del­la filie­ra cor­ta non­ché la for­ma­zio­ne ed infor­ma­zio­ne al con­su­ma­to­re sul­le prin­ci­pa­li spe­cie itti­che dei nostri mari, sul loro uti­liz­zo e sul­la sta­gio­na­li­tà, sul­le varie meto­do­lo­gie di pesca, sul­le tra­di­zio­ni e sul rap­por­to tra pesca pro­fes­sio­na­le e pro­te­zio­ne del mare.
I con­ve­gni sono sta­ti orga­niz­za­ti da Andrea Bar­to­li del­la Coo­pe­ra­ti­va San Leo­pol­do e vice­pre­si­den­te di Feda­gri­pe­sca Pesca Con­f­coo­per­ti­ve Tosca­na e Patri­zia Lupi, Diret­tri­ce del­la Fon­da­zio­ne Iso­la d’Elba, per con­to del­la Cit­ta­del­la del­la Pesca soc. coop., pri­ma orga­niz­za­zio­ne di pro­dut­to­ri itti­ci del­la Tosca­na, coin­vol­ta nel­lo svi­lup­po del­la Stra­te­gia Loca­le Par­te­ci­pa­ti­va del Flag Costa del Etru­schi, il grup­po di azio­ne costie­ra isti­tui­to nell’ambito del pro­gram­ma FEAMP 2014–2020 che ope­ra nel set­to­re del­la pesca e dell’acquacoltura, coin­vol­gen­do nume­ro­si sog­get­ti pub­bli­ci e privati.
Alle cin­que gior­na­te dedi­ca­te al tema del­la sal­va­guar­dia del mare e al cor­ret­to uti­liz­zo del sue risor­se, han­no par­te­ci­pa­to 40 rela­to­ri, 25 rap­pre­sen­tan­ti del­le isti­tu­zio­ni a livel­lo loca­le, regio­na­le e nazio­na­le, 20 rap­pre­sen­tan­ti del mon­do del­la pesca elba­na, tosca­na e ita­lia­na, quat­tro gior­na­li­sti o esper­ti come mode­ra­to­ri, due clas­si di stu­den­ti dell’Agrario ad ogni con­ve­gno, accom­pa­gna­ti dl loro pro­fes­so­ri, oltre 300 per­so­ne del pub­bli­co. Mol­ti i par­te­ci­pan­ti alla diret­ta strea­ming e i visi­ta­to­ri del sito del­la Fon­da­zio­ne Iso­la d’Elba dove si tro­va­no il reso­con­to e i video degli work­shop. Pre­zio­si i docu­men­ta­ri di Car­lo Gaspar­ri, subac­queo elba­no famo­so per i nume­ro­si rico­no­sci­men­ti nazio­na­li e inter­na­zio­na­li, che ha rea­liz­za­to con la col­la­bo­ra­zio­ne di Andre Gal­lo, cin­que docu­men­ta­ri dedi­ca­ti alle cin­que comu­ni­tà che vivo­no nei pae­si marit­ti­mi dell’Isola, con sug­ge­sti­ve imma­gi­ni, di ieri e di oggi, del­la atti­vi­tà di pesca nell’Arcipelago.
A Por­to Azzur­ro, con la mode­ra­zio­ne del­la gior­na­li­sta Ila­ria Gui­dan­to­ni e del­la Diret­tri­ce del Maga­zi­ne Enjoy Elba, Patri­zia Lupi, dopo i salu­ti a nome dell’amministrazione comu­na­le del Pre­si­den­te del­la Pro Loco Die­go Ver­du­ra che ha col­la­bo­ra­to alla rea­liz­za­zio­ne del con­ve­gno, è inter­ve­nu­to il Coman­dan­te del­la Capi­ta­ne­ria C.F. (CP) San­to Alta­vil­la che ha segui­to l’intero ciclo di con­fe­ren­ze, evi­den­zian­do il ruo­lo indi­spen­sa­bi­le del­le Isti­tu­zio­ni nel dia­lo­go con i cit­ta­di­ni per crea­re le giu­ste con­di­zio­ni di tute­la e di svi­lup­po soste­ni­bi­le del­le atti­vi­tà eco­no­mi­che del­la pesca, del­la sua filie­ra e del turi­smo. Andrea Bar­to­li e Mas­si­mo Guer­rie­ri, del­la Coo­pe­ra­ti­va San Leo­pol­do, han­no par­la­to dei pro­ble­mi del set­to­re e del pesca­to meno cono­sciu­to ma che rap­pre­sen­ta una risor­sa pre­zio­sa, come inse­gna la tra­di­zio­ne, che può esse­re pro­ces­sa­to con sfi­let­ta­tu­ra, affu­mi­ca­tu­ra, recu­pe­ro uova per bot­tar­ga, con­ge­la­men­to, pre­pa­ra­zio­ne di sughi o altre tra­sfor­ma­zio­ni, uti­liz­zan­do pesci meno nobi­li come lo stoc­chet­to, lo zero o il suga­rel­lo, secon­do il risul­ta­to del­la pesca. Mar­co Nota­rel­li del­la Pesche­ria da Anto­niet­ta di Capo­li­ve­ri