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Porto Azzurro: intercettato un plico postale contenente circa 120 grammi di marijuana

Rice­via­mo que­sta mail con pre­ghie­ra di pubblicazione

Tre gio­va­ni emi­lia­ni denun­cia­ti dai Cara­bi­nie­ri Cre­de­va for­se di elu­de­re i con­trol­li facen­do­si reca­pi­ta­re all’Elba lo stu­pe­fa­cen­te con un pac­co posta­le, ma non ave­va fat­to i con­ti con la mala­sor­te. Spe­di­to dal­la pro­vin­cia di Fer­ra­ra e indi­riz­za­to a una strut­tu­ra alber­ghie­ra lon­go­ne­se sen­za che i tito­la­ri ne fos­se­ro a cono­scen­za, il pli­co con­te­nen­te oltre 120 gram­mi di mari­jua­na sigil­la­ta all’interno di sac­chet­ti sot­to­vuo­to è sta­to inve­ce inter­cet­ta­to e seque­stra­to dai Cara­bi­nie­ri di Por­to Azzur­ro, pri­ma che finis­se nel­la dispo­ni­bi­li­tà dell’ignoto destinatario.
Le inda­gi­ni pron­ta­men­te avvia­te dagli uomi­ni dell’Arma han­no così per­mes­so di rin­trac­cia­re un gio­va­ne bolo­gne­se, manu­ten­to­re del­la strut­tu­ra ricet­ti­va di Por­to Azzur­ro, che ini­zial­men­te si dichia­ra­va estra­neo alla vicen­da. Sot­to­po­sto inve­ce a per­qui­si­zio­ne per­so­na­le e domi­ci­lia­re, oltre a un altro pic­co­lo quan­ti­ta­ti­vo del­la mede­si­ma sostan­za stu­pe­fa­cen­te, lo stes­so era tro­va­to in pos­ses­so di una rice­vu­ta di avve­nu­ta rica­ri­ca Poste­Pay da lui effet­tua­ta qual­che gior­no pri­ma, per una som­ma di dana­ro del tut­to com­pa­ti­bi­le con il paga­men­to del­lo stu­pe­fa­cen­te rinvenuto.
Su input dei Cara­bi­nie­ri di Por­to Azzur­ro veni­va­no per­tan­to atti­va­ti i col­le­ghi emi­lia­ni, che riu­sci­va­no a iden­ti­fi­ca­re l’uomo che ave­va com­mis­sio­na­to la spe­di­zio­ne e un altro gio­va­ne che ave­va avu­to il solo inca­ri­co di por­ta­re il pac­co all’ufficio posta­le. Le per­qui­si­zio­ni ese­gui­te a cari­co di entram­bi per­met­te­va­no di rin­ve­ni­re altra sostan­za del­lo stes­so tipo, la som­ma con­tan­te di € 3.500, ulte­rio­ri 200 gram­mi cir­ca di stu­pe­fa­cen­ti di vario tipo che face­va­no anche scat­ta­re le manet­te per uno dei due ma, soprat­tut­to, la car­ta Poste­Pay sul­la qua­le era con­flui­ta la som­ma di dena­ro ver­sa­ta dal manu­ten­to­re elba­no. Il pro­sie­guo del­le inda­gi­ni e la det­ta­glia­ta rico­stru­zio­ne fat­ta Cara­bi­nie­ri di Por­to Azzur­ro, coa­diu­va­ti dai col­le­ghi di Pie­ve di Cen­to, ha dun­que per­mes­so di rac­co­glie­re una serie di riscon­tri ine­qui­vo­ca­bi­li, per i qua­li i tre ragaz­zi coe­ta­nei, D. F. di ori­gi­ni bolo­gne­si ma domi­ci­lia­to all’Elba, P.E.K. e O.B. entram­bi domi­ci­lia­ti nel bolo­gne­se, tut­ti poco più che ven­ten­ni, sono quin­di sta­ti denun­cia­ti dai Cara­bi­nie­ri di Por­to Azzur­ro per traf­fi­co di stu­pe­fa­cen­ti e dovran­no ora rispon­de­re all’Autorità Giu­di­zia­ria del­le varie accu­se che gra­va­no nei loro confronti.

Una vol­ta si scri­ve­va le let­te­ri­ne d’amore.…i tem­pi sono indub­bia­men­te cambianti

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