ha rac­con­ta­to l’esperienza dell’azienda di fami­glia, met­ten­do in evi­den­za come sia impor­tan­te la qua­li­tà e la lavo­ra­zio­ne dei pro­dot­ti, ma anche il rac­con­to per fide­liz­za­re i clien­ti e ren­der­li par­te­ci­pi dei valo­ri e del­la sto­ria del­la comu­ni­tà elba­na. Lo chef Miche­le Nar­di ha sot­to­li­nea­to come sia impor­tan­te rac­con­ta­re la ric­chez­za dei piat­ti loca­li che han­no spes­so ori­gi­ni lega­te alla sto­ria dell’Isola e alle popo­la­zio­ni che l’hanno abi­ta­ta, che pos­so­no esse­re rivi­si­ta­ti con qual­che varian­te o inven­tan­do­ne di nuo­vi attin­gen­do ai pro­dot­ti ma soprat­tut­to alle erbe ed ai fio­ri del­la splen­di­da natu­ra elba­na. Fiam­ma Tofa­na­ri del pre­si­dio Slow Food Livor­no ha evi­den­zia­to come si neces­sa­rio lot­ta­re con­tro lo spre­co ali­men­ta­re per alle­via­re la fame nel mon­do e come l’utilizzo di pro­dot­ti a km 0 ridu­ca gli spre­chi oltre a esse­re salu­ta­re. La cuci­na “pove­ra” in real­tà è ric­ca di sostan­ze, in equi­li­brio con la sta­gio­na­li­tà e fon­te di benes­se­re. Anto­nio Arri­ghi, tito­la­re dell’omonima azien­da agri­co­la, e Lui­gi Galim­ber­ti, pre­si­den­te dell’azienda di Gavor­ra­no, Sfe­ra Agri­co­la, han­no rac­con­ta­to la loro espe­rien­za di col­ti­va­to­ri e di impren­di­to­ri corag­gio­si. Arri­ghi con le sue spe­ri­men­ta­zio­ni è diven­ta­to amba­scia­to­re dell’Elba nel mon­do pro­du­cen­do vini “spe­cia­li” come il Nesos, il vino mari­no. Galim­ber­ti inve­ce ha pun­ta­to sul­la col­ti­va­zio­ne Idro­po­ni­ca che coniu­ga tra­di­zio­ne, tec­no­lo­gia e ambien­te con le sue ser­re che si esten­do­no su etta­ri di ter­re­no e occu­pa­no 250 addet­ti. Ad esem­pio per pro­dur­re 1 kg di pomo­do­ri­ni sono suf­fi­cien­ti 2 lt d’acqua con­tro i 35 che sareb­be­ro neces­sa­ri per col­ti­var­li a ter­ra. E risul­ta­no pri­vi di nichel. Anna­li­sa Mal­fat­ti del­la Cit­ta­del­la del­la Pesca di Via­reg­gio è inter­ve­nu­ta in con­clu­sio­ne per spe­ci­fi­ca­re che non esi­ste “pesce pove­ro”, ma che è piut­to­sto dimen­ti­ca­to o sco­no­sciu­to. Quel­lo che con­ta è gesti­re bene la cate­na del valo­re dal­la bar­ca al con­su­mo, per­ché è la fase inter­me­dia, del­la com­mer­cia­liz­za­zio­ne, che assor­be i costi più alti. Se si arri­vas­se ad un ven­di­ta diret­ta sareb­be meglio per chi ci lavo­ra ma anche per la tasca del con­su­ma­to­re. Per que­sto è neces­sa­rio fare squa­dra, evi­tan­do spre­chi e dis­ser­vi­zi, ma soprat­tut­to edu­can­do al consumo.
Mol­te sono sta­te le col­la­bo­ra­zio­ni a livel­lo loca­le a soste­gno del pro­get­to, sia nel­la fase orga­niz­za­ti­va che per la pro­mo­zio­ne degli even­ti, anche attra­ver­so degu­sta­zio­ni di pro­dot­ti del ter­ri­to­rio, in occa­sio­ne degli show coo­king, orga­niz­za­ti dal­la Coo­pe­ra­ti­va San Leo­pol­do, dal­la Coo­per­ti­va Acli Pesca di Cam­po e dal­la Pesche­ria Anto­niet­ta, a par­ti­re dal­le azien­de elba­ne: Tenu­ta del­le Ripal­te, Le Sughe­re di Mon­te­fi­co, Arri­ghi vigne e oli­vi, Can­ti­na Maz­zei & Bat­ta­ni, Pani­fi­cio Nocen­ti­ni, Blu Navy Com­pa­gnia di Navi­ga­zio­ne, InfoEl­ba, Enjoy Elba and the Tuscan Archi­pe­la­go Maga­zi­ne. Per saper­ne di più è pos­si­bi­le sca­ri­ca­re il pro­gram­ma dal sito del­la Fon­da­zio­ne Iso­la d’Elba e del­la Cit­ta­del­la del­la Pesca OP www.cittadellapescaop.com

